lunedì 28 ottobre 2013

DESTABILIZZARE



Ieri per l’ennesima volta Antonio Conte ha denunciato le azioni destabilizzanti di certi media nei confronti della Juventus, sono ormai mesi che Conte sta lanciando l’allarme in maniera lucida e diretta com’è nel suo stile di uomo schietto e onesto. L’argomento è stato poi ripreso anche da Marotta e Andrea Agnelli segno che anche la Società si sta rendendo conto che le affermazioni di Conte sono una minaccia reale alla serenità dell’ambiente Bianconero.

Tanto per non creare equivoci ho estrapolato dal Dizionario Treccani una parte della definizione di destabilizzazione ed è la seguente:

“…di provocazioni, campagne denigratorie, ecc., tese a minare la credibilità, ad alienare il consenso, o, quanto meno, a impedire il normale funzionamento del sistema.” (cit. Dizionario Teccani)

Se partiamo da questa definizione salta subito all’attenzione che la destabilizzazione è messa in atto per impedire il normale funzionamento del sistema, e non è altro che quello che va ripetendo Conte ormai da mesi. Ci sono molte tecniche di destabilizzazione alcune sono dirette e vengono messe in atto alla luce del sole, chi è interessato a destabilizzare un sistema, una nazione, una società mette in atto le tecniche di destabilizzazione assumendosene la responsabilità ed i rischi che ne conseguono. Poi c’è la destabilizzazione subdola, strisciante, quella che si perpetra nell’ombra, buttando lì una frase, lasciando cadere la un’affermazione, dove i sentito dire vengono usati ad arte per creare cortine fumogene attorno alla verità, questa è la tecnica più diffusa e sicuramente quella meglio conosciuta dai sedicenti giornalisti, opinionisti, mezze calzette dell’informazione italiota ed a queste tecniche che si riferisce Conte persona onesta e trasparente si scaglia contro questo modo di fare subdolo.

Un esempio della destabilizzazione mediatica nei confronti della Juventus è quella di far girare la voce che Conte lascerà sicuramente la Juventus a fine stagione, io vivo lontano dall’Italia, però tutte le domeniche, ascoltando la trasmissione dei Cucci’s Boys, vi assicuro che il riferimento al malessere di Conte verso la Società è un classico, lo stesso l’ho rilevato quelle poche volte che ho visto la Domenica Sportiva. C’è da parte di questi così detti “opinionisti” quasi un compiacimento nel sottolineare che ci sarebbe una frattura  tra l’allenatore e la dirigenza. Se consideriamo quelli che sono gli equilibri all’interno di uno spogliatoio come quello della Juventus, è facile comprendere quanto sino destabilizzanti queste insinuazioni e quanto facciano adirare Antonio Conte perché minano la sua immagine e la sua leadership nei confronti della Squadra.

Altro punto importante da prendere in considerazione sono le posizioni prese da Andrea Agnelli da inizio anno nei confronti della Lega, di Beretta e del duo Galliani Lotito. Agnelli sta portando avanti la battaglia per cambiare il Calcio Italiano e riportarlo ai vertici continentali, Agnelli sta tentando di rifondare la Lega di Serie A, ormai ostaggio della politica, per renderla un’organizzazione moderna e al servizio del Calcio strappandola dagli interessi lobbistici che la caratterizzano oggi. La battaglia di Agnelli è tanto temuta che giustifica che i “signori” della Lega lancino le loro truppe contro la Juventus e l’attacco questa volta ha lo scopo  di indebolirla a livello sportivo.

Conte sicuramente ha un carattere irruento e a volte si lascia scappare delle affermazioni che sono manna per i mestatori mediatici, pronti a interpretare una frase a loro uso e convenienza, può darsi che Andrea abbia invitato Conte ad essere più cauto ed evitare che si speculi sulle sue parole e questo potrebbe essere anche il motivo dello sfogo di ieri dell’uomo Conte. Una cosa che è certa il rapporto che c’è tra Conte a Agnelli è molto saldo su questo non ci sono dubbi. E’ altresì chiaro, per stessa ammissione degli interessati, che ci sono differenze di vedute tra Conte e Marotta sugli aspetti tecnico sportivi che poi sono quelli che dovrebbero definire le campagne acquisti, ma le divergenze di vedute si appianano, si correggono ma soprattutto in un clima di stima reciproca non significano ne liti ne rotture.

 La Juventus sta tornando a dar fastidio, Luciano Moggi scriveva su Libero sabato 26.10 le seguenti parole:

“Andrea Agnelli sembra aver capito l’aria che tira in Lega e cerca di spezzare i poteri esistenti per farla diventare la Lega di tutti i presidenti, anziché il feudo di pochi. Chissà se riuscirà nell’impresa riuscita alla Triade della Juve che fu... e mal gliene incolse” (cit. Luciano Moggi)

In queste parole c’è un monito che deve essere tenuto in considerazione, la Lega ei pennivendoli che sono al suo servizio sono disposti a tutto e noi Juventini lo sappiamo molto bene, conosciamo molto bene i loro metodi per creare quell’immondo “sentimento popolare” di cui si servono per raggiungere il loro scopi. Una Juventus che torna ad essere forte e vincente da fastidio e allora si attacca l’artefice delle suoi successi sportivi per colpire tutto l’ambiente.

La campagna di destabilizzazione in atto usa due strategie opposte e complementari, da una parte si esaltano i risultati ottenuti nelle ultime due stagioni e così facendo si agisce sulla psicologia dei calciatori generando più o meno inconsciamente la sensazione di superiorità che si evidenzia con un atteggiamento di supponenza in campo. Dall’altra parte si fa circolare la voce che Conte ormai in rotta con la Società lascerà sicuramente a fine stagione, creando così di fatto una delegittimazione dell’allenatore all’interno dello spogliatoio.

Conosciamo fin troppo bene questi, pennivendoli, questi opinionisti da osteria e i lobbisti che li muovono come burattini, quindi sia di monito a tutti quel e mal gliene incolse scritto da Luciano Moggi uno che ha provato sulla propria pelle quanto questi individui siano pericolosi e quanto male possono fare.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti


Twitter: @JuveGrandeAmor

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