martedì 28 ottobre 2014

ER VIPERETTA E NOSTRA SIGNORA DELLA NEVE



Che l’onesto Massimo Moratti fosse tanto amato e che l’amore che suscita sia bipartisan c’era da immaginarselo, da una parte il fair play sabaudo e dall’altra il sentimento sanguigno della Capitale e a farci i conti è l’ET indonesiano; ma siamo sicuri che sia vero amore o è solo un calesse? Di questi tempi, in cui nell’aria si percepisce un refolo di vento Farsopolaro, c’è di che dubitare di tutto e di tutti, ma soprattutto c’è da stare ben attenti agli assordanti silenzi della Juventus FC S.p.A., che lasciano un vuoto che viene colmato a volte in maniera ambigua.

La dichiarazione d’amore nei confronti di Moratti del Viperetta, in arte Massimo Ferrero, patron della Sampdoria,  arriva a commento della notizia dell’uscita di Moratti e della sua corte dall’Inter; il cinematografaro romano infatti a arriva a confessare di aver “..detto a Moratti: caccia quel filippinoriferendosi all’indonesiano Thohir; non c’è da stupirsi che uno come er Viperetta usi queste espressioni da Gentleman der Testaccio, nel più sano stile che da sempre contraddistingue i tifosi romanisti dei quali non poteva non far parte uno come er Viperetta.
Dopo er Viperetta è toccato a Nostra Signora delle Nevi, alias Evelina Christillin che già alcune settimane fa aveva preso pubblicamente le distanze da quei “demoni” della Triade e accolto Zeman tra gli Juventini DOC, Juventinità certificata dallo stesso perdente Boemo dal fatto che da giovane dormiva con la maglia bianconera; ebbene la Signora delle Nevi, da quella gran nobildonna sabauda che è non confonderebbe mai un indonesiano con un filippino, però con lo stile che la contraddistingue, nel suo articolo uscito ieri su sul blog dell’Huffington Post, ha parlato di “protervia orientale” e di uno che “che è qui da neanche un anno!”, punto esclamativo incluso.
Ma non sono solo gli attacchi a Thohir che accomunano la Nobildonna Sabauda al Gentleman der Testaccio, la cosa che più mi ha colpito è che entrambi elogiano Moratti per la sua passione sportiva  “pura”, per aver scarificato capitali importanti sull’altare dell’amore verso l’Inter; non ci credete?Eccovi le prove:

Evelina delle Nevi:

È noto che tra noi bianconeri e i nerazzurri non corra buon sangue da sempre, però questo non vuol dire che non si rispettino personaggi come Massimo Moratti che, comunque, ha vissuto con esborsi di passione e portafoglio senza eguali la dynasty interista della sua famiglia, che ha pagato di persona prezzi alti, anzi, altissimi, sull'altare della memoria di suo padre e della formazione magica ( Sarti, Burgnich, Facchetti...) di Helenio Herrera, che ha dato alla sua squadra e a tutti i tifosi momenti unici col triplete di Mou, e che per amore, solo per amore (cito il nostro Presidente Agnelli) ha accettato per la propria società uno scudetto non suo”.

Er Viperetta:

Volevo solo difendere il signor Moratti che ora è un uomo distrutto, ha vinto tutto ed ha esportato il calcio nel mondo. E soprattutto Moratti, come Sensi e Garrone, ci ha messo i soldi. Questa gente va rispettata".

Strane analogie non vi pare? Strane ma soprattutto fuorvianti: la Christillin azzarda a dire che Moratti “ha pagato di persona prezzi, alti altissimi…”, cosa intende Nostra Signora della Neve? Intende forse dire che Moratti ha pagato prezzi altissimi per la sua incapacità dilapidando una fortuna per  Vampeta,  Recoba (la pippa più pagata al mondo), Guglieminpietro, Kallon e via dicendo? Perché in realtà non ha pagato nessun prezzo per le sue malefatte, Moratti è sempre uscito indenne dai bilanci taroccati, dalla frode del passaporto falso e dall’illecito sportivo. Capisco che il fair play dell’alta società imponga a Nostra signora delle Nevi di mantenere una linea politically correct ma non dovrebbe spingersi troppo in la con il fair play, perché così facendo rischia di giustificare chi si è reso responsabile di illecito sportivo, giocando sui tempi delle prescrizioni, per poter  “dare alla sua squadra e a tutti i tifosi momenti unici col triplete di Mou”, anche queste parole e musica di Nostra Signora della Neve.

