venerdì 26 luglio 2013

MARCO (GIROLAMO) TRAVAGLIO




E ci risiamo lo “Juventino” Marco Travaglio ha fatto un'altra incursione nel mondo del calcio e nello specifico della Juventus in un intervista rilasciata a Alvise Cagnazzo il nostro Travaglio duro e puro novello Savonarola ribadisce il suo punto di vista sulla Juventus (vedi intervista allegata).

Travaglio che si professa Juventino nell’intervista ribadisce che gli scudetti della Juventus sono 29 e non 31 ma il nostro fustigatore non si ferma qui, a un duro e puro come Travaglio non può certo bastare, e dichiara che  lo “Juventino” Travaglio dopo aver tifato Juventus nel periodo peggiore della storia Bianconera, ossia l’era Cobolli e Blanc, adesso si è ancora allontanato dai colori Bianconeri, perché l’attuale Presidenete Andrea Agnelli è “troppo” moggiano e lui che in tempi non sospetti scrisse, per primo, un libro per denunciare il sistema Moggi non può certo simpatizzare per la squadra il cui Presidente è Andrea Agnelli figlio di Umberto e amico di Moggi e Giraudo.

Al Sig. Travaglio vorrei ricordare qual’era l’opinione di un Maestro del giornalismo Italiano come Enzo Biagi su Calciopoli, riportando qui di seguito un passo dell’intervista rilasciata dal Maestro al quotidiano il tirreno poco prima della sua morte:

"Una sentenza pazzesca, e non perchè il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza pazzesca perchè costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un procedimento degno di tal nome, una sentenza pazzesca perchè punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perchè tutto è uscito fuori in un determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di Telecom, poi Calciopoli, poi l'ex Re d'Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al popolino?"

Caro, si fa per dire, Travaglio non credo di poter essere smentito dicendo che lei deve ancora farne di strada per essere un giornalista che assomigli pur lontanamente a Enzo Biagi. Lei fino ad oggi ha dimostrato di essere un eccellente rovistatore del trash nazionale, i suoi libri e le sue inchieste hanno fatto venire allo scoperto inciuci e intrallazzi politici e giudiziari, di questo la ringraziamo, le siamo grati di aver rovistato per noi nell’immondizia però esimio Travaglio questo non basta a far di lei un grande giornalista.
Vede Travaglio i maestri come Biagi, Montanelli o Bocca dovrebbero avergli insegnato che un giornalista dovrebbe essere imparziale e dovrebbe dare seguito a quello che pubblica sia che sia a favore o a svafore della sua tesi iniziale, io a lei non l’ho mai visto fare.

Tanto per essere chiaro e per non essere tacciato di non portare esempi, vediamo come si è comportato il duro e puro Travaglio nel proseguo dell’afaire Farsopoli? Il Marco nazionale che inveiva ed accusava Moggi di aver creato un sistema, una cupola atta a falsare i risultati sportivi, fino ad arrivare a dire che lui “non va a vedere le partite quando si conosce già chi vincerà”. Ottimo plaudiamo allo spirito sportivo e decubertiniano di Travaglio, però adesso Sig. Travaglio ci vuole spiegare perché ha sempre taciuto sui comportamenti illeciti dell’Inter, sulle intercettazioni illegali commissionate da Moratti, Facchetti e Tronchetti Provera agli spioni di Telecom per trarne profitto ed indirizzare i risultati sportivi a favore dell’Inter, ci vuole spiegare il Sig. Travaglio perché non è mai insorto e non ha scritto trattati di etica sui comportamenti illeciti dell’Inter evidenziati anche dal sonnolente Procuratore federale Dr. Palazzi, perché non ci gratifica di una spiegazione in merito Sig. Travaglio? Perché non commenta gli atti del Processo di Napoli e non ne commenta le motivazioni della sentenza emessa dal Giudice Casoria? Travaglio che si picca di essere stato l’allievo prediletto di Montanelli dovrebbe aver recepito dal suo Maestro questi insegnamenti basilari del giornalismo o forse quando Montanelli parlava di etica giornalistica Travaglio era andato al bagno?

Ma non è finita qui caro, si fa sempre per dire, Travaglio, è di questi giorni un inchiesta giudiziaria che sta mettendo in imbarazzo la giunta di Napoli guidata del Sindaco De Magistris che sta cercando di far luce su presunte irregolarità sulla gestione dell’organizzazione della America’s Cup nel capoluogo partenopeo, nelle maglie degli inquirenti è finito anche l’ex Colonnello dei Carabinieri Attilio Auricchio lo stesso che indagò su Moggi e lo stesso che decise motu proprio che le intercettazioni riguardanti l’Inter non erano di interesse dell’inchiesta. Di tutto ciò cosa ha scritto il Savonarola della Collina Torinese? Spero di essere smentito però a me risulta che Travaglio si sia ben guardato da andare a rimestare nel trash della giunta del suo amico De Magistris.

Se analizziamo quello che Travaglio NON scrive più di quello che scrive ne viene fuori un quadretto mica tanto edificante a questo punto non so a voi ma a me viene un sospetto, il sospetto è che il Savonarola del Balön (mercato delle pulci di Torino) cali la sua mannaia su chi gli conviene, attacca Berlusconi ma lascia in pace Galliani, accusa Moggi ma non spende una parola su Moratti, la cosa però che chiama maggiormente l’attenzione è l’attacco costante a Umberto Agnelli e alla sua famiglia, usa la Juventus per scaricare tutta la sua acredine nei confronti di Umberto e Andrea Agnelli, non è che mira a diventare direttore del Corriere della Sera appoggiando il “progetto” Montezzemolo, Gabetti, Elkan. Come diceva un “amico” di Travaglio a pensar male si fa peccato però a volte si indovina, vero Marco?

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’


Massimo Sottosanti

2 commenti:

  1. Condivido in pieno l'articolo, premettendo che sono sempre stato e sono un fans di Travaglio, ma in questo caso non sono d'accordo su nulla e mi convincerà quando farà una analisi seria su chi ha organizzato calciopoli, cioè l'inter tramite Telecom, in caso contrario quel che dice è il nulla più di nulla !!!!!

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    1. Marco Travaglio ha indubbiamente dei meriti ed è un buon giornalista, però ha un grande limite ossia parte dal presupposto di aver sempre ragione. Non è certo ancora e francamente non credo che mai lo sarà un maestro di giornalismo, mi pare che (come ho scritto) è stato assente a molte lezioni da Montanelli, che lui definisce suo maestro, soprattutto sull'imparzialità del giornalista che ha tutti diritti di essere schierato però ha il dovere di essere imparziale.Purtoppo Montanelli con c'è più per contraddirlo...o confermare

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