E’ di oggi la
notizia del ricorso da parte di Luciano Moggi alla Corte dei diritti dell’Uomo
di Strasburgo dopo la sentenza avversa della Corte di Cassazione sul ricorso relativo
alla sentenza sportiva di radiazione , ricorso auspicato sin dall’inizio dai
legali di Luciano Moggi.
Il Fogliaccio
Rosa ignora di sana pianta la notizia, per la Gazzetta non è una notizia
importante anzi non è nemmeno una notizia, questo comportamento, questa scelta “editoriale”
la dice lunga sulla serietà e sulla credibilità di questo Fogliaccio.
Il Fogliaccio
Rosa ha avuto una funzione centrale che ha avuto questo giornale (mi è
difficile definirlo tale) in tutta la vicenda Farsopoli, al fatto che un “giornalista” della Vergogna Rosa, tal
Valerio Piccioni sia amico sodale di Narducci ed Auricchio, che dalle
indiscerzioni trapelate dopo Farsopoli si è scoperto che l’indagine di
Auricchio si basava sui “tabellini” del Fogliaccio Rosa.
La Gazzetta però
non ritiene importante informare i suoi lettori sul ricorso presentato da Moggi
e dai suoi legali alla Corte di Strasburgo, il silenzio del Fogliaccio Rosa è l’ulteriore
conferma della faziosità di questo centro di potere delle lobby milanesnapoletanromana
del clacio Italiano, la Gazzetta non pubblicando questa notizia in primo luogo
viene meno al diritto d’informazione che è un diritto scaro santo di ogni
cittadino. In secondo luogo questo silenzio è l’ulteriore conferma del
coinvolgimento diretto della Gazzetta nella verognosa vicenda di Farsopoli.
Siamo ormai
abituati ai silenzi e alle manipolazioni delle notizie da patrte del Fogliaccio
Rosa così come siamo abituati alle sentenze sportive scritte in Via Solferino
prima che nei luogi della pseudo giustizia sportiva, ma l’essere abituati NON
significa che non dobbiamo smettere di scandalizzarci per la mancanza di etica
e di morale giornalistica da parte di chi avrebbe la pretesa di essere
considerato il primo quotidiano sportivo d’Italia ma che in realtà non è altro
che una vergogna per il giornalismo Italiano.
JUVENTUS PER
SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo
Sottosanti
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