Per il Gentleman der Testaccio da buon romanista ha testualmente aggiunto:

La gente non ha niente da fare, se vogliono strumentalizzare una mia battuta non so che fare. Tutti i giornali - ha affermato - a riprendere questa mia battuta su Thohir. Agnelli ha detto ben di peggio, ma nessuno gli ha mai fatto nulla, perché ha i giornali. Mi auguro che i giallorossi battano la Juve 4 a 0, con i bianconeri alla fine del campionato quarti in classifica. Tra poco la Juve cascherà e la Roma li supererà. Il mio cuore è romanista”.  

Il “delirio” del Viperetta è più rustico, più da campi di Trigoria che da salotti buoni; ma, a parte l’attacco d’obbligo ad Andrea - oggi se non si attacca Andrea si rischia di uscire fuori dalla cerchia dei “famosetti” e non sia mai che il Viperetta lasci questo Club d’Elite - sia il Viperetta che Nostra Signora della Neve descrivono Moratti come “uomo distrutto”, un grande mecenate del Calcio e questo è quantomeno curioso, perché Moratti ha dilapidato una fortuna per la sua manifesta incapacità, è inutile che adesso si tenti di mistificare la realtà.

Quello che però da più da pensare è la posizione assunta dalla Evelina, una sorta di “aziendalismo” di facciata che ancora una volta la porta ad essere poco credibile. Ma dov’era Nostra Signora delle Nevi dal 1994 al 2006? Era forse troppo impegnata ad occuparsi dell’organizzazione delle Olimpiadi, con relativi strascichi polemici, per vedere cosa e come era gestita la Juventus da Giraudo e Moggi, come questi due managers fossero capaci di costruire una squadra vincente e leader in Europa senza i sodi della Proprietà mentre il suo “amico” Moratti dilapidava capitali senza vincere nulla? Dov’era Nostra Signora delle Nevi nell’estate del 2006 quando quel solone del suo “amico” Moratti scippava due scudetti vinti con merito, era forse impegnata a coordinare le pulizie post olimpiche del Palazzo a Vela o dell’Ovale? Che il Viperetta romano e romanista dica certe cose non ci stupisce più di tanto, ma da chi si professa Juventina e vicina alla Famiglia Agnelli - si ricordi l’Evelina che il suo mentore Gianni Agnelli MAI avrebbe permesso che la Juventus fosse tanto umiliata come dal 2006 ad oggi - ci si aspetta un pizzico in più di lealtà, un pizzico in più di obiettività ma soprattutto non ci si aspetta che la chiusa del suo articolo sia di questo genere:

Insomma, come sempre quando si manca di rispetto a persone, - anche se si tratta di avversari - che, nello sport come nella vita, si sono impegnate con passione e dignità, ci si resta male e si aspetta la rivincita; in questo caso, per noi bianconeri sarebbe doppia, perché perderebbe Thohir dando ragione al suo predecessore, e perderebbe anche l'Inter”.       

Assolutamente d’accordo con la Christillin che MAI si debba mancare di rispetto ad un avversario, però mi sembra molto azzardato accostare a Moratti la  'dignità' sportiva; e poi cosa significa che dando ragione a Moratti sarebbe per noi Bianconeri una doppia soddisfazione la sconfitta di Thohir e dell’Inter? Io, da Juventino, mi aspetto solo che sia fatta Giustizia, che ci siano ridati i due Scudetti scippati dall’Inter di Moratti, Guido Rossi e Tronchetti Provera, mi aspetto che Giraudo e Moggi vengano ricordati nella Storia “ufficiale” della Juventus  come si meritano per quello che hanno fatto per i colori Bianconeri, tutto il resto è demagogia.

Massimo Sottosanti

FINO ALLA FINE

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