E ci risiamo lo “Juventino”
Marco Travaglio ha fatto un'altra incursione nel mondo del calcio e nello
specifico della Juventus in un intervista rilasciata a Alvise Cagnazzo il
nostro Travaglio duro e puro novello Savonarola ribadisce il suo punto di vista
sulla Juventus (vedi intervista allegata).
Travaglio che si professa
Juventino nell’intervista ribadisce che gli scudetti della Juventus sono 29 e
non 31 ma il nostro fustigatore non si ferma qui, a un duro e puro come
Travaglio non può certo bastare, e dichiara che lo “Juventino” Travaglio dopo aver tifato
Juventus nel periodo peggiore della storia Bianconera, ossia l’era Cobolli e
Blanc, adesso si è ancora allontanato dai colori Bianconeri, perché l’attuale
Presidenete Andrea Agnelli è “troppo” moggiano e lui che in tempi non sospetti
scrisse, per primo, un libro per denunciare il sistema Moggi non può certo
simpatizzare per la squadra il cui Presidente è Andrea Agnelli figlio di
Umberto e amico di Moggi e Giraudo.
Al Sig. Travaglio vorrei
ricordare qual’era l’opinione di un Maestro del giornalismo Italiano come Enzo
Biagi su Calciopoli, riportando qui di seguito un passo dell’intervista
rilasciata dal Maestro al quotidiano il tirreno poco prima della sua morte:
"Una sentenza pazzesca, e non perchè il calcio sia
un ambiente pulito. Una sentenza pazzesca perchè costruita sul nulla, su
intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un
procedimento degno di tal nome, una sentenza pazzesca perchè punisce chi era
colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo
che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E mi chiedo:
cui prodest? A chi giova il tutto? Perchè tutto è uscito fuori in un
determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di
Telecom, poi Calciopoli, poi l'ex Re d'Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la
compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto
controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di
dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in
pasto al popolino?"
Caro, si fa per dire,
Travaglio non credo di poter essere smentito dicendo che lei deve ancora farne
di strada per essere un giornalista che assomigli pur lontanamente a Enzo
Biagi. Lei fino ad oggi ha dimostrato di essere un eccellente rovistatore del
trash nazionale, i suoi libri e le sue inchieste hanno fatto venire allo
scoperto inciuci e intrallazzi politici e giudiziari, di questo la ringraziamo,
le siamo grati di aver rovistato per noi nell’immondizia però esimio Travaglio
questo non basta a far di lei un grande giornalista.
Vede Travaglio i maestri
come Biagi, Montanelli o Bocca dovrebbero avergli insegnato che un giornalista
dovrebbe essere imparziale e dovrebbe dare seguito a quello che pubblica sia
che sia a favore o a svafore della sua tesi iniziale, io a lei non l’ho mai
visto fare.
Tanto per essere chiaro e
per non essere tacciato di non portare esempi, vediamo come si è comportato il
duro e puro Travaglio nel proseguo dell’afaire Farsopoli? Il Marco nazionale
che inveiva ed accusava Moggi di aver creato un sistema, una cupola atta a
falsare i risultati sportivi, fino ad arrivare a dire che lui “non va a vedere
le partite quando si conosce già chi vincerà”. Ottimo plaudiamo allo spirito
sportivo e decubertiniano di Travaglio, però adesso Sig. Travaglio ci vuole spiegare
perché ha sempre taciuto sui comportamenti illeciti dell’Inter, sulle
intercettazioni illegali commissionate da Moratti, Facchetti e Tronchetti
Provera agli spioni di Telecom per trarne profitto ed indirizzare i risultati
sportivi a favore dell’Inter, ci vuole spiegare il Sig. Travaglio perché non è
mai insorto e non ha scritto trattati di etica sui comportamenti illeciti dell’Inter
evidenziati anche dal sonnolente Procuratore federale Dr. Palazzi, perché non
ci gratifica di una spiegazione in merito Sig. Travaglio? Perché non commenta
gli atti del Processo di Napoli e non ne commenta le motivazioni della sentenza
emessa dal Giudice Casoria? Travaglio che si picca di essere stato l’allievo
prediletto di Montanelli dovrebbe aver recepito dal suo Maestro questi
insegnamenti basilari del giornalismo o forse quando Montanelli parlava di
etica giornalistica Travaglio era andato al bagno?
Ma non è finita qui caro,
si fa sempre per dire, Travaglio, è di questi giorni un inchiesta giudiziaria
che sta mettendo in imbarazzo la giunta di Napoli guidata del Sindaco De
Magistris che sta cercando di far luce su presunte irregolarità sulla gestione
dell’organizzazione della America’s Cup nel capoluogo partenopeo, nelle maglie
degli inquirenti è finito anche l’ex Colonnello dei Carabinieri Attilio
Auricchio lo stesso che indagò su Moggi e lo stesso che decise motu proprio che
le intercettazioni riguardanti l’Inter non erano di interesse dell’inchiesta. Di
tutto ciò cosa ha scritto il Savonarola della Collina Torinese? Spero di essere
smentito però a me risulta che Travaglio si sia ben guardato da andare a
rimestare nel trash della giunta del suo amico De Magistris.
Se analizziamo quello che
Travaglio NON scrive più di quello che scrive ne viene fuori un quadretto mica
tanto edificante a questo punto non so a voi ma a me viene un sospetto, il
sospetto è che il Savonarola del Balön (mercato delle pulci di Torino) cali la
sua mannaia su chi gli conviene, attacca Berlusconi ma lascia in pace Galliani,
accusa Moggi ma non spende una parola su Moratti, la cosa però che chiama
maggiormente l’attenzione è l’attacco costante a Umberto Agnelli e alla sua
famiglia, usa la Juventus per scaricare tutta la sua acredine nei confronti di
Umberto e Andrea Agnelli, non è che mira a diventare direttore del Corriere
della Sera appoggiando il “progetto” Montezzemolo, Gabetti, Elkan. Come diceva
un “amico” di Travaglio a pensar male si fa peccato però a volte si indovina,
vero Marco?
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
Massimo Sottosanti
Condivido in pieno l'articolo, premettendo che sono sempre stato e sono un fans di Travaglio, ma in questo caso non sono d'accordo su nulla e mi convincerà quando farà una analisi seria su chi ha organizzato calciopoli, cioè l'inter tramite Telecom, in caso contrario quel che dice è il nulla più di nulla !!!!!
RispondiEliminaMarco Travaglio ha indubbiamente dei meriti ed è un buon giornalista, però ha un grande limite ossia parte dal presupposto di aver sempre ragione. Non è certo ancora e francamente non credo che mai lo sarà un maestro di giornalismo, mi pare che (come ho scritto) è stato assente a molte lezioni da Montanelli, che lui definisce suo maestro, soprattutto sull'imparzialità del giornalista che ha tutti diritti di essere schierato però ha il dovere di essere imparziale.Purtoppo Montanelli con c'è più per contraddirlo...o confermare
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