Siamo arrivati alla semifinale di UEL, io credo che tutti
dobbiamo essere soddisfatti di questo risultato, troppo spesso si perde di
vista il realismo per rincorrere dei sogni o dei voli pindarici e, quando ci si
risveglia, e si devono fanno i conti con la realtà, si viene assaliti dalla delusione e
non si riesca a giudicare con lucidità.
Tanto per fugare ogni contestazione, o invettive varie, premetto che ho visto la partita di oggi a spizzichi e bocconi, da quel poco
che ho visto, e da quello che ho letto, non posso certo dire che sia stata una
grande Juventus, determinata sicuramente ma a livello tecnico e di gioco non è
stata una Juventus brillane. Questo è un problema che ci portiamo dietro da un
po’ di tempo, inutile fare speculazioni o dietrologia cercando di spiegarne le
cause, lascio questo sterile esercizio a chi deve mettere giù delle righe per far
vendere il giornale per il quale lavora, le vere ragioni le conoscono Antonio
Conte, i giocatori e la Dirigenza e io ho fiducia in tutte queste persone, ho
fiducia in loro perché i risultati dimostrano la bontà del lavoro fatto fino ad
oggi.
Ho visto la conferenza stampa dopo gara di Conte, non
conosco il Mister personalmente, ho avuto però l’impressione di un Conte molto
arrabbiato, un Conte che è cosciente delle difficoltà che ci attendono ma nel
contempo un Conte determinato ad arrivare in fondo, vada come vada, a testa
alta e con giusto orgoglio.
In particolare ho apprezzato alcuni passaggi della
conferenza stampa, il primo è stato il richiamo ai tifosi, ha ragione Conte, spesso ci si dimentica di cos’era la New Holland, così come spesso si dimentica
il lavoro, l’abnegazione e la fatica a cui sono sottoposti, sia Squadra che lo
staff tecnico, per recuperare in solo in tre stagioni il terreno perduto dalla famigerata New Holland, ascoltiamo il consiglio di Conte, questi ragazzi
meritano tanti applausi, le critiche (giuste) devono comunque essere
costruttive con i fischi non si costruisce nulla.
Altro passaggio importante ed estremamente reale è stato l’accenno
alla mezza Italia che avrebbe gioito di una, improbabile, eliminazione della
Juventus dalla UEL. Apprezzo di Conte soprattutto la sua schiettezza e la sua
genuinità, quanti ipocriti si presentano davanti ai giornalisti a vomitare un
mare di ovvietà solo per dar lustro alla loro immagine pubblica,
Conte no, no lo fa e credo non lo farà mai. A Conte non interessa essere
simpatico, Conte difende il suo lavoro ed il suo gruppo questa è assoluta
onestà intellettuale e coerenza.
Senza Antonio Conte probabilmente staremo ancora li ad
aspettare la prossima stagione sperando che sia finalmente quella nella quale
si inizierà a vincere qualche cosa, il lavoro fatto da Conte in queste tre
stagioni è encomiabile, va oltre ogni più ottimistica previsione. Per avere la
dimostrazione delle doti di Conte come allenatore e come motivatore di uomini basta vedere il percorso dei giocatori
che hanno lasciato la Juventus, due esempi su tutti Matri e Giaccherini, che
giocassero poco anche nella Juventus è una realtà, ma quando venivano chiamati
in causa le loro prestazioni erano indubbiamente superiori a quelle che stanno
facendo attualmente. Conte ha bisogno di avere a disposizioni dei giocatori che
si fidino totalmente il lui e che assimilino la sua filosofia del calcio e la
sete mai esaurita e mai appagata di vittorie. Il successo di Antonio Conte
prima che tecnico è psicologico, pretendere ed ottenere i risultati che ha
ottenuto in queste tre stagioni è qualche cosa che merita già di per se
rispetto.
La stagione sta volgendo alla fine, tra poco sarà tempo di tirare
le somme, da parte mia, già da ora, mi sento di dire che in ogni caso il
bilancio sarà positivo. L'Europa che conta è realisticamente ancora lontana, c’è ancora tanto cammino da fare prima di raggiungere il
livello delle prime quatto squadre europee. In primo luogo si deve colmare il
gap finanziario, solo se verranno seriamente applicate le nuove regole di Fair
Play Finanziario si potrà iniziare a competere con Società come il Real Madrid o
il Bayern nel breve termine.
Poi c’è la necessità da iniziare a fare delle scelte tecniche,
decidere chi tra gli attuali giocatori a disposizione può garantire la crescita
necessaria per competere a altissimi livelli e chi no, sicuramente, credo, sia
necessario fare dei cambi mirati, in altre parole vendere bene per poter comprare
meglio. In fine ci vuole la giusta dose di pazienza ed entusiasmo per
supportare il lavoro di Conte e dei suoi. Questi ingredienti non si amalgamano
nel breve termine, riprendo il concetto di Conte quello che è stato fatto in
queste tre stagioni è qualche cosa di eccezionale, non dimentichiamolo e
soprattutto non sottovalutiamolo.
Non è che ti svegli alla mattina e dici: oggi vinco. C'è un percorso da
rispettare e non ci sono scorciatoie. (cit.
Antonio Conte)
Massimo Sottosanti
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
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