Martedì sera la
Juventus aprirà le porte di casa per ospitare la Nazionale di Prandelli per la
disputa della gara di qualificazione ai Mondiali 2014 contro la Czech Rpeublic,
che sia la Juventus ospitare la Nazionale dell’incompetente presidente Abete a
Torino offre lo spunto a una serie di rifflessioni e soprattutto può spianare
il campo a molte illazioni sull’evoluzione dei rapporti tra la Juventus e la
stessa FIGC che ha prestato il fianco ed è stata protagonista dello scempio di
Farsopoli.
Io credo sia importante
fare una premessa la Juventus FC S.p.A. è una Società controllata del Gruppo
Exor che è anche l’azionista di maggioranza della FIAT S.p.A, FIAT a sua volta è sponsor della Nazionale di
Calcio Italiana fino ai Mondiali del 2014, infine a capo di Exor c’è John
Philip Jacob Elkann uno dei protagonisti del progetto Farsopoli. Partendo da
questa premessa è chiara l’impressione che si vuole dare nei rapporti tra la
Juventus e la FIGC, impressione di una pax taurinensis benedetta dalla partita
che si giocherà Martedì allo Juventus Stadium. Altro che pace tra Juventus e
FIGC se come son convinto, dare ospitalità alla Nazionale dell’incompetente
Abete non credo sia un piacere per quei dirigenti Bianconeri che non hanno
certo firmato alcun trattato di pace con la FIGC, io penso che buona parte dei
Dirigenti della Juventus abbiano subito un dictact che li ha obbligati ad aprire
le porte dello Stadium alla Nazionale, un dictact che arriva dalla Proprietà e
come ben sappiamo in Casa Agnelli non è concesso rendere pubbliche le divergenze
e i contrasti. La FIAT è legata alla Nazionale e quindi se la FIGC e la FIAT
decidono di aprire le porte di Casa Juventus alla Nazionale la cosa si deve
accettare collo torto.
Io Juventino rancoroso e fiero di esserlo, io da sempre
fedele innamorato della Vecchia Signora mi indigna veder giocare allo Stadium la
Nazionale espressione diretta della FIGC che si ostina a non fare ammenda dello
scempio vergognoso messo in atto nel 2006, nonstante le evidenze emerse negli
anni per merito della battaglia processuale portata avanti da Luciano Moggi.
Mi indigna che
sia ospitata allo Stadium la FIGC guidata da quel Presidente che si autodefinisce
incompetente a prendere atto delle evidenze che hanno dimostrato che la
sentenza sportiva, emessa nel 2006, non è stato altro che un atto determianto di
persecuzione verso la Juventus e due dei migliori Dirigenti del Calcio Italiano.
Mi indigna
pensare che allo Juventus Stadium possa essere ospite d’onore la stessa FIGC
che non più di un anno fa attraverso la sua giustizia medioevale ha ingiustamente
condannato Antonio Conte e solo alcuni giorni fa ha la stessa giustizia al
servizio delle lobby del Calcio Italiano abbia respinto il ricorso della
Juventus per la suddivisione dei proventi della finale di Supercoppa.
Mi indigna
pensare che quella che è la Casa della Juventus e di tutti gli Juventini venga
immolata sull’altare della ragion di stato e degli interessi di John Philip
Jacob Elkann e di tutti i suoi tutori, che sono stati atrefici del progetto
Farsopoli, quegli stessi personaggi
ancor oggi dimostrano di non provare nessun sentimento verso la Juventus.
Mi indigna quello che ho letto nei giorni scorsi, che in occasione della partita della Nazionale allo Stadium verranno
nascosti tutti i riferimenti agli Scudetti Numero 30 e 31, questa per me è un
offesa al popolo Bianconero e a chi ha laviorato, sudato e corso per
conquistare tutti e 31 gli Scudetti della nostra storia. Se un ospite entra in
casa mia deve accettare quello che la mia casa contiene e quello che in casa
mia è esposto.
Sono certo che
Andrea Agnelli non sia il regista di questo evento politico/mediatico, credo e
spero che anche lui come molti di noi viva questa situazione come un’obbligo
che arriva dalla Proprietà e dal quale non può esimersi e del quale non può
esternare il suo pensiero più intimo.
La Juventus sta
rinascendo la vittorie sportive degli ultimi due anni però non devono essere
sufficienti a farci dimenticare quello che ci è stato fatto nel 2006, l’avvento
di Andrea alla Presidenza è il primo passo verso la rinascita totale della
Juventus ma il cammino è ancora lungo, lo stesso Andrea ancora non ha potuto
circondarsi di persone di sua totale fiducia, però il cammino è avviato e tutti
gli Juventini veri, tutto il popolo Bianconero, devono continuare a far sentire
la propria voce a sostegno di chi ama la Juventus come la amiamo noi e gridare
il dissenso e l’indignazione contro chi ha dimostrato che non ama la Juventus e
la usa per interesse e per interesse è pronto a tentare di distruggerla un
altra volta.
JUVENTUS PER
SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo
Sottosanti
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