Gigi Buffon è un icona del calcio mondiale è stato per
tantissimi anni il numero uno al mondo nel suo ruolo, il suo palmares è quasi ineguagliabile
e comunque sono molto pochi i portieri che possono vantare i suoi successi in
carriera. Gigi Buffon è quello che comunemente si definisce “mostro sacro” e
per questa ragione si è propensi a perdonargli tutto o al massimo giustificarlo
anche quando meriterebbe delle critiche feroci.
Essere fuori condizione è normale, è umano e può succedere a
tutti i calciatori, per un portiere però è diverso il portiere che è fuori
forma può condizionare il risultato, il portiere è l’ultimo baluardo, non a
caso è definito “l’estremo difensore”. Il portiere a differenza degli altri
dieci compagni di squadra difficilmente può contare sulla sostituzione per
rifiatare quando non è al 100%, non c’è sostituzione per i portieri se non in
caso di infortunio.
Le cose si complicano enormemente se il portiere si chiama Gigi Buffon, al “mostro
sacro” al quale non è concesso avere
cali di condizione, nessuno pensa che sia possibile che Buffon possa
attraversare un momento difficile, che abbia bisogno di staccare la spina per
ricaricarsi oppure che semplicemente il tempo faccia il suo lavoro e anche per
Buffon sita iniziando la parabola discendente, forse il primo a non accettare
tutto questo è lo stesso Buffon, infatti in un intervista rilasciata alla
Stampa nel 2008 ad un certo punto Gigi dice:
“ Perché
finisce che, a volte, diventi schiavo della tua figura, di quello che sei”
Tutti ci auguriamo che questo inizio di stagione sia un
momento di appannamento psicofisico e che presto ritorneremo ad esaltarci per
le prestazioni di Gigi. In questo momento è ormai evidente a tutti che c’è
qualche cosa che non va, Buffon non è freddo e tranquillo come al solito, l’errore
di ieri a Firenze a mi ha dato l’impressione che Gigi in questo periodo sia
distratto da qualche cosa, non è da lui partire in ritardo in quella maniera e
se poi ripenso al goal che ha preso a Verona contro il Chievo, quello
ingiustamente annullato, ancora di più mi convinco che il problema di Gigi sia più
a livello psicologico che fisico, perché i fondamentali non si dimenticano, l’errore
di ieri come quello di Verona non sono errori
causati da cali di condizione fisica sono “distrazioni” mentali.
Sicuramente non è facile per Buffon accettare di sedere in
panchina ma a volte è necessario per comprendere qual è la reale dimensione del
problema, se fosse un calo di forma passeggero allora la panchina sarebbe uno
stimolo per lavorare sodo, più del normale, per recuperare la forma e ritornare
in campo da titolare e dimostrare a se stesso e agli altri che Buffon è ancora
tra i primi portieri al mondo. Se invece il problema è più profondo. Se poi
invece è il tempo sta facendo il suo corso e anche per Gigi Buffon è iniziato l’inevitabile
declino naturale che prima o poi arriva per tutti, allora la panchina potrà servire a fargli
comprendere che è ora che il numero uno dei numero uno metta a disposizione
della squadra la sua esperienza, lavori per far crescere il suo successore e
aiuti che è chiamato a sostituirlo.
Comprendere quando è arrivato il momento di fare un passo indietro con umiltà serve comunque ad evitare di dover ritornare ad ascoltare commenti come quello di Kaiser Franz dopo Bayern Juventus, Buffon non li merita proprio quel tipo di giudizi.
Quando si “diventa schiavi della propria figura”
si perde contatto con la realtà e non la si accetta. Ho una gran stima di Buffon
come una persona estremamente intelligente e come tale credo sia persona che fa
tesoro delle esperienze passate, un uomo che ha maturato l’esperienza
necessaria per non ripetere certi errori o per rivivere quei momenti difficile
e negativi.
Forza Gigi non sei solo, è vero noi tifosi difficilmente vi
comprendiamo, vediamo voi Campioni non come esseri umani, per noi voi siete una sorte di Superman, ma a
volte forse è bene svestire i panni del Campione e immergersi nella normalità
per ritrovare se stessi.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
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