Ieri per l’ennesima volta Antonio Conte ha denunciato le
azioni destabilizzanti di certi media nei confronti della Juventus, sono ormai
mesi che Conte sta lanciando l’allarme in maniera lucida e diretta com’è nel
suo stile di uomo schietto e onesto. L’argomento è stato poi ripreso anche da
Marotta e Andrea Agnelli segno che anche la Società si sta rendendo conto che
le affermazioni di Conte sono una minaccia reale alla serenità dell’ambiente
Bianconero.
Tanto per non creare equivoci ho estrapolato dal Dizionario
Treccani una parte della definizione di destabilizzazione ed è la seguente:
“…di provocazioni, campagne denigratorie, ecc., tese a minare la
credibilità, ad alienare il consenso, o, quanto meno, a impedire il normale
funzionamento del sistema.” (cit. Dizionario Teccani)
Se partiamo da questa definizione salta subito all’attenzione
che la destabilizzazione è messa in atto per impedire il normale funzionamento
del sistema, e non è altro che quello che va ripetendo Conte ormai da
mesi. Ci sono molte tecniche di destabilizzazione alcune sono dirette e vengono
messe in atto alla luce del sole, chi è interessato a destabilizzare un
sistema, una nazione, una società mette in atto le tecniche di
destabilizzazione assumendosene la responsabilità ed i rischi che ne
conseguono. Poi c’è la destabilizzazione subdola, strisciante, quella che si
perpetra nell’ombra, buttando lì una frase, lasciando cadere la un’affermazione,
dove i sentito dire vengono usati ad arte per creare cortine fumogene attorno
alla verità, questa è la tecnica più diffusa e sicuramente quella meglio
conosciuta dai sedicenti giornalisti, opinionisti, mezze calzette dell’informazione
italiota ed a queste tecniche che si riferisce Conte persona onesta e trasparente si scaglia contro questo modo di
fare subdolo.
Un esempio della destabilizzazione mediatica nei confronti
della Juventus è quella di far girare la voce che Conte lascerà sicuramente la
Juventus a fine stagione, io vivo lontano dall’Italia, però tutte le domeniche,
ascoltando la trasmissione dei Cucci’s Boys, vi assicuro che il riferimento al
malessere di Conte verso la Società è un classico, lo stesso l’ho rilevato
quelle poche volte che ho visto la Domenica Sportiva. C’è da parte di questi
così detti “opinionisti” quasi un compiacimento nel sottolineare che ci sarebbe
una frattura tra l’allenatore e la
dirigenza. Se consideriamo quelli che sono gli equilibri all’interno di uno
spogliatoio come quello della Juventus, è facile comprendere quanto sino destabilizzanti
queste insinuazioni e quanto facciano adirare Antonio Conte perché minano la
sua immagine e la sua leadership nei confronti della Squadra.
Altro punto importante da prendere in considerazione sono le
posizioni prese da Andrea Agnelli da inizio anno nei confronti della Lega, di
Beretta e del duo Galliani Lotito. Agnelli sta portando avanti la battaglia per
cambiare il Calcio Italiano e riportarlo ai vertici continentali, Agnelli sta
tentando di rifondare la Lega di Serie A, ormai ostaggio della politica, per
renderla un’organizzazione moderna e al servizio del Calcio strappandola dagli
interessi lobbistici che la caratterizzano oggi. La battaglia di Agnelli è
tanto temuta che giustifica che i “signori” della Lega lancino le loro truppe
contro la Juventus e l’attacco questa volta ha lo scopo di indebolirla a livello sportivo.
Conte sicuramente ha un carattere irruento e a volte si
lascia scappare delle affermazioni che sono manna per i mestatori mediatici,
pronti a interpretare una frase a loro uso e convenienza, può darsi che Andrea
abbia invitato Conte ad essere più cauto ed evitare che si speculi sulle sue
parole e questo potrebbe essere anche il motivo dello sfogo di ieri dell’uomo Conte.
Una cosa che è certa il rapporto che c’è tra Conte a Agnelli è molto saldo su
questo non ci sono dubbi. E’ altresì chiaro, per stessa ammissione degli
interessati, che ci sono differenze di vedute tra Conte e Marotta sugli aspetti
tecnico sportivi che poi sono quelli che dovrebbero definire le campagne
acquisti, ma le divergenze di vedute si appianano, si correggono ma soprattutto
in un clima di stima reciproca non significano ne liti ne rotture.
La Juventus sta tornando
a dar fastidio, Luciano Moggi scriveva su Libero sabato 26.10 le seguenti
parole:
“Andrea Agnelli sembra aver capito l’aria che tira in Lega e cerca di
spezzare i poteri esistenti per farla diventare la Lega di tutti i presidenti,
anziché il feudo di pochi. Chissà se riuscirà nell’impresa riuscita alla Triade
della Juve che fu... e mal gliene incolse” (cit. Luciano Moggi)
In queste parole c’è un monito che deve essere tenuto in
considerazione, la Lega ei pennivendoli che sono al suo servizio sono disposti
a tutto e noi Juventini lo sappiamo molto bene, conosciamo molto bene i loro
metodi per creare quell’immondo “sentimento popolare” di cui si servono per
raggiungere il loro scopi. Una Juventus che torna ad essere forte e vincente da
fastidio e allora si attacca l’artefice delle suoi successi sportivi per
colpire tutto l’ambiente.
La campagna di destabilizzazione in atto usa due strategie
opposte e complementari, da una parte si esaltano i risultati ottenuti nelle
ultime due stagioni e così facendo si agisce sulla psicologia dei calciatori generando
più o meno inconsciamente la sensazione di superiorità che si evidenzia con un atteggiamento
di supponenza in campo. Dall’altra parte si fa circolare la voce che Conte
ormai in rotta con la Società lascerà sicuramente a fine stagione, creando così
di fatto una delegittimazione dell’allenatore all’interno dello spogliatoio.
Conosciamo fin troppo bene questi, pennivendoli, questi
opinionisti da osteria e i lobbisti che li muovono come burattini, quindi sia
di monito a tutti quel e mal gliene incolse scritto
da Luciano Moggi uno che ha provato sulla propria pelle quanto questi individui
siano pericolosi e quanto male possono fare.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
Twitter: @JuveGrandeAmor
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