martedì 9 settembre 2014

FERRARI vs. JUVENTUS



La rivalità radicata tra i tifosi della Juventus nei confronti della Ferrari è storica e molto profonda soprattutto perché da sempre noi tifosi Bianconeri vediamo migrare verso Maranello somme ingenti: se solo ne arrivasse la metà in Corso Galfer altroché Top Player, la Juventus sarebbe una squadra di soli Top Players.

Il budget della Ferrari per il 2014 è stato di circa 400 mil di Euro (F1 2014, budget e numero di dipendenti dei Team) per il Racing Team a fronte di questi 400 milioni la Scuderia di Maranello non ha certamente brillato per i risultati sportivi ottenuti, le ragioni sono diverse, però a me pare che l’errore che sta alla base di questo fallimento sia stato quello di non avvalersi del diritto di veto all’entrata in vigore del nuovo regolamento che è palesemente favorevole ai tedeschi della Mercedes e ai francesi di Renault. Infatti tedeschi e francesi sono ad un livello molto più avanzato nello sviluppo dei motori di nuova concezione, in uso da quest’anno in F1, rispetto alla Ferrari.

Le ragioni per cui la Ferrari ha a disposizione un budget enormemente più elevato di quello della Juventus sono diverse: in primo luogo per la Ferrari è imprescindibile sviluppare della tecnologia d’avanguardia senza la quale non sarebbe competitiva - lasciamo da parte se la gestione dello sviluppo tecnologico è gestito in maniera corretta a Maranello - tecnologia costosa e che non si trova sul mercato ma deve essere il, risultato di studi, progetti, tests e quant’altro fatti nel più assoluto segreto, quindi va da sé che la Ferrari abbia necessità di aver a disposizione molto più denaro di quanto ne serva alla Juventus se si considera l’economia totale di Exor.

Ma la necessità di investire in tecnologia non è solo necessaria per primeggiare nel mondo della F1, la tecnologia applicata alle corse ha una ricaduta pesante su tutto il business automotive del Gruppo, FCA beneficia o arranca a seconda che Ferrari vinca o annaspi nel limbo della F1. L’immagine della Ferrari è ormai indissolubilmente legata a quella della FIAT e Marchionne sul mercato USA ha lavorato affinché anche Chrysler possa beneficiare del marchio del Cavallino; ça va sans dire che oggi una vettura di F1 è l’immagine di un laboratorio di alta tecnologia dove si testano soluzioni che domani potranno, sia nella realtà che nell’immaginario collettivo, essere applicate alle vetture che guidiamo tutti i giorni.

Se la si guarda da quest’ottica è comprensibile che ci sarà sempre una sproporzione tra i budget messi a disposizione da Exor per le due attività sportive che sono direttamente gestite dalla cassaforte di Famiglia; questo, a mio avviso, lo trovo pure ragionevole e logico nell’ottica delle strategie di Gruppo.

Un problema però credo che ci sia, e non è un problema secondario, nella gestione dei brands da parte di Exor: in base a quello che ci è dato vedere pare chiaro che il brand Juventus è ritenuto, dal Gruppo, spendibile per veicolare la marca Jeep nel Far East, non a caso è stata “commissionata” alla Juventus la massacrante tournée asiatica di quest’anno; Ferrari è invece il brand trasversale a tutto il mercato automotive mondiale, con particolare attenzione al mercato USA dove Ferrari è un mito, a quanto è dato vedere inoltre la Juventus non è presa in grande considerazione come veicolo pubblicitario per il brand Jeep negli USA e tantomeno a livello Globale. Vorrei portare ad esempio la campagna pubblicitaria di Chevrolet che è iniziata da un circa un mese, in tutta l'America Latina, (I play for Manchester United - Chevrolet - Commercial Ad) dove i marchi Chevrolet e Manchester United sono presentati come marchi World Wide; nel contempo si lancia un messaggio politicamente corretto dello United che è un team che usa il denaro dello sponsor non solo per comprare campioni me è anche  vicino ai bambini delle classi più umili, nel contempo Chevrolet beneficia di questo messaggio per dare l’idea che il denaro speso per la sponsorizzazione del Club di Manchester sia destinato non solo a interessi commerciali ma a favorire uno sviluppo etico di quelle parti del mondo più disagiate. Nel contesto Exor è chiaro che la Juventus non è considerata come una realtà che possa veicolare in maniera tanto efficace il marchio dello sponsor del Gruppo, Jeep, né tantomeno il brand Juventus è considerato un brand World Wide ma un marchio locale.

Analizzando queste realtà, che sono sotto gli occhi di tutti, si capisce la disparità di trattamento che esiste in seno ad Exor tra la Ferrari e la Juventus, facendo la tara alla necessità oggettiva della Ferrari ad aver a disposizione molto più denaro che la Juventus per investirlo in ricerca tecnologica; dall’alto lato la Juventus non è vista come un mezzo per aumentare la popolarità, e di conseguenza le vendite, delle Aziende che fanno a capo a Exor a livello planetario ma solo a livello strettamente locale, da qui consegue che i soldi messi a disposizione della Juventus dal main sponsor Jeep non sono comparabili a quelli che hanno a disposizione altre Squadre a livello Europeo.

In questo contesto la crisi sportiva della Ferrari è un autentico disastro per Exor e por FCA enon devono quindi stupire le parole durissime pronunciate da Marchionne contro la “gestione” del Cavallino da parte di Luca di Montezemolo, pur senza mai menzionarlo direttamente; questa situazione potrebbe preludere, secondo insistenti rumors, all’uscita di Montezemolo dalla Ferrari per assumere la presidenza di Alitalia Etihad liberando la poltrona in Ferrari. A questo punto, a mio avviso, inizierebbero una serie di movimenti di managers di Exor che con l’approvazione di Marchionne avrebbero come obbiettivo principale il rilancio della Ferrari a livello agonistico; è possibile e ragionevole pensare che il tuorbillon che verrebbe innescato   dalll’uscita di Montezemolo dalla Ferrari investirà un po’ tutta Exor; credo che sarà interessante vedere come evolvono le cose a Maranello perché non è da escludere che possano avere un impatto anche in Corso Galfer.

Sarebbe bene comunque che  Yaki e i suoi consiglieri ricordassero le parole di Gianni Agnelli e le applicassero all'odierna realtà del calcio mondiale, perché la Juventus è parte della storia del calcio non solo Italiano ma di tutto il mondo.

“Non rinuncerei a uno scu­detto della Juve per il mondiale della Ferrari” (cit. Gianni Agnelli)

Massimo Sottosanti

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