lunedì 7 luglio 2014

IL CAGLIARI ALLA MILANESE AVRA' IL TRIPLETE, LO PORTA FILUCCHI!

.


Dopo l'iniziale luna di miele, il matrimonio, di interesse, tra Moratti a Thohir è arrivato decisamente ai titoli di coda: dopo la separazione dei beni con il trasferimento delle garanzie allo stesso Thohir, il tycoon, avuta piena contezza del disastro finanziario, ha provveduto a mettere in piedi un piano di rifinanziamento con Unicredit (la stessa della Roma, sì, la stessa di Beretta sì, la stessa che è anche sponsor di Champions League) e a riconfigurare a piacer suo lo staff dirigenziale nerazzurro; Moratti, presidente onorario con sempre meno onore, dopo le esplicite dichiarazioni dell'indonesiano su una Inter che era tutta da risanare ("Thohir non mi piace quando dice di voler risanare una Inter che non ha nulla da risanare", le dichiarazioni di un Moratti per il quale un bilancio groviera era la norma), ha preso sempre più le distanze dalle macerie che aveva lasciato.

Ma il petrolifero milanese non si è arreso e, cheto cheto, è andato alla ricerca di un altro club in cui ripetere le sue epiche imprese da mecenate in mutande.
Nel mirino ha messo la Sardegna, un'isola che ben conosce; e i sardi purtroppo conoscono lui, grazie alla raffineria di Sarroch, che regala alla costa degli Angeli (una decina di minuti di macchina) e alla città di Cagliari (una ventina di km) rumori, odori, fumi, aria e acqua inquinate, con tutte le conseguenze del caso; e in più caduti sul lavoro.
Per non dare troppo nell'occhio non ha preso lo yacht, ha indossato pinne, fucile ed occhiali, o forse è salito su un sottomarino nerazzurro, e ha iniziato l'opera di avvicinamento dopo aver mandato in avanscoperta  i suoi fidi. 

Cellino, dopo le incresciose vicende legate alla questione stadio, aveva deciso di vendere il club. E alla fine ad aggiudicarselo è stato Tommaso Giulini, 37nne milanese, la cui famiglia è proprietaria della Fluorsid, società che produce fluoruro di alluminio e, tramite la sua holding, la Minmet Financing Company, era arrivata a detenere fino all'11,9% delle azioni dell'Inter come terzo socio dopo Moratti e Tronchetti Provera. Lo stesso Tommaso, morattiano di ferro,  è stato nel CdA dell'Inter.

Massimo Moratti si è affrettato a escludere ogni suo  coinvolgimento nella scalata di Giulini al Cagliari: "Non ci sono i Moratti dietro ai nuovi acquirenti del Cagliari. Tommaso Giulini lo conosco bene, è una persona capace e intelligente. Mi farebbe piacere se dovesse diventare un presidente di successo".

Smentita per nulla convincente, visto il successivo passo di Giulini: l'ingresso nel CdA del Cagliari di Stefano Filucchi che ha fatto il suo ingresso trionfale con una dichiarazione a dir poco roboante:  "La Sardegna è la mia seconda casa. Ci vengo almeno tre giorni alla settimana per questioni lavorative. Dall'Inter porto in dote il triplete, mica poco!".
Accidenti e il bello è che ha la sua parte di ragione, al Triplete e alle schifezze che l'hanno preceduto il suo contributo l'ha dato.
Perché, chi è mai Stefano Filucchi? Un cinquantaquattrenne dirigente d'azienda della Saras ed ex dirigente dell'Inter, che è stato  braccio destro di Massimo Moratti e che ora Giulini, in conferenza stampa, ha definito suo braccio destro dentro la società sarda, con l'incarico di occuparsi dei rapporti con Lega e Figc, nonché dei diritti tv. 
Fin qui il presente, dietro il quale c'è un ingombrante passato: dopo alcuni incarichi di rilievo al Ministero dell'Interno (dal 1989 al 2003 ha diretto il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno ed ha anche ricoperto al contempo il ruolo di portavoce del Capo della Polizia), nel 2003 è entrato in Saras (responsabile sicurezza e poi responsabile relazioni esterne) e anche, fortemente voluto da Moratti, nell'organigramma dell'Inter, come responsabile per la sicurezza e i rapporti istituzionali. Ricordiamo che quelli sono stati gli anni sporcati dalle intercettazioni e dai pedinamenti illegali, insomma da tutta quella attività di intelligence illegale nei confronti di tesserati Figc che è stata il fosco preludio allo scempio di Farsopoli.
Poi, dopo lo scudetto in segreteria, la sua brillante carriera nerazzurra è proseguita con la nomina a vicedirettore del DG Paolillo, con delega al coordinamento della Comunicazione Societaria e dell’Ufficio Stampa, alla Sicurezza ed alla Protezione del Brand, e con la cooptazione nel Comitato Strategico (un organismo sottoposto solo al controllo del CdA), fianco a fianco con i Moratti e i massimi dirigenti (Paolillo, Ghelfi).
Dulcis (per lui) in fundo: l'11 luglio 2007,il presidente federale Abete lo ha nominato, coordinatore nazionale dei delegati alla sicurezza, addetto al coordinamento dell’attività degli stewards, come da accordi tra Ministero degli Interni, CONI e FIGC e nell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive figura come rappresentante FIGC, insieme ai vertici delle forze dell’ordine, dello sport e della protezione civile". 

E il processo di interizzazione del Cagliari è continuato con l'affidamento della panchina a Zdenek Zeman, uno cui Moratti ha in passato ammesso di aver pensato per la sua Inter e più di una volta ("E' una persona che stimo e credo lo sappia"); casualmente il boemo, anche nel nuovo calcio pulito, era disoccupato.
Dagli intrecci di mercato, di cui già si sussurra, potrebbero arrivare altre conferme, con affari tra i due club.

Ecco, è nato il nuovo Cagliari alla milanese!

Carmen Vanetti
Facebook Gruppo FINO ALLA FINE... JUVENTUS
Twitter: @JuveGrandeAmor



Nessun commento:

Posta un commento