Dopo la pubblicazione dei dati di bilancio della Juventus
dell’esercizio 2012/2013 da tutte le parti si è applaudito al fatturato record
di 274.8 milioni di Euro, al netto delle plus valenze, realizzato dalla Società
Bianconera, siamo sicuramente di fronte ad un dato di eccellenza ma il
fatturato è solo una parte del bilancio. L’esercizio in realtà si chiude con una perdita netta di
15.9 milioni di Euro, questo è il numero finale. Il fatturato è una voce del bilancio di per sé
non definisce la saluta finanziaria di un’impresa.
Ma soffermiamoci su due dati che nei giorni scorsi sono già
stati analizzati da autorevoli esperti. Il primo dato è relativo ai ricavi
dello Stadum, la Juventus ha ricavato dalla campagna abbonamenti 2012/2013 19.8
milioni di Euro, il secondo è la quota incassata per la partecipazione alla
Champions League 2012/2013 per la quale la Juventus ha ricevuto dalla UEFA 63.5
milioni di Euro. Le considerazioni generali che conseguono dall’analisi di
questi numeri sono preoccupati. Le previsioni d’aumento dei proventi dello
Stadium si presume che abbiano un trend minimo già dall’esercizio di quest’anno
a causa della capienza dell’impianto e la necessità di contenere gli aumenti di
prezzo. La quota di partecipazione alla Champions League, ricordiamo che la
Juventus ha incassato più del Bayern vincitore del torneo, è unica perché difficilmente
in futuro ci saranno solo due squadre italiane iscritte al torneo e anche in
caso che la Juventus arrivi in semifinale o in finale il prossimo anno la UEFA
staccherà in cheque inferiore a quello della passata stagione.
Ma c’è un altro dato passato inosservato e poco evidenziato
in questi giorni, il fatturato record di 271.8 milioni è di poco superiore al
fatturato di 252.7 milioni fatto registrare nelle gestione Giraudo Moggi nel
2005/2006, senza i proventi dello Stadium, nel 2005/2006 la perdita fu di 46
milioni contro i 15.9 di quest’anno. Se si traspongono al bilancio 2005/2006 gli
introiti UEFA e quelli da Stadio che ci sono entrai nel bilancio di quest’anno,
teoricamente, quell’esercizio avrebbe chiuso con un cospicuo attivo.
Interessante è confrontare il bilancio del Bayern Campione d’Europa
con quello della Juventus.
FC Bayern München AG (bilancio consolidato
per l'FC Bayern München AG e Allianz Arena München Stadion GmbH l’esercizio
2011/2012 che si è chiuso lo scorso 15 Novembre ha registrato un fatturato di 373.4 milioni, un risultato EBITA (margine operativo netto
ante oneri finanziari) di 86 milioni, chiudendo l’esercizio con un utile netto
di 11.1 milioni. Confrontare la Juventus e il Bayern è particolarmente
interessante perché, le due Società sono abbastanza simili, è attraverso questi numeri a confronto che si vede
dove la differenza di 101.6 milioni di
fatturato a favore del Bayern è possibile
allocarli nei maggiori introiti derivanti dall’Alianz Arena e da una gestione
più incisiva del brand.
Il futuro della
Juventus si può sintetizzare nella seguente frase presa testualmente dal
comunicato del CDA Juventus:
“Il risultato dell’esercizio ad oggi è previsto ancora in perdita e
sarà influenzato da incrementi dei costi relativi alla gestione sportiva dall’impatto
che i risultati sportivi avranno sui ricavi attesi.”
In buona sostanza il futuro della Juventus è strettamente
legato ai risultati sportivi, di conseguenza gli investimenti ed il
rafforzamento della Squadra la prossima estate saranno strettamente legati agli
introiti della Champions e della vittoria dello Scudetto, personalmente non
vedo segnali di cambiamenti di rotta da parte della Proprietà che mostrino
particolare interesse nell’ investire nel Calcio e questo è un punto molto debole.
La Juventus è una Società sportiva e il prodotto che vende è
strettamente legato ai risultati sportivi su questo non si discute, però i risultati
sportivi come i risultati finanziari, industriali e commerciali devono basarsi
su precisi programmi d’investimento mirati alla crescita della Squadra per permettergli
di conseguire quei risultati che possano garantirne la crescita dei risultati
finanziari.
Mi piace prendere ancora ad esempio il Bayern, i tedeschi
hanno programmato la loro crescita, investendo in uno stadio da 70 mila posti, costruendo
una squadra che gli permettesse di rientrare degli investimenti fatti e programmando
le vittorie sportive e i risultati si sono visti attraverso un aumento della
visibilità mondiale che ha aumento gli introiti legati al merchandising, disputare
tre finali di Champions dal 2010 al 2013
hanno alzato il valore commerciale del
brand molto di più di quanto sia salito quello dell’Inter che vinse la
Champions nel 2010 contro lo stesso Bayern, valore commerciale alto del brand significa di
fatto aumentare gli introiti della pubblicità e delle sponsorizzazioni.
La strategia del Bayern è molto simile a quella della
Juventus sotto la gestione Giraudo e Moggi, come abbiamo visto la Juventus del
2005/2006 raggiunse un fatturato molto vicino a quello di oggi senza stadio e
senza il super cheque della UEFA. Per intraprendere questo percorso ci deve
essere dietro una Proprietà che ci crede, una Proprietà che sia convinta che
investire nel Calcio può dare utili, molti utili, se invece la Proprietà esige
gli utili senza un piano d’investimenti sportivo, oppure se per la Proprietà la
priorità è legare il brand Juventus alle attività di real estate sarà difficile
colmare il gap che ci separa dai Top Teams europei.
Il piano di rafforzamento della Juventus è legato alla
Champions, arrivare almeno ai quarti è un must, così come vincere lo scudetto
per la terza volta consecutiva è fondamentale. Ma cosa succederebbe nel caso
che non si dovessero centrare questi obbiettivi sportivi? Quanto sarà il budget
a disposizione dell’area sportiva per rinforzare la squadra la prossima estate?
Questi sono gli interrogativi che sono nascosti nei numeri del bilancio
Bianconero, al netto dei trionfalismi per il record di fatturato.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
Nessun commento:
Posta un commento