Cosa succede? Dopo il pareggio di oggi credo sia la domanda
che ci deve porre tutti quanti, sta bene criticare Isla, Bonucci, Buffon e
magari anche Chiellini, sta bene criticare un primo tempo imbarazzante ed un
pareggio finale ancora più imbarazzante però credo che non ci si debba fermare
alle critiche, che poi sono l’espressione di una delusione cocente per il
risultato, credo che sia necessario che si risolva il problema o i problemi
alla radice, perché inutile nasconderlo dei problemi.
Io credo che i problemi della Juventus siano iniziati a fine
della scorsa stagione, quando alla fine della stagione scorsa Marotta disse che
l’obbiettivo a medio termine della Juventus è quello di vincere tanti scudetti
però per la Champions c’è ancora molto da aspettare, questo sollevare il velo
sui programmi della Società che poi è stato ripreso più volte da Conte, dopo il
famoso colloquio con Andrea Agnelli.
Prima che iniziasse la stagione Conte disse “siamo più
deboli” e subito si è tirato addosso un mare di critiche sia da molti Juventini
ma soprattutto dai media, che godevano come mandrilli, che non gli pareva vero
che Antonio gli avesse servito su un piatto d’argento la possibilità attaccare
minare l’equilibrio psicologico della Juventus. Attenzione a volte le lodi più
dannose delle critiche, se i media, i giornali considerano una squadra come la
seconda o meglio l’outside, scatta all’interno del gruppo un desiderio
inconscio di colmare il gap con la prima e ci si da un punto di riferimento che
appunto manca a chi è favorita o meglio a chi è considerata tale.
In base a questi indizi ed in base ai risultati di inizio
stagione, piaccia o no, ancora una volta Antonio Conte si è dimostrato un più
che eccellente Manager (inteso all’inglese che non è solo l’allenatore ma anche
il DT).
Oggi in conferenza stampa dopo la partita con il Galatasaray Conte ha
detto primo che di tattica non ne parla con i giornalisti e secondo che il
problema dei goals e degli errori che li determinano è un analisi che si fa
nello spogliatoio. Se sommiamo quello che ha ribadito oggi Conte con lo
scenario ne quale siamo immersi da inizio stagione ancora di più mi viene da
domandarmi cosa sta succedendo? E’ indubbio che sono saltati degli equilibri a
livello psicologico o di relaziono all’interno del gruppo così come è vero che
Conte ha tutte le ragioni ad essere insoddisfatto della campagna acquisti che
non gli permette di creare la quella concorrenza interna che è tanto cara la
nostro Antonio.
La squadra sta faticando perché con questi giocatori Conte
difficilmente può cambiare schemi di gioco la campagna acquisti è visibilmente
un’incompiuta e lo si è visto benissimo oggi, se hai in squadra una punta di
ruolo come Llorente, per di più un gran colpitore di testa, hai necessariamente
bisogno di un esterno alto che sabbia mettere Llorente in condizione di
metterla dentro. Oggi si è visto, a mio avviso, che Llorente non gioca perché Conte
gli evita delle critiche ingiuste, per le sue caratteristiche Llorente per
esprimersi al massimo ha bisogno che la squadra esprima un tipo di gioco che in
questo momento non è in grado di fare per mancanza di uomini adatti a
svilupparlo. La difesa no può reggersi solo su Barzagli che è l’unico che fino
ad ora non ha fatto errori, Bonucci sembra essere tornato ad essere quello
della New Holland, l’agonismo, la determinazione non bastano a Chiellini a
nascondere i limiti che sta accusando in questo inizio di stagione. Discorso a
parte merita Buffon, Buffon non si discute, Buffon è un icona ma anche Buffon sembra
essere ritornato ad essere Joker. Chiamatela dietrologia o fantascienza o quel
che volete, però questi sono dei segnali che, io sono convinto, Conte avesse
già visto ad Aprile o Maggio e spiegherebbero le “esternazioni” di Antonio e in
Società chi ha raccolto le indicazioni di Conte? Quanto peso è stato dato ai
dubbi dell’allenatore, che sicuramente Conte ha condiviso con gli inquilini di
Corso Galileo Ferraris.
Ci sono dei problemi è inutile nasconderlo, il medico
pietoso fa andare la ferita in gangrena, problemi che visti da lontano, senza
essere addentro ai segreti della Juventus, mi pare che siano di ordine
manageriale più che sportivo in senso stretto. Adesso abbiamo finalmente un
Presidente che ha dimostrato di saper fare il suo lavoro che ormai da alcuni
mesi non fa sentire la sua voce, anche questo credo sia un segnale da prendere
in considerazione.
La Juventus ha ancora molti nemici sia interni che esterni,
senza l’apporto fondamentale della Proprietà non si può pensare che si possa
attuare un piano (scusate ma solo a pensare di scrivere la parola progetto mi
viene l’orticaria), la Proprietà deve crederci perché solo se ci crede
investirà in modo adeguato perché la Squadra si rinforzi un po’ ogni anno fino
ad arrivare a colmare il gap che ci
separa dalla vetta d’Europa, ma soprattutto investimenti che servano all’allenatore
ad allo staff tecnico pe seguitare ad essere i primi in Italia.
Cosa succede, lo conoscono molto bene Andrea Agnelli, Conte e
Marotta, quindi per favore che si sbrighino a trovare la soluzione, ammesso che
la possano attuare loro, perché se per caso la soluzione dei problemi è in mano
alla Proprietà non credo che questi problemi verranno mai risolti ne tanto meno
affrontati.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE!
Massimo Sottosanti
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