domenica 27 ottobre 2013

RITORNIAMO CON I PIEDI PER TERRA



Dopo la “bambola” provocata dai quattro cazzotti viola e la lezione di Madrid oggi la Juventus è tornata ad essere umile e operaia, insomma abbiamo rivisto la Juventus di Antonio Conte.

Una partita quella contro il Genoa che nascondeva tante insidie, insidie che non arrivavano dall’avversario ma dal interno del gruppo. Dopo la prestazione di Madrid sarebbe stato facile scendere in campo con quella supponenza che è stata tanto deleteria e che ha condizionato quest’inizio di stagione, invece oggi i ragazzi hanno assimilato il messaggio di Conte e sono scesi in campo con determinazione ed intensità che non si erano ancora viste, se non a sprazzi, in questa stagione.

Antonio Conte dopo Firenze sicuramente si è fatto sentire nello spogliatoio, Antonio uomo di campo e gran conoscitore delle dinamiche dello spogliatoio ha toccato le corde giuste per richiamare la squadra ed i singoli a tirare fuori gli attributi e stare con i piedi ben piantati a terra.

E’ presto per esaltarsi così come non era il caso di abbattersi dopo i 15 minuti di black out di Firenze, mercoledì a Madrid e oggi contro il Genoa si sono visti dei segnali che indicano che la Juventus sta ritornando ad essere la squadra che Conte e tutti noi vogliamo, essenziale, mai sazia e senza soprattutto concreta, i voli pindarici e la supponenza non devono entrare ne a Vinovo ne allo Stadium.

Le parole di Andrea Agnelli nell’Assemblea degli Azionisti hanno pure contribuito a rafforzare i concetti contiani e a chiarire che le azioni esterne di destabilizzazione non devono influire sull’ambiente, certo più  facile a dirsi che a farsi, però il messaggio è stato chiaro e forte e questo è l’importante. Credo che da domenica scorsa tutti all’interno dello spogliatoio abbiano ben chiaro il messaggio, questa Juventus non è quella di Blanc, Cobolli e Secco, dal 2010 alla Juventus chi comanda è l’allenatore che ha la fiducia del Presidente e della Società tutto il resto è fuffa e i giocatori devono dare il massimo per dare il loro contributo, essenziale, al raggiungimento degli obbiettivi.

La partita di oggi si è chiusa alla fine dei primi 45 minuti, quasi inutile giocare la ripresa, abbiamo creato tantissimo, e come troppo spesso succede, abbiamo raccolto meno di quanto è stato seminato il 2 a 0 in effetti è bugiardo, la Juventus ha avuto l’opportunità di travolgere il Genoa con una sonora goleada, ma va bene così, anche considerando che già mercoledì sera si scende in campo contro il Catania.

Oggi Conte ha riproposto la coppia d’attacco Tevez Llorente, per me la miglior coppia possibile indipendente mente dalle assenze di Vucinic e Quagliarella. Tutti i detrattori di Ferdinando  spero che abbiano compreso i motivi perché  Conte l’ha tenuto fuori fino adesso, riprendere dopo un anno di inattività e la necessità di cambiare modo di giocare per adattarsi agli schemi di Conte non si improvvisano dall’oggi al domani, Llorente sta dimostrando di essere un giocatore di valore indipendentemente che per dare il meglio ha bisogno di un esterno che sappia fare i cross come e dove li vuole lui. Ma questo è il risultato della campagna acquisti di questa estate, che rimane un’incompiuta e non è imputabile a Llorente

 Un ultima annotazione la meritano le dichiarazioni fatte venerdì da Agnelli e riprese oggi da Conte, la Juventus è coesa e gli obbiettivi sono condivisi tra tutti Società ed Allenatore. Che Conte, probabilmente sbagliando,abbia  esternato pubblicamente le sue idee sulla campagna acquisti questo non vuol dire che nella Juventus ci siano delle fazioni in lotta tra loro,  le divergenze ci sono in ogni organizzazione ed è bene che ci siano per aiutare la crescita.

Andrea Agnelli e Antonio Conte oggi rappresentano più di chiunque altro la Juventus, la sua storia e le sue tradizioni,  è un binomio ben saldo e al riparo da possibili incrinature, è chiaro che c’è chi sarebbe felice che i due non fossero tanto uniti, è chiaro che ai media fa comodo mostrare una Juventus divisa tra Società e Allenatore.  Conte è uomo schietto, onesto e sincero, ma soprattutto quando parla lo fa con ragione di causa, non mi stancherò di ripetere che l’analisi fatta a Maggio e ribadita ad Agosto si sta rilevando vera e a troppe persona farebbe comodo distrarlo mentre ha bisogno di lavorare in santa pace. L’importante è che a Vinovo ed in Corso Galfer siano chiari ruoli e responsabilità, questa chiarezza è la risposta più forte ed il sistema migliore per disinnescare chi vuole destabilizzare l’ambiente.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti


Twitter @JuveGrandeAmor

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