L’esordio in
Champions è stato surreale, una Juventus a tratti irritante alla quale non è
mancata la voglia di vincere, però la voglia da sola non basta. E’
impressionati il numero di occasioni da goal sprecate e mi duole dirlo ma Antonio
Conte non è esente da responsabilità per questa prova alla fine negativa della
Juventus.
Che non ci siano
più squadre cuscinetto, che in Champions tutte la partite son diffcili, che gli
avversari si esaltano contro squadre blasonate come la Juventus, questi sono
tutti luoghi comuni perchè la realtà è diversa, la realtà dice che contro i
modestissimi danesi del si doveva vincere e vincere largo visto il divario
tecnico tra la Juventus e il Copenhagen, invece non siamo andati oltre un
sonoro pareggio agguantato nel secondo tempo dopo essere passati in svantaggio già
al 14’. Il preggio arriva solo al minuto 54 opera di Quagliarellache finalizza l’unica
azione ragionata e giocata da Juventus di tutta la partita, dopo solo l’assalto
disordinato alla porta danese che è servito ad esaltare il portiere Wiland che
ha parato più con i piedi che con le mani.
Questa sera per
me solo Pogba, Tevez, Quagliarella e Peluso meritano la sufficienza,il resto
della squadra è tra il 4 ed il 5. Insufficienza anche per Antonio Conte; che
senso ha avuto la sostituzione di Peluso con un inguardabile De Ceglie, perchè
ha messo Ogbonna centrale spostando Bonucci sulla destra, perchè non far
entrare Llorente all’inizio del secondo tempo e giocare con tre punte vista la
pochezza dell’avversario?
Dov’era finito questa sera Arturo Vidal. Ritornando
al mancato utilizzo di Llorente rimprovero a Conte di non aver cambiato schema
di gioco, eravmo prevedibili e questo ha facilitato ai danesi il compito di difendersi
e quando liberavamo l’uomo davanti al portiere abbiamo sbagliato occasioni d’oro,
sembrava quasi che al momento del tiro tutti calcassero come se la porta fosse
vuota, convinti che la palla fosse entrata già prima di tirare.
Se analiziamo le
prime tre di Campionato e la gara di questa sera emerge un dato interessante,
abbiamo sempre faticato ad andare a goal in tutte le partite tranne contro la
Lazio, l’unico avversario che ha evidenziato grossi limiti nella fase difesiva.
Contro la Samp, l’Inter e il Copenhagen tre squadre che si sono chiuse e hanno
difeso in maniera degna, si badi degna non eccellente, ci siamo persi, abbiamo
sempre avuto difficoltà a concretizzare il maggior possesso di palla e le occasioni
create.
Siamo all’inizio
di stagione nulla è compromesso, anche se alla luce dei sei goal fatti dai
merengues in Turchia la strada in Champios ce la siamo un po’ complicata, in
Campionato è altra musica. E’ proprio perchè siamo all’inizio della stagione
che credo che si dovrebbero fare della riflessioni “a bocce ferme”, Conte
dovrebbe convincersi a cambiare lo schema di gioco quando la squadra è in difficoltà
e gli avversari leggono con facilità il nostro modulo di gioco e
automaticamente si chiudono e ci chiudono tutti gli spazzi, stiamo forse
diventando prevedibili e questo è un difetto, la prevedibilità non si evita con
la grinta e la fame, la prevedibilità si evita con delle mosse tattiche che
creano confusione nell’avversario.Llorente potrebbe
essere l’elemento che scompiglia le carte in tavola, il terminale d’attacco che
è sempre mancato alla Juventus di Conte, perchè Antonio non lo prova? Perchè in
partite come quella di questa sera non gli da fiducia e soprattutto perchè con
avversari come i danesi non provare le tre punte.
Il cammino è
lungo, siamo solo all’inizio io sono fiducioso che la Juventus si è solo
temporaneamente smarrita e presto tornerà a vincere a mani basse partite come
quelle di questa sera, però è da questi episodi che tutti devono trarre
insegnamenti e profitto.
JUVENTUS PER
SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo
Sottosanti
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