Come al solito
nelle soste del campionato per gli impegni della Nazionale i giornali sportivi
non hanno molto da scrivere e soprattutto non hanno giornalisti tanto bravi da
utilizzare queste soste per fare approfondimenti seri e mirati sui problemi che
affliggono il calcio italiano, a pensarci bene se un giornalista volesse
scrivere dei guai del calcio de casa nostra glielo impedirebbero perchè
scrivere di argomenti sgraditi ai “Signori”
della Lega o della FIGC non è bello e
non si deve fare, poi si sa la Serie A deve essere a priori il Campionato più
avvincente del mondo ed il Calcio Italiano il più bello in assoluto , non
importa il tasso tecnico reale l’importante è convincere la gente che così è
per legge divina. Quindi dato che non si sa come vendere i giornali in questi
giorni ci si inventa e si costruiscono dei “casi” che hanno senso solo in Italia,
oggi è stato confezionato il caso Prandelli ed al suo addio alla Nazionale dopo
il Mondiale brasiliano.
Prandelli
annuncia che non rinnoverà il suo contratto con la FIGC in scadenza dopo il
Mondiale 2014 e allora che occasione migliore per intorbidire la acque
lanciando un toto CT? E gira e rigira si arriva alla panchina Bianconera, c’è chi
da Conte già pronto a fare le valigie a fine campionato e lancia ipotesi
esotiche di un Antonio Conte in giro per l’Europa, c’è chi invece lo vede come
successore di Prandelli sulla panchina della Nazionale.
Ma siamo relisti per
favore, solo uno sprovveduto potrebbe immaginare Conte ad allenare una Nazionale,
Conte che prima di tutto è un motivatore, che chiede ai suoi giocatori di dare
sempre più del massimo, Conte che ha bisogno del rapporto costante e giornaliero
con i suoi ragazzi non ha assolutamente le preogative che sono richieste ad un
CT. La chiave del successo di Conte è basata sul lavoro duro e giornaliero, mi è
proprio difficile vederlo in gaicca e cravatta per undici mesi all’anno
frequentare le tribune degli stadi d’Italia senza la dose settimanele di
addrenalina. L’ipotesi di Antonio Conte che allena fuori dall’Italia è più
suggestiva e più realistica, però io credo che dovranno passare ancora molti
anni prima che Antonio lasci la Juventus, basti pensare a quello che ha detto
oggi a Nyon: “Per quanto mi riguarda, ho un contratto con la Juve e sono felicissimo
a Torino” E poi non si deve dimenticare che per Antonio Conte la maglia
della Juventus “non è una maglia come le
altre, bisogna averla indossata per capire cosa significa” . Io sono convinto che Conte rinnoverà il
contratto con la Juventus fin dopo il 2015.
Altra ipotesi
lanciata oggi dai media Italici è quella di Prandelli alla Juventus, ipotesi
suggestiva e sicuramente attendibile se la Juventus fosse ancora quella senza
anima e senza identità di Cobolli Gigli e del tennista transalpino Monsieur
Blanc, una Juventus *SMILE* potrebbe aver bisogno di un allenatore come Cesare
Prandelli dal profilo del monsignore e tranquillo come un curato di campagna,
un allenatore al quale manca la carica agonistica del vincente, quella carica necessaria
per trasmettere la fame di vittorie ad una squadra o almeno fino ad ora non ha
dimostrato di essere un vincente . No
Prandelli non è da Juventus non lo è e non lo sarà mai.
Per favore lasciamo
perdere certe fantasie ma soprattutto invece di fare voli pindarici per mettere
assieme le colonne necessarie per far uscire il giornale occupatevi di cose più
serie, non c’è che l’imbarazzo della scelta se solo ci fosse la volontà di
affrontare i problemi reali del Calcio Italiano.
JUVENTUS PER
SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo
Sottosanti
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