giovedì 8 agosto 2013

LA STAGIONE PIU’ DIFFICILE



Quella che va ad iniziare Domenica 18 Agosto sarà la stagione più difficile che la Juventus di Andrea Agnelli, dovrà affrontare dal 2010 quando si insediò come Presidente dopo la nefasta gestione *SMILE* di Cobolli e Blanc. Sarà la più difficile non solo perché l’ha detto molto onestamente e lucidamente, come sempre, Antonio Conte perché il Mister non ha fatto che rendere pubblica una realtà oggettiva che solo chi vuol fare lo struzzo non può non vedere e non accettare.

Le dichiarazioni di Conte hanno già scatenato una ridda di critiche da parte di quei tifosi, che si sentono in dovere di criticare a priori, che non si fermano ad analizzare la situazione, la prossima stagione si presenta  molto complessa sia all’interno che all’esterno, dove tranelli ed insidie saranno dietro ogni angolo e se non si farà molta attenzione a prevenire ed a disinnescarli con il lavoro di tutti i risultati non saranno certo esaltanti.

I rischi interni alla Juventus:  E’ dal mese di maggio che Conte sta lanciando messaggi chiari che piaccia o no la situazione interna dello spogliatoio e del tasso tecnico complessivo non la consce nessun altro se non Conte, Agnelli, Marotta ed i loro staff, sono solo loro che hanno la visione complessiva della Juventus. Conte vede ogni giorno i giocatori, conosce il carattere di ognuno di loro così come loro conoscono il carattere di Conte, questo è un gruppo che inizia il terzo anno lavorando assieme, è un gruppo che dal 2011 ad oggi non è mai stato stravolto ha solo avuto innesti mirati ed aggiustamenti nessuno, tranne i tre nuovi, deve dimostrare nulla a Conte così come Conte non ha più molto da spiegare a loro e questa situazione è una medaglia a due facce, da una parte la conoscenza profonda e reciproca è positiva però dall’atro lato questa conoscenza può provocare un calo di tensione a livello psicologico nei singoli giocatori provo a spiegarmi meglio, se il giocatore Pippo sa che per le sue caratteristiche tecniche e di carattere nei due anni trascorsi con Conte è riuscito a ritagliarsi solo un ruolo di seconda linea è cosciente che anche per il terzo anno la sua posizione non cambierà, quindi pur impegnandosi in allenamento, come sempre e come tutti, psicologicamente gli verrà a mancare la motivazione di mettersi in evidenza per diventare titolare a tutti gli effetti, così come il giocatore Pluto che da tre anni è titolare quasi inamovibile si sente tranquillo perché sa di essere la prima scelta del Mister. Io credo che questo sia uno degli aspetti della “fame” che predica Conte e la predica anche a se stesso quando dice ”lo dico anche a me stesso: anche io sono una parte interessata visto che tre scudetti di fila non li ho mai vinti” perché per vincere tre scudetti di fila o si ha a disposizione un budget come quello di Real, Barça, Manchester City, PSG etc. dove ogni anno si possono fare innesti di livello superiore o altrimenti si deve fare di necessitate virtute.

E con il far di necessità virtù introduciamo l’altro rischio interno che è quello finanziario, è inutile fare voli pindarici o sognare giocatori dal valore reale di 30 o 40 milioni, perché non ci sono i presupposti finanziari, la Juventus ormai da dieci anni a questa parte ha l’obbligo e la necessità di auto sostenersi e dal momento che la Juventus è una società onesta, e non tarocca i bilanci, non può generare perdite ogni anno perché la bancarotta sarebbe rapida ed inevitabile, per di più la Juventus ha degli amministratori oculati che a differenza di quelli del Napoli, ad esempio che hanno incassato 63 milioni per la cessione di Cavani e ne hanno spesi 62 per l’acquisto di e riserve e mezzo del Real. A chi critica la Società e gli chiede di spendere io rispondo che la Juventus dal 1994, tranne la parentesi 2006 2010, ha sempre investito e mai speso, la differenza è grande tra spendere e investire, perché chi spende come ha sempre fatto Moratti o la coppia Galliani Berlusconi alla fine si ritrova con il culo sul pavé; la Juventus dal 1994, escludendo la nefasta epoca Cobolli Blanc, è sempre stata al vertice perché ha fatto investimenti che le hanno permessi di vincere e chiudere i bilanci in pareggio.
La politica degli investimenti ha però un punto di debolezza quando, come in questo momento, si sta attraversando un periodo di crisi e si è obbligati a modificare e adattare le scelte ai bilanci e quindi si è impossibilitati a spendere 40/60 milioni ogni anno per acquistare il o i giocatori che possono fare la differenza.

 Attenzione la differenza non è il nome del singolo giocatore o dei giocatori che si vanno a innestare nel gruppo ma è la concorrenza interna che genera l’arrivo del fuoriclasse, il PSG aveva già Ibra perché comprare anche Cavani? L’arrivo di Cavani oltre ad elevare il tasso tecnico crea uno stimolo per chi è già parte della rosa.

Io credo che questo è il gap a cui si riferiva Conte già in maggio ed è un gap non solo della Juventus ma di tutto il calcio italiano perché nessuna squadra attira più i fuoriclasse e non ci sono attualmente in giro managers che sappiano pescare il coniglio nel cilindro come ai tempi di Moggi.

I rischi esterni alla Juventus:  La Juventus ha contro tutto il calcio italiano, giornali, televisioni, Federazione, Lega e la altre squadre, tutto il calcio italiano è orfano di quella Juventus che non avendo il diritto di chiamarsi Juventus è conosciuta come New Holland, una squadra *SMILE*, una Juventus tanto simpatica da essere ridicola, ecco questa Juventus ridicola piaceva tanto a tutti perché perdeva ma perdeva con il sorriso sulle labbra. Signori quella Juventus è passato dal 2010 è tornata la Juventus vera, la Juventus che non sorride nemmeno quando vince, la Juventus che fa di tutto per essere antipatica perché chi vince è antipatico, il consiglio di Allegri serva da esempio e da monito.

Ecco che dall’esterno già dalla fine dello scorso campionato sono iniziate le lodi sperticate a questa squadra, al suo tecnico al suo Presidente lodi che sono fondamentalmente false come una moneta da 3 Euro, però servono a far rilassare l’ambiente, servono perché così la squadra inconsciamente scenda in campo con quell’atteggiamento di supponenza che è pericolosissimo e che già alcune volte la passata stagione abbiamo avuto modo di vedere. Poi ci sono gli arbitri, i giudici sportivi di un potere “giudiziario” legato all’esecutivo, già ne abbiamo avuto un esempio in questi giorni con il caso Mauri/Lazio. Quest’anno più che lo scorso anno credo che rivedremo atteggiamenti “farsopolai” da parte sia delle così dette istituzioni del calcio  che degli avversari.

Potrei andare avanti ancora a lungo ma credo di aver già annoiato fin troppo che ha la cortesia di leggermi, però concedetemi una riflessione finale.

Prima che inizi la stagione tutti noi che amiamo la Juventus raccogliamo l’invito di Antonio Conte, la Juventus quest’anno più di prima ha bisogno del suo popolo, ha bisogno di sentirlo vicino e ha bisogno del sostegno del suo popolo, per favore non facciamolo mancare perché altrimenti faremmo il gioco dei nostri avversari.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE


Massimo Sottosanti

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