Ha iniziato nella trasmissione condotta da Bonolis l’attore
Francesco Benigno associando la Juventus alla mafia e alla camorra; ha
continuato Pif, l’amico della Iena Calabresi, colui che si è prestato a presentare il
libro del PM Narducci a Monticiano paese natale di Luciano Moggi, in un'intervista alla Gazzetta dichiarando che la Juventus dovrebbe provare vergogna
a chiedere la restituzione dei due Scudetti sottrattile da Farsopoli aggiungendo
poi che secondo lui, Pif, al Cittadino Luciano Moggi dovrebbe essere negato il
diritto di parola; questa settimana è il turno di Bruno Cucinelli, il re del
cachemire, che dice di essere stato affascinato dalla Juventus degli Agnelli “ma
non dai manager che sono arrivati dopo” che lo avrebbero portato ad abbracciare
la fede nerazzurra fino a che l’arrivo di Mourinho a Milano l’ha fatto
scappare un’altra volta, non si sa bene da che parte però è scappato, perché “non
comprendo l’esigenza di offendere, umiliare l’avversario”: non c’è che
dire un uomo con le idee chiare, Cucinelli, tanto chiare che la Rosea lo fa
entrare nella galleria dei VIP che prendono le distanze dalla Triade e
associano la Juventus a mafia, camorra e arroganza.
Questa crociata lanciata dalla Rosea e dal tifoso VIP nerazzurro
per eccellenza in queste ultime settimane mi lascia molto perplesso; non credo
di fare della dietrologia se dico che l’impalcatura di Farsopoli si fa sempre
più scricchiolante e che per questo la Rosea, che di fatto fu l’organo che condusse
le indagini nel 2006, sta mettendo in atto una campagna per riguadagnare quell’odioso
“sentimento popolare” su cui si è basata tutta la vicenda di Farsopoli.
Dal momento che io non credo alle coincidenze, mi viene
difficile pensare che sia una mera casualità questo andare a scovare ed
intervistare proprio quei tifosi eccellenti, che senza tenere minimamente conto
della verità che è emersa in questi anni grazie al lavoro fatto dalla difesa di
Luciano Moggi, in maniera subdola ed indiretta, per non andare a gonfiare la
schiera di personaggi eccellenti condannati nei casi in cui Moggi li ha citati
a giudizio, nelle loro interviste dichiarano la loro personale “antipatia”
verso la Juventus e verso Moggi, “antipatia” rispetto a quello che sarebbe lo
stile Juventus.
La Rosea poi usa con capacità la tecnica dei messaggi
subliminali, basta guardare una delle la foto che accompagnano l'articolo nella versione digitale dove “casualmente”
Bruno Cucinelli è ritratto sotto la prima pagina del Fogliaccio in cui capeggia
il titolo a caratteri cubitali “TUTTO VERO”, poco importa se è riferito ai Campioni
del Mondo del 2006, poco importa se l’Italia conquistò quel titolo grazie alla
Juventus e a Luciano Moggi, quello che importa è associare l’immagine del “famosetto”
di turno con una presunta, quanto impresentabile, verità
Questi “famosetti” parlano tanto di stile Juventus senza
sapere cosa sia lo stile Juventus, parlano di managers che dovrebbero essere
messi al bando della società come dei paria. Ma di cosa stanno parlando queste
persone? Cosa ne sanno della storia della Juventus, che è una storia fatta di
vittorie; mi fanno ridere questi “famosetti” che si arrogano il diritto di
sputare sentenze senza sapere di quello che stanno parlano.
Cari “famosetti”, che siate Iene o King of Cachemire, prima di
esprimervi dovreste andare a visitare lo Juventus Museum e vedere di cosa si
sta parlando quando si parla di Juventus, la Juventus ha costruito la sua
leggenda sulle vittorie, indubbiamente chi vince tanto e chi dimostra di essere
più forte degli altri dà di se un’immagine di chi umilia gli avversari, perché umiliare
un’avversario sul piano sportivo, in maniera lecita, è alla base delle regole
dello Sport.
Di cosa vanno parlano questi “famosetti” quando dicono che
gli scudetti rubati non dovrebbero essere reclamati dalla Juventus? Hanno mai letto la
relazione Palazzi Bis? Sanno di quel che parlano quando accusano,
indirettamente, Moggi quando se c’è una squadra che ha commesso illecito sportivo
provato dai fatti è proprio quella che è stata premiata con uno scudetto di
cartone e sterco.
Io credo che la Rosea, pescando in questo substrato della
notorietà, voglia disinnescare la bomba che potrebbe esplodere con la decisione
del Tribunale di Roma nel caso fosse rinviato a giudizio il PM Narducci. Una sentenza
sfavorevole a Narducci si rifletterebbe di conseguenza sulla decisione che
dovrà prendere la Cassazione in merito al processo di Napoli, ecco il nodo
cruciale, ecco dove sta crollando Frsopoli addosso a chi ne è stato l’artefice e l’organizzatore.
Il metodo usato è subdolo, subdolo perché si stanno usando
personaggi, che si prestano a questo gioco per ricavarne popolarità, “famosetti”
utili a cercare di ricompattare quel “sentimento popolare” che si stava sfaldando,
ricomporlo perché non tutti hanno gli occhi foderati di prosciutto e quindi in
questi anni hanno avuto modo di leggere, documentarsi e rendersi conto che nel
2006 furono ingannati proprio in nome del “sentimento popolare”.
Chi meglio dei sedicenti tifosi Bianconeri “eccellenti” come Pif e
Cucinelli - prossimamente ci aspettiamo la scesa in campo dei pezzi da novanta
Linus e Travaglio - potrebbe indirizzare l’opinione di molti? Ecco perché credo
che non ci sia casualità in tutto questo, ci sia invece un calcolo ben preciso e uno
schema per ritardare o, peggio, per nascondere quella verità su Farsopoli che
ormai sta uscendo dalle righe dei Blog o dagli interventi su social network di
tutti noi che ci siamo documentati e non accettiamo le verità ammaestrate,
per arrivare nelle aule di un Tribunale che potrebbe chiamare il PM Narducci a
dar conto delle sue azioni.
Non creda la Rosea di poter fermare la verità inscenando
questi siparietti a cui invita a partecipare questi “famosetti”, Farsopoli è
una ferita ancora aperta, è una pagina poco virtuosa di certo “giornalismo”
italiano e nemmeno la Rosea ha il potere di nascondere la luna con un dito!
“Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso….. e
pubblica il falso” (cit. Mark Twain)
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
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Twitter: @JuveGrandeAmor
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