lunedì 23 settembre 2013

FENOMENOLOGIA BALOTELLI



E bravo Super Mario ieri è riuscito a combinarne una delle sue, dopo aver sbagliato un rigore per la prima volta in carriera, a fine gara insulta l’arbitro Banti, si fa espellere e si becca tre turni di squalifica, quindi il Milan dovrà fare ameno di lui nelle partite contro Bologna, Sampdoria e Juventus e viste le condizioni generali del Milan non mi sembra che Allegri abbia di che essere felice e pure Galliani dovrebbe preoccuparsi di molto.

Lasciamo da parte il singolo episodio che è solo l’ultimo di una serie impressionate per un ragazzo di soli 23 anni e cerchiamo di capire la fenomenologia Balotelli.

Mario Balotelli fin dal suo esordio a 17 anni con la maglia dell’Inter ha dimostrato di essere un talento calcistico di quelli che non nascono tutti i giorni, però Mario è pure la dimostrazione che il talento non è sufficiente per  fare di un ragazzo che possiede una tecnica calcistica superiore alla media un campione. Il campione si costruisce, lo si fa crescere e soprattutto lo si educa all’umiltà e alla modestia. Mario ha saltato tutte le tappe necessarie per la maturazione dell’individuo, dal giorno del suo esordio è stato trasformato in un fenomeno mediatico senza che nessuno si preoccupasse se fosse un bene o un male per il ragazzo.
Pensare che il fenomeno Balotelli sia solo calcistico è sbagliato, sicuramente per Mario Barwuah tutto sarebbe stato molto più difficile come lo è per tutti quei ragazzi figli di immigrati africani, magrebini, rumeni che praticano sport in Italia, il pese dove sono nati, però per emergere non basta essere bravo prima di tutto devi lottare per far accettare le tue origini.

Le contestazioni e gli sfotto da stadio che in ogni parte d’Italia accolgono di Matrio sono la risposta al suo attegiamento indisponente, il suo modo di essere impregniato di bullismo non hanno nulla a che vedere con il colore della sua pelle, i media però  le utilizzano le strumentalizzano per scoprire come per incanto che Italia esiste un problema razzismo. Viene costruito il fenomeno mediatico Balotelli. Se Mario avesse continuato a chamarsi Barwuah si sarebbe scatenato tutto questo circo mediatico attorno al problema razzismo? Sinceramente io sono convinto se Mario invece di chiamarsi Balotelli si fosse chiamato Ogbonna o El Shaarawy  le cose sarebbero andate in maniera differente.

L’atteggiamento che hanno tenuto i media nei confronti di Balotelli non è l’unica causa del suo modo di essere arrogante, villano a volte violento, di cause ce ne sono sicuramentealtre e tra queste l’educazione ricevuta, i maestri di sport che l’hanno seguito e non ultimo l’ambiente nel quale è stato consacrato a star sportiva. I media hanno creato il fenomeno perchè Mario è l’ultimo ed unico talento naturale che è uscito dal vivaio calcistico italiano negli ultimi anni, per la stessa ragione è stato adottato dalla FIGC, a vent’anni è diventato il  pilastro portante della Nazionale quasi isostituibile. A Balotelli viene concesso tutto in cambio dei suoi goals.

Balotelli non è e non diventerà mai un campione, perchè i campioni hanno uno spessore culturale e morale molto diveso da quello di Mario, forse non diventerà mai neppure un Uomo perchè il suo percorso di maturazione è stato deviato dalla fama che gli è stata costruita addosso, nessuno si è preso la briga e l’onere di spiegare a Balotelli cosa significhi essere un Uomo, che la statura di una persona non si misura certo dai goals che segna.

E’ triste pensare quello che potrà essere il futuro di Balotelli quando smetterà di giocare a calcio, di casi simili al suo il mondo dello soprt è pieno. Sarò retorico però lo sport deve essere prima di tutto un percorso di crescita della persona, dovrebbe formare il carattere dei bambini che lo praticano soprattutto a quelli che hanno le doti per eccellere, per diventare dei professionisti. Questo è un compito che deve essere ben chiaro ai dirigenti sportivi, agli allenatori e alla squadre, sarà un caso però Balotelli è cresciuto nell’ambiente interista e credo che questo significhe qualche cosa al di là delle polemiche.
Balotelli è ancora giovane a 23 anni c’è ancora tempo per rendersi conto che il percorso intrappreso non porterà a nulla di buono, spero che si smetta di mitizzare Balotelli e si inizi a trattarlo come merita, spero che chi gli è vicino inizi ad educarlo, i media la smettano di giustificarlo e quando sbaglia si inizi fargli pagare gli errori che commette, spero che il colore della sua pelle smetta di essere una giustificazione all’arroganza, al bullismo, alla maleducazione, perchè gli atteggiamenti di falso buonismo ipocrita sono atteggiamenti razzisti peggiori dei bhoooo da stadio.

Tutti quelli che hanno creato il personaggio Balotelli, tutti quelli che vogliono farci credere che è un fenomeno, tutti quelli che sono pronti a giustificarlo vorrei che si fermassero un attimo a analizzare il comportameto e la peronalità di un’altro ragazzo di vent’anni anche lui con la pelle nera anche lui un talento naturale per il calcio, questo ragazzo si chiama Paul Pogba, porto Paul ad esempio non perchè gioca nella Juventus, lo porto ad esempio per la sua umiltà, correttezza ed educazione. 

I calciatori sono dei personaggi pubblici ed influiscono molto sul comportamento dei giovani che li seguono, sono i loro eroi, il loro esempo diamo ai giovani degli esempi positivi, smettiamola di far passare come parte del carattere di Balotelli la maleducazione, l’arroganza ed il bullismo  come errori di gioventù o inventando un’infanza difficile, non si possono giustificazioni a questi comportamenti da parete di chicchesia.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE


Massimo Sottosanti 

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