Dopo la
conferenza stampa di Conte di ieri si è scatenato un dibattito acceso in seno
al popolo Bianconero che è sostanzialmente diviso in due fazioni, i “Marottiani”
e gli “Anti Marottiani” , le tesi degli
uni e degli altri sono entrambe valide, i primi sostengono che è anche grazie a
Marotta ed alle sue strategie di mercato se la Juventus ha vinto due scudetti,
due Supercoppe d’Italia ed è arrivata ai quarti di finale in UCL; i detrattori
di Marotta sostengono che Marotta non è all’altezza della Juventus e che ha
indebolito la squandra con le cessioni di Matri e Giaccherini, ma soprattutto
gli rimproverano un attendismo che non permette alla Juventus di piazzare quei “colpi”
tanto sognati dai tifosi.
Io credo che
Marotta stia facendo bene il suo mestiere, Beppe Marotta non riporta solo ad
Andrea Agnelli ma anche alla Proprietà ossia all’etereo cherubino John Elkann e
ai suoi mentori e consiglieri i quali chiedono a Marotta di chiudere l’esercizio
senza passivi e Marotta sta lavorando egregiamente su questo fronte, ha speso
22 Mil. per l’acquisto di Tevez e Ogbonna, Llorente è arrivato a paramentro
zero ed ha incassato 11 Mil dalle cessione di Matri, 7.5 mil dalla cessione di
Giaccherini e 3.5 per la comproprietà di Marrone totale 22 Mil (senza contare
eventuali bonus) e ha generando una plus valenza con la cessione di Gaccherini,
missione compiuta e indubbiamente si deve riconoscere a Marotta di aver fatto
un ottimo lavoro.
Poi c’è la
gestione sportiva della Squadra ed qui che si apre la crepa, perchè le
richieste di Conte sono sacrosante dal momento che a lui la Società chiede i
risultati sportivi che sono le vittorie, già a Maggio Conte molto
pragmenticamente sposò la tesi di Marotta sostenendo che l’obbiettivo primo
della Juventus è la vittoria del terzo scudetto consecutivo mentre per la UCL
ci sarebbe stato da aspettare ancora un po’ di tempo. Lo sfogo di ieri di
Antonio Conte è il risultato della presa d’atto che non tutte le sue richieste
tecniche sono state soddisfatte a causa della situazione finanziaria e che
quindi oggettivamente sulla carta le avversarie hanno ridotto il gap che c’era
tra loro e la Juventus.
In questa
diatriba c’è un “Convitato di Pietra” che è Andrea Agnelli il silenzio del
Presidente a mio avviso è molto eloquente, un silenzio molto rumoroso. Tutti
ricordiamo il colloquio tra Andrea e Conte a fine campionato quando Antonio iniziò
ad esternare le sue perplessità, di quel colloquio trapelò solo la versione
ufficiale nella quale Presidente e Allenatore si erano chiariti e si ribadiva
la completa sintonia tra la Società e Conte, in realtà nessuno sa esattamente
cosa si siano detti Conte ed Agnelli in quel colloquio.
Ieri scrissi che
si deve prendere atto della realtà che sta vivendo la Juventus, esiste ed è
palpabile la divergenza di vedute tra Andrea e Yaki Elakann, qunado Andrea fu
nominato Presidente il risultato economico della Juventus nella stagione
2010-2011 presentava un passivo di 95.4, già nell’esercizio 2011-2012 il
passivo si era ridotto a 48.7 Mil e presumibilmente l’ercizio 2012-2013 segnerà
un ulteriore miglioramento, però nel Calcio i guadagni sono generati
sostanzialmente dalle vittorie se non si vince aumentano le perdite questa è la realtà. I
numeri servono a fotografare la situazione per migliorare i risultati
finanziari occorrono delle strategie, non si migliorano i bilanci con i
miracoli.
Ma qual’è la
strategia Bianconera? Quella di Exor che considera la Juventus come un’Azienda
controllata alla quale si chiede di generare profitti badando solo agli aspetti
finanziari e senza tener conto che Juventus non può essere paragonata alla FIAT
o a RCS; oppure la strategia dovrebbe essere quella espressa ieri da Antonio
Conte, investire per rafforzare la Squadra in modo da garantire risultati
sportivi sempre più ambiziosi perchè le vittorie portano più introiti e quindi
maggiori profitti? Le due strategie sono una l’opposto dell’altra, sicuramente
il Cherubino Yaki pur con la sua giovane età ha dei problemi di memoria, oppure
il suo consigliere Gabetti si è dimenticato di far notare all’impalpabile John
Elkann che nel periodo 2006-2009 la Juventus voluta da Yaki e dai suoi tutori e
mentori non vinceva nulla e perdeva denaro, forse Yaki ed i suoi consiglieri
dimenticano di come e perchè Didier Dechamp lasciò la Juventus nel 2007 ed ancora
l’inconsistente John Philip Jacob Elkann che ha dimostrato più volte di
non essere proprio un esperto di Calcio (in realtà io mi domando di cosa sia
esperto Yaki) con le “sue” decisioni corroborate e sostenute dai suoi
tutori/consiglieri ha fatto preciptare la Juventus nel periodo più nero della
sua storia umiliandone la tradizione.
Qui entra in
gioco la figura di Andrea, come Presidente della Juventus e come uomo di sport
e di calcio è l’unico in seno alla Famiglia che avrebbe diritto di definire le
strategie, senza interferenze da parte della Proprietà. Se Andrea non riuscirà
ad imporre la sua linea, i suoi uomini e le sue scelte probabilmente queste
diatribe interne seguranno ancora per molto tempo.
Io sto con Andrea
Agnelli, io sto con chi ama la Juventus, io sto con chi ci mette la passione
del tifoso e le capacità del manager, io sto con chi ha dimostrato di avre a
cuore la sorti della Vecchia Signora e spero che tutto il popolo Juventuno
faccia fronte comune perchè la Juventus sia un affare esclusivo di chi ha
questi colori nel suo DNA; gli altri facciano i “Finanzieri” o i Cherubini, la
Juventus non ha bisogno di “utili idioti” per questo abbiamo già dato e non
vogliamo tornare indietro.
JUVENTUS PER
SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo
Sottosanti
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