Dopo lo scivolone di Champions le voci e le illazioni sulla
Juventus, sul suo futuro e sulle dinamiche dei rapporti interni tra Marotta,
Conte e Agnelli si stanno sprecando, ultimo l’articolo di Enzo Bucchioni
riportato ieri da TuttoJuve.com (vedi link allegato).
Secondo Bucchioni i rapporti tra Conte e la Società sono
tesi, ai minimi storici per questa ragione Antonio a fine stagione non
escluderebbe la possibilità di lasciare la Juventus, da parte sua la Società
starebbe vagliando l’alternativa Prandelli. Voci, illazioni ne sono convinto,
però queste voci queste illazioni non fanno certo bene all’ambiente, che siano
messe in giro a proposito perché comunque una Juventus troppo forte da fastidio
o che ci sia un fondo di verità il risultato finale è sempre lo stesso, si
toglie tranquillità ad un ambiente che ha basato la sua forza e ha i risultati ottenuti
sul al lavoro, lasciando le polemiche fuori dai cancelli di Vinovo.
Secondo Bucchioni, Conte sarebbe molto arrabbiato con la
Proprietà, ossia John Elkann, e con Marotta la prima perché non ha nessuna
intenzione di finanziare i progetti sportivi legati della Squadra, il secondo perché
non avrebbe trovato o dirottato le risorse per mantenere le promesse fatte a
Giugno. Non so se Bucchioni abbia ragione o meno, quello che è apparso chiaro
fin dal Maggio è che un certo dissidio interno esiste e questo dissidio va
sanato.
Negli ultimi due anni si è tornati alla vittoria e la
Squadra che ha permesso a Conte di vincere due scudetti consecutivi ed arrivare
ai quarti di Champions è quella che gli ha messo a disposizione Marotta facendo
le nozze con i fichi secchi, allora dove sta il problema? A mio avviso il
dissidio sta appunto nella diversa visione che ci sarebbe tra Conte da una
parte e Marotta, ossia tra le due anime della Juventus. Conte non è certo solo facendo
le dichiarazioni che tutti conosciamo, io credo, sa di avere dalla sua Agnelli
e Nedved; dall’altra parte c’è Marotta il
“garante” della Proprietà. Una situazione che è andata bene fino ad ora ma che
incomincia a traballare perché Conte, si rende conto che in Champions il gap
non è stato ancora colmato, ma soprattutto in Italia c’è chi ha investito e si
è avvicinato alla Juventus, questa non è certo da Juventus questo tipo di
ragionamenti andava bene per la New Holland *SMILE* di Cobolli e Blanc, non
certo a chi è dal 2010 che sta lavorando per riportare la Juventus ad essere
Juventus.
Se quello che ha scritto Bucchioni dovesse essere vero
almeno in parte sarebbe bene che il dissidio sia soffocato adesso che siamo ad
inizio stagione per evitare che possa ripercuotersi sui risultati sportivi. A
questo punto, a stagione iniziate, io credo che l’unica cosa saggia da farsi e
che tutti stiano con i piedi ben piantati a terra, Conte dovrà mettere il
massimo impegno per raggiungere l’obbiettivo
minimo del terzo scudetto consecutivo, Marotta dovrà dare a Conte le
garanzia che il prossimo anno saranno fatti gli investimenti che l’allenatore
richiede. In tutto questo è fondamentale la posizione di Agnelli che potrà far
muovere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Se Agnelli sposa la
tesi Conte allora no c’è spazio per Marotta, se invece sa di non poter far
nulla per mettere un suo uomo di fiducia al posto di Marotta per il bene della
Juventus lavori per trovare un equilibrio senza il quale prepariamoci a vivere una stagione per lo meno complicata.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
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