mercoledì 4 settembre 2013

LA NAZIONALE....... DA PRANDELLI A.......



Come al solito nelle soste del campionato per gli impegni della Nazionale i giornali sportivi non hanno molto da scrivere e soprattutto non hanno giornalisti tanto bravi da utilizzare queste soste per fare approfondimenti seri e mirati sui problemi che affliggono il calcio italiano, a pensarci bene se un giornalista volesse scrivere dei guai del calcio de casa nostra glielo impedirebbero perchè scrivere di argomenti  sgraditi ai “Signori” della Lega o della FIGC  non è bello e non si deve fare, poi si sa la Serie A deve essere a priori il Campionato più avvincente del mondo ed il Calcio Italiano il più bello in assoluto , non importa il tasso tecnico reale l’importante è convincere la gente che così è per legge divina. Quindi dato che non si sa come vendere i giornali in questi giorni ci si inventa e si costruiscono dei “casi” che hanno senso solo in Italia, oggi è stato confezionato il caso Prandelli ed al suo addio alla Nazionale dopo il Mondiale brasiliano.
Prandelli annuncia che non rinnoverà il suo contratto con la FIGC in scadenza dopo il Mondiale 2014 e allora che occasione migliore per intorbidire la acque lanciando un toto CT? E gira e rigira si arriva alla panchina Bianconera, c’è chi da Conte già pronto a fare le valigie a fine campionato e lancia ipotesi esotiche di un Antonio Conte in giro per l’Europa, c’è chi invece lo vede come successore di Prandelli sulla panchina della Nazionale.

Ma siamo relisti per favore, solo uno sprovveduto potrebbe immaginare Conte ad allenare una Nazionale, Conte che prima di tutto è un motivatore, che chiede ai suoi giocatori di dare sempre più del massimo, Conte che ha bisogno del rapporto costante e giornaliero con i suoi ragazzi non ha assolutamente le preogative che sono richieste ad un CT. La chiave del successo di Conte è basata sul lavoro duro e giornaliero, mi è proprio difficile vederlo in gaicca e cravatta per undici mesi all’anno frequentare le tribune degli stadi d’Italia senza la dose settimanele di addrenalina. L’ipotesi di Antonio Conte che allena fuori dall’Italia è più suggestiva e più realistica, però io credo che dovranno passare ancora molti anni prima che Antonio lasci la Juventus, basti pensare a quello che ha detto oggi a Nyon: “Per quanto mi riguarda, ho un contratto con la Juve e sono felicissimo a Torino” E poi non si deve dimenticare che per Antonio Conte la maglia della Juventus non è una maglia come le altre, bisogna averla indossata per capire cosa significa” . Io sono convinto che Conte rinnoverà il contratto con la Juventus fin dopo il 2015.

Altra ipotesi lanciata oggi dai media Italici è quella di Prandelli alla Juventus, ipotesi suggestiva e sicuramente attendibile se la Juventus fosse ancora quella senza anima e senza identità di Cobolli Gigli e del tennista transalpino Monsieur Blanc, una Juventus *SMILE* potrebbe aver bisogno di un allenatore come Cesare Prandelli dal profilo del monsignore e tranquillo come un curato di campagna, un allenatore al quale manca la carica agonistica del vincente, quella carica necessaria per trasmettere la fame di vittorie ad una squadra o almeno fino ad ora non ha dimostrato di essere un vincente .  No Prandelli non è da Juventus non lo è e non lo sarà mai.

Per favore lasciamo perdere certe fantasie ma soprattutto invece di fare voli pindarici per mettere assieme le colonne necessarie per far uscire il giornale occupatevi di cose più serie, non c’è che l’imbarazzo della scelta se solo ci fosse la volontà di affrontare i problemi reali del Calcio Italiano.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE


Massimo Sottosanti

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