La Juventus ha
incontrato la Lazio due volte in quindici giorni e ha impallinato per ben otto
volte l’aquila Olimpia, due partite otto goals subiti dalla squadra di Pektovic
in due partite ufficiali servono a dare le dimensioni della differenza tra La
Juventus e gli aquilotti romani.
La Lazio del
latinista e lobbista Lotito esce con le ossa rotte dal doppio confronto con la
Juventus, quel Lotito che ha inscenato la manfrina estiva sulla sede e sui
proventi della finale di Supercoppa di Lega è stato zittito sul campo non una
ma due volte, i verdetti del campo sono gli unici che contano e Lotito ed i
suoi amici e complici della Lega dovrebbero tenerne conto prima di parlare.
Ieri sera allo
Juventus Stadium a tratti è sembrato di rivedere la Juventus del primo anno di
Antonio Conte sulla panchina Bianconera, il possesso di palla, il pressing
asfissiante e soprattutto la voglia di vincere davanti al popolo Bianconero,
dopo il secondo goal c’è stato un momento di rilassamento generale ed è
diminuito il filtro a centrocampo che ha permesso ai laziali di rendersi
pericolosi con tiri da lonatno e accorciare le distanze grazie ad un intervento
poco felice di Buffon, per il resto la Juventus ha strameritato la vittoria. L’intervento
di Gigi Buffon che ha propiziato il goal laziale è un episodio che può
succedere però ieri sera Gigi più di una volta ha respinto frontalmente un
errore che da lui è difficile accettare, c’è da dire che ha fatto almeno tre
parate straordinarie però sui fondamentali troppo spesso Buffon ci fa venire il
batticuore.
Non mi stancherò
mai di lodare Paul Pogba anche ieri sera ha servito un assist delizioso a Vidal
per il primo goal della Juventus, Paul ha solo vent’anni e dei margini di
crescita enormi ma quello che più apprezzo di Paul è la sua modestia e la sua
consapevolezza di avere ancore molto da imparare. Raiola da vecchia volpe del
calcio mondiale ha detto in settimana che se Bale vale 100 mil. Paul ne vale
200, adesso tocca a Marotta gestire in maniera adeguata il futuro del ragazzo, tecnicamente
non ci sono problemi le sue dote naturali e con un maestro come Mr. Conte Paul
non deve porre limiti al suo futuro. Marchisio ha tutto il tempo per guarire e
per rientrare in forma, Pogba non lo sta facendo assolutamente rimpiangere.
Tre gare
ufficiali e tre goals di Carlitos Tevez, l’Apache, è impressionante come Tevez si abbia assimililato gli schemi di Conte
in così breve tempo, Tevez sembra che abbia sempre giocato in questa squadra i
movimenti sono sempre quelli giusti così come la grinta.
L’undici titolare
di Conte è una formazione forte e collaudata, la stagione è ancora lunga e le
insidie devono ancra arrivare, infortuni, squalifiche o cali di forma però
intanto godiamoci queste prestazioni il futuro ci dirà.
Finita la partita
Antonio Conte fa fare una “sgambata” a chi non è sceso in campo un episodio non
certo usuale, vedremo se si ripeterà ogni volta prima delle soste per gli
impegni della Nazionale, indipendentemente dalla giustificazione data dal
Mister questo allenamento supplementare è un esempio di quello che Conte
pretende dai suoi giocatori: lavoro, sudore e poi ancora lavoro.
Tra due settimane ci aspetta la trasferta a San
Siro contro i Prescritti di Mazzarri non faccio pronostici però avrei preferito
incontrare la Banda Bassotti non dopo un sosta per gli impegni della Nazionale,
speriamo solo che Prandelli risparmi un po’ gli Juventini in queste due partite
della Nazionale.
JUVENTUA PER
SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo
Sottosanti
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