Quella che va ad iniziare
Domenica 18 Agosto sarà la stagione più difficile che la Juventus di Andrea
Agnelli, dovrà affrontare dal 2010 quando si insediò come Presidente dopo la
nefasta gestione *SMILE* di Cobolli e Blanc. Sarà la più difficile non solo perché
l’ha detto molto onestamente e lucidamente, come sempre, Antonio Conte perché il
Mister non ha fatto che rendere pubblica una realtà oggettiva che solo chi vuol
fare lo struzzo non può non vedere e non accettare.
Le dichiarazioni di Conte
hanno già scatenato una ridda di critiche da parte di quei tifosi, che si sentono
in dovere di criticare a priori, che non si fermano ad analizzare la
situazione, la prossima stagione si presenta molto complessa sia all’interno che all’esterno,
dove tranelli ed insidie saranno dietro ogni angolo e se non si farà molta attenzione
a prevenire ed a disinnescarli con il lavoro di tutti i risultati non saranno
certo esaltanti.
I rischi interni alla Juventus: E’ dal
mese di maggio che Conte sta lanciando messaggi chiari che piaccia o no la situazione
interna dello spogliatoio e del tasso tecnico complessivo non la consce nessun
altro se non Conte, Agnelli, Marotta ed i loro staff, sono solo loro che hanno
la visione complessiva della Juventus. Conte vede ogni giorno i giocatori,
conosce il carattere di ognuno di loro così come loro conoscono il carattere di
Conte, questo è un gruppo che inizia il terzo anno lavorando assieme, è un
gruppo che dal 2011 ad oggi non è mai stato stravolto ha solo avuto innesti
mirati ed aggiustamenti nessuno, tranne i tre nuovi, deve dimostrare nulla a
Conte così come Conte non ha più molto da spiegare a loro e questa situazione è
una medaglia a due facce, da una parte la conoscenza profonda e reciproca è
positiva però dall’atro lato questa conoscenza può provocare un calo di
tensione a livello psicologico nei singoli giocatori provo a spiegarmi meglio,
se il giocatore Pippo sa che per le sue caratteristiche tecniche e di carattere
nei due anni trascorsi con Conte è riuscito a ritagliarsi solo un ruolo di
seconda linea è cosciente che anche per il terzo anno la sua posizione non
cambierà, quindi pur impegnandosi in allenamento, come sempre e come tutti, psicologicamente
gli verrà a mancare la motivazione di mettersi in evidenza per diventare
titolare a tutti gli effetti, così come il giocatore Pluto che da tre anni è
titolare quasi inamovibile si sente tranquillo perché sa di essere la prima scelta
del Mister. Io credo che questo sia uno degli aspetti della “fame” che predica
Conte e la predica anche a se stesso quando dice ”lo dico anche a me stesso: anche
io sono una parte interessata visto che tre scudetti di fila non li ho mai
vinti” perché per vincere tre scudetti di fila o si ha a disposizione
un budget come quello di Real, Barça, Manchester City, PSG etc. dove ogni anno
si possono fare innesti di livello superiore o altrimenti si deve fare di
necessitate virtute.
E con il far di necessità
virtù introduciamo l’altro rischio interno che è quello finanziario, è inutile
fare voli pindarici o sognare giocatori dal valore reale di 30 o 40 milioni, perché non ci sono i presupposti
finanziari, la Juventus ormai da dieci anni a questa parte ha l’obbligo e la
necessità di auto sostenersi e dal momento che la Juventus è una società onesta, e non tarocca i bilanci, non
può generare perdite ogni anno perché la bancarotta sarebbe rapida ed
inevitabile, per di più la Juventus ha degli amministratori oculati che a
differenza di quelli del Napoli, ad esempio che hanno incassato 63 milioni per
la cessione di Cavani e ne hanno spesi 62 per l’acquisto di e riserve e mezzo del
Real. A chi critica la Società e gli chiede di spendere io rispondo che la
Juventus dal 1994, tranne la parentesi 2006 2010, ha sempre investito e mai
speso, la differenza è grande tra spendere e investire, perché chi spende come
ha sempre fatto Moratti o la coppia Galliani Berlusconi alla fine si ritrova
con il culo sul pavé; la Juventus dal 1994, escludendo la nefasta epoca Cobolli
Blanc, è sempre stata al vertice perché ha fatto investimenti che le hanno
permessi di vincere e chiudere i bilanci in pareggio.
La politica degli
investimenti ha però un punto di debolezza quando, come in questo momento, si
sta attraversando un periodo di crisi e si è obbligati a modificare e adattare
le scelte ai bilanci e quindi si è impossibilitati a spendere 40/60 milioni
ogni anno per acquistare il o i giocatori che possono fare la differenza.
Attenzione la differenza non è il nome del
singolo giocatore o dei giocatori che si vanno a innestare nel gruppo ma è la
concorrenza interna che genera l’arrivo del fuoriclasse, il PSG aveva già Ibra perché
comprare anche Cavani? L’arrivo di Cavani oltre ad elevare il tasso tecnico
crea uno stimolo per chi è già parte della rosa.
Io credo che questo è il
gap a cui si riferiva Conte già in maggio ed è un gap non solo della Juventus ma
di tutto il calcio italiano perché nessuna squadra attira più i fuoriclasse e
non ci sono attualmente in giro managers che sappiano pescare il coniglio nel
cilindro come ai tempi di Moggi.
I rischi esterni alla Juventus: La
Juventus ha contro tutto il calcio italiano, giornali, televisioni,
Federazione, Lega e la altre squadre, tutto il calcio italiano è orfano di
quella Juventus che non avendo il diritto di chiamarsi Juventus è conosciuta come
New Holland, una squadra *SMILE*, una Juventus tanto simpatica da essere
ridicola, ecco questa Juventus ridicola piaceva tanto a tutti perché perdeva ma
perdeva con il sorriso sulle labbra. Signori quella Juventus è passato dal 2010
è tornata la Juventus vera, la Juventus che non sorride nemmeno quando vince,
la Juventus che fa di tutto per essere antipatica perché chi vince è
antipatico, il consiglio di Allegri serva da esempio e da monito.
Ecco che dall’esterno già
dalla fine dello scorso campionato sono iniziate le lodi sperticate a questa
squadra, al suo tecnico al suo Presidente lodi che sono fondamentalmente false
come una moneta da 3 Euro, però servono a far rilassare l’ambiente, servono perché
così la squadra inconsciamente scenda in campo con quell’atteggiamento di supponenza
che è pericolosissimo e che già alcune volte la passata stagione abbiamo avuto
modo di vedere. Poi ci sono gli arbitri, i giudici sportivi di un potere “giudiziario”
legato all’esecutivo, già ne abbiamo avuto un esempio in questi giorni con il
caso Mauri/Lazio. Quest’anno più che lo scorso anno credo che rivedremo
atteggiamenti “farsopolai” da parte sia delle così dette istituzioni del
calcio che degli avversari.
Potrei andare avanti
ancora a lungo ma credo di aver già annoiato fin troppo che ha la cortesia di
leggermi, però concedetemi una riflessione finale.
Prima che inizi la
stagione tutti noi che amiamo la Juventus raccogliamo l’invito di Antonio
Conte, la Juventus quest’anno più di prima ha bisogno del suo popolo, ha
bisogno di sentirlo vicino e ha bisogno del sostegno del suo popolo, per favore
non facciamolo mancare perché altrimenti faremmo il gioco dei nostri avversari.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti

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