martedì 13 agosto 2013

MATRI



Si sapeva fin del principio che sei attaccanti erano troppi  e si sapeva fin dal principio che almeno due di loro sarebbero stati ceduti perché sei attaccanti di questo livello indubbiamente sono un problema di gestione in quanto tutti meritano di essere titolari e incidono pesantemente sul bilancio.

Le notizie più fondate danno per concluso il trasferimento di Matri al Napoli e pare che Quagliarella stia per seguire Giaccherini in Inghilterra forse allo stesso Sunterland. La cessione di due elementi come Matri e Quagliarella non rende felice nessun tifoso della Juventus questo è certo, entrambi hanno saputo farsi amare dai tifosi da molta tristezza salutarli però queste sono le regole, regole forse ingiuste però il Calcio professionistico è questo, vi ricordate quando ci lascò Zidane sembrava che la Juventus dovesse finire con lui ma così non è stato.

Dopo questa premessa vorrei entrare nello specifico di Alessandro Matri perché è questa la cessione che più mi disturba, mi disturba perché non credo che sia una decisione saggia, in primis pechè cederlo al Napoli significa rafforzare ulteriormente la squadra che in questi anni è stata la diretta antagonista della Juventus e poi perché Matri è l’unica alternativa a Llorente.  

Personalmente a volte ho delle difficoltà a comprendere l’operato di Marotta, è possibile che non ci fosse un’alternativa all’estero per cedere Matri? Siamo poi così sicuri che Conte, a parte le dichiarazioni pubbliche di facciata, sia così contento di rinunciare a Matri? Il ragazzo inoltre non sembra così entusiasta di trasferirsi sotto il Vesuvio. Avrei capito Marotta se il sacrificio di Matri avesse automaticamente portato a Torino Zuniga che è un pallino di Conte e indubbiamente risolverebbe un problema sulle fasce ma così non sembra che sia, la cessione di Matri non è l’unica scelta incomprensibile di Marotta , pensiamo ad Anelka e Bendtner  o Eljero Elia scelte che è difficile credere che siano state concordate con il Tecnico.
Sarebbe facile addossare tutte le responsabilità a Marotta però credo negli ingranaggi dell’organizzazione ci sia qualche parte che stride che necessita di essere lubrificata, le dichiarazioni di Antonio Conte a fine campionato non erano certo rivolte a Andrea Agnelli, le difficoltà oggettive di tipo psicologico che hanno esternato Buffon e Conte in questo precampionato io non le vedo come un mettere le mani avanti ma semplicemente un atteggiamento realista e pragmatico, che deve essere assecondato e condiviso dallo stesso Marotta per trovarne le soluzioni.

Fare un mercato comprando giocatori a parametro zero è una soluzione finanziaria che a volte funziona anche dal punto di vista tecnico a volte no, questa Juventus con Llorente che piaccia o no per sfruttare a a pieno le sua caratteristiche deve modificare le modalità di gioco, Llorante non ha le caratteristiche dell’attaccante di movimento, Llorante non crea scompiglio in area per permettere ai difensori di andare in goal, Llorente è uno stupendo colpitore di testa e ha bisogno di giocatori di fascia che gli mettano il pallone al posto giusto nel momento giusto. Tutto questo richiede tempo non si improvvisa in tre a quattro settimane, i vecchi hanno automatismi che derivano da due anni di esperienza e devono assimilare dei movimenti nuovi così come Llorente deve cambiare in parte il suo modo di giocare. Per queste ragioni credo che la cessione di Matri sia un errore, Matri è l’attaccante che più assomiglia a Llorente ed è già inserito nel gruppo, conosce gli schemi e può aiutare lo spagnolo a capire cosa deve fare e può permettere alla squadra di cambiare i movimenti in maniera più soft. Se si lascia Llorente da solo c’è il rischio che si “bruci” perché i cambiamenti devono avvenire in tempi rapidi e se non si raggiunge l’obbiettivo, Conte l’ha già dimostrato non è tipo che stia ad aspettare.

Sempre più sono convinto che il calcio moderno abbia bisogno di managers di tipo inglese alla Sir Alex Ferguson o Arsén Wenger per intenderci, la Juventus ha Antonio Conte che io credo sia l’uomo con le giuste  caratteristiche per assumersi tutte le responsabilità di gestione tecnica e di mercato di una squadra e dal momento che non c’è più un Direttore con la personalità e le capacità di Luciano Moggi perché non tentare?  
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti


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