giovedì 26 settembre 2013

TRA LE PIEGHE DEL BILANCIO




Dopo la pubblicazione dei dati di bilancio della Juventus dell’esercizio 2012/2013 da tutte le parti si è applaudito al fatturato record di 274.8 milioni di Euro, al netto delle plus valenze, realizzato dalla Società Bianconera, siamo sicuramente di fronte ad un dato di eccellenza ma il fatturato è solo una parte del bilancio. L’esercizio  in realtà si chiude con una perdita netta di 15.9 milioni di Euro, questo è il numero finale.  Il fatturato è una voce del bilancio di per sé non definisce la saluta finanziaria di un’impresa.

Ma soffermiamoci su due dati che nei giorni scorsi sono già stati analizzati da autorevoli esperti. Il primo dato è relativo ai ricavi dello Stadum, la Juventus ha ricavato dalla campagna abbonamenti 2012/2013 19.8 milioni di Euro, il secondo è la quota incassata per la partecipazione alla Champions League 2012/2013 per la quale la Juventus ha ricevuto dalla UEFA 63.5 milioni di Euro. Le considerazioni generali che conseguono dall’analisi di questi numeri sono preoccupati. Le previsioni d’aumento dei proventi dello Stadium si presume che abbiano un trend minimo già dall’esercizio di quest’anno a causa della capienza dell’impianto e la necessità di contenere gli aumenti di prezzo. La quota di partecipazione alla Champions League, ricordiamo che la Juventus ha incassato più del Bayern vincitore del torneo, è unica perché difficilmente in futuro ci saranno solo due squadre italiane iscritte al torneo e anche in caso che la Juventus arrivi in semifinale o in finale il prossimo anno la UEFA staccherà in cheque inferiore a quello della passata stagione.

Ma c’è un altro dato passato inosservato e poco evidenziato in questi giorni, il fatturato record di 271.8 milioni è di poco superiore al fatturato di 252.7 milioni fatto registrare nelle gestione Giraudo Moggi nel 2005/2006, senza i proventi dello Stadium, nel 2005/2006 la perdita fu di 46 milioni contro i 15.9 di quest’anno. Se si traspongono al bilancio 2005/2006 gli introiti UEFA e quelli da Stadio che ci sono entrai nel bilancio di quest’anno, teoricamente, quell’esercizio avrebbe chiuso con un cospicuo attivo.

Interessante è confrontare il bilancio del Bayern Campione d’Europa con quello della Juventus.
FC Bayern München AG  (bilancio consolidato per l'FC Bayern München AG e Allianz Arena München Stadion GmbH l’esercizio 2011/2012 che si è chiuso lo scorso 15 Novembre ha registrato un fatturato di 373.4 milioni, un risultato EBITA (margine operativo netto ante oneri finanziari) di 86 milioni, chiudendo l’esercizio con un utile netto di 11.1 milioni. Confrontare la Juventus e il Bayern è particolarmente interessante perché, le due Società sono abbastanza simili,  è attraverso questi numeri a confronto che si vede dove la differenza di  101.6 milioni di fatturato a favore del  Bayern è possibile allocarli nei maggiori introiti derivanti dall’Alianz Arena e da una gestione più incisiva del brand.

 Il futuro della Juventus si può sintetizzare nella seguente frase presa testualmente dal comunicato  del CDA Juventus:

“Il risultato dell’esercizio ad oggi è previsto ancora in perdita e sarà influenzato da incrementi dei costi relativi alla gestione sportiva dall’impatto che i risultati sportivi avranno sui ricavi attesi.”

In buona sostanza il futuro della Juventus è strettamente legato ai risultati sportivi, di conseguenza gli investimenti ed il rafforzamento della Squadra la prossima estate saranno strettamente legati agli introiti della Champions e della vittoria dello Scudetto, personalmente non vedo segnali di cambiamenti di rotta da parte della Proprietà che mostrino particolare interesse nell’ investire nel Calcio e questo è un punto molto debole.

La Juventus è una Società sportiva e il prodotto che vende è strettamente legato ai risultati sportivi su questo non si discute, però i risultati sportivi come i risultati finanziari, industriali e commerciali devono basarsi su precisi programmi d’investimento mirati alla crescita della Squadra per permettergli di conseguire quei risultati che possano garantirne la crescita dei risultati finanziari.

Mi piace prendere ancora ad esempio il Bayern, i tedeschi hanno programmato la loro crescita, investendo in uno stadio da 70 mila posti, costruendo una squadra che gli permettesse di rientrare degli investimenti fatti e programmando le vittorie sportive e i risultati si sono visti attraverso un aumento della visibilità mondiale che ha aumento gli introiti legati al merchandising, disputare tre finali di Champions  dal 2010 al 2013 hanno alzato il  valore commerciale del brand molto di più di quanto sia salito quello dell’Inter che vinse la Champions nel 2010 contro lo stesso Bayern,  valore commerciale alto del brand significa di fatto aumentare gli introiti della pubblicità e delle sponsorizzazioni.

La strategia del Bayern è molto simile a quella della Juventus sotto la gestione Giraudo e Moggi, come abbiamo visto la Juventus del 2005/2006 raggiunse un fatturato molto vicino a quello di oggi senza stadio e senza il super cheque della UEFA. Per intraprendere questo percorso ci deve essere dietro una Proprietà che ci crede, una Proprietà che sia convinta che investire nel Calcio può dare utili, molti utili, se invece la Proprietà esige gli utili senza un piano d’investimenti sportivo, oppure se per la Proprietà la priorità è legare il brand Juventus alle attività di real estate sarà difficile colmare il gap che ci separa dai Top Teams europei.

Il piano di rafforzamento della Juventus è legato alla Champions, arrivare almeno ai quarti è un must, così come vincere lo scudetto per la terza volta consecutiva è fondamentale. Ma cosa succederebbe nel caso che non si dovessero centrare questi obbiettivi sportivi? Quanto sarà il budget a disposizione dell’area sportiva per rinforzare la squadra la prossima estate? Questi sono gli interrogativi che sono nascosti nei numeri del bilancio Bianconero, al netto dei trionfalismi per il record di fatturato.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE


Massimo Sottosanti

Nessun commento:

Posta un commento