mercoledì 2 ottobre 2013

COSA SUCCEDE?




Cosa succede? Dopo il pareggio di oggi credo sia la domanda che ci deve porre tutti quanti, sta bene criticare Isla, Bonucci, Buffon e magari anche Chiellini, sta bene criticare un primo tempo imbarazzante ed un pareggio finale ancora più imbarazzante però credo che non ci si debba fermare alle critiche, che poi sono l’espressione di una delusione cocente per il risultato, credo che sia necessario che si risolva il problema o i problemi alla radice, perché inutile nasconderlo dei problemi.

Io credo che i problemi della Juventus siano iniziati a fine della scorsa stagione, quando alla fine della stagione scorsa Marotta disse che l’obbiettivo a medio termine della Juventus è quello di vincere tanti scudetti però per la Champions c’è ancora molto da aspettare, questo sollevare il velo sui programmi della Società che poi è stato ripreso più volte da Conte, dopo il famoso colloquio con Andrea Agnelli.

Prima che iniziasse la stagione Conte disse “siamo più deboli” e subito si è tirato addosso un mare di critiche sia da molti Juventini ma soprattutto dai media, che godevano come mandrilli, che non gli pareva vero che Antonio gli avesse servito su un piatto d’argento la possibilità attaccare minare l’equilibrio psicologico della Juventus. Attenzione a volte le lodi più dannose delle critiche, se i media, i giornali considerano una squadra come la seconda o meglio l’outside, scatta all’interno del gruppo un desiderio inconscio di colmare il gap con la prima e ci si da un punto di riferimento che appunto manca a chi è favorita o meglio a chi è considerata tale.

In base a questi indizi ed in base ai risultati di inizio stagione, piaccia o no, ancora una volta Antonio Conte si è dimostrato un più che eccellente Manager (inteso all’inglese che non è solo l’allenatore ma anche il DT). 

Oggi in conferenza stampa dopo la partita con il Galatasaray Conte ha detto primo che di tattica non ne parla con i giornalisti e secondo che il problema dei goals e degli errori che li determinano è un analisi che si fa nello spogliatoio. Se sommiamo quello che ha ribadito oggi Conte con lo scenario ne quale siamo immersi da inizio stagione ancora di più mi viene da domandarmi cosa sta succedendo? E’ indubbio che sono saltati degli equilibri a livello psicologico o di relaziono all’interno del gruppo così come è vero che Conte ha tutte le ragioni ad essere insoddisfatto della campagna acquisti che non gli permette di creare la quella concorrenza interna che è tanto cara la nostro Antonio.

La squadra sta faticando perché con questi giocatori Conte difficilmente può cambiare schemi di gioco la campagna acquisti è visibilmente un’incompiuta e lo si è visto benissimo oggi, se hai in squadra una punta di ruolo come Llorente, per di più un gran colpitore di testa, hai necessariamente bisogno di un esterno alto che sabbia mettere Llorente in condizione di metterla dentro. Oggi si è visto, a mio avviso, che Llorente non gioca perché Conte gli evita delle critiche ingiuste, per le sue caratteristiche Llorente per esprimersi al massimo ha bisogno che la squadra esprima un tipo di gioco che in questo momento non è in grado di fare per mancanza di uomini adatti a svilupparlo. La difesa no può reggersi solo su Barzagli che è l’unico che fino ad ora non ha fatto errori, Bonucci sembra essere tornato ad essere quello della New Holland, l’agonismo, la determinazione non bastano a Chiellini a nascondere i limiti che sta accusando in questo inizio di stagione. Discorso a parte merita Buffon, Buffon non si discute, Buffon è un icona ma anche Buffon sembra essere ritornato ad essere Joker. Chiamatela dietrologia o fantascienza o quel che volete, però questi sono dei segnali che, io sono convinto, Conte avesse già visto ad Aprile o Maggio e spiegherebbero le “esternazioni” di Antonio e in Società chi ha raccolto le indicazioni di Conte? Quanto peso è stato dato ai dubbi dell’allenatore, che sicuramente Conte ha condiviso con gli inquilini di Corso Galileo Ferraris.
Ci sono dei problemi è inutile nasconderlo, il medico pietoso fa andare la ferita in gangrena, problemi che visti da lontano, senza essere addentro ai segreti della Juventus, mi pare che siano di ordine manageriale più che sportivo in senso stretto. Adesso abbiamo finalmente un Presidente che ha dimostrato di saper fare il suo lavoro che ormai da alcuni mesi non fa sentire la sua voce, anche questo credo sia un segnale da prendere in considerazione.

La Juventus ha ancora molti nemici sia interni che esterni, senza l’apporto fondamentale della Proprietà non si può pensare che si possa attuare un piano (scusate ma solo a pensare di scrivere la parola progetto mi viene l’orticaria), la Proprietà deve crederci perché solo se ci crede investirà in modo adeguato perché la Squadra si rinforzi un po’ ogni anno fino ad arrivare a colmare il gap  che ci separa dalla vetta d’Europa, ma soprattutto investimenti che servano all’allenatore ad allo staff tecnico pe seguitare ad essere i primi in Italia.

Cosa succede, lo conoscono molto bene Andrea Agnelli, Conte e Marotta, quindi per favore che si sbrighino a trovare la soluzione, ammesso che la possano attuare loro, perché se per caso la soluzione dei problemi è in mano alla Proprietà non credo che questi problemi verranno mai risolti ne tanto meno affrontati.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE!


Massimo Sottosanti

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