Finalmente
abbiamo fatto felici tutti i gufi che da due anni e mezzo volano sono
appollaiati sulle piante attorno allo Juventus Stadium, li abbiamo fatti felici
nel modo migliore, per loro, facendoci male da soli e proprio quando era il
momento di chiudergli il becco una volta di più.
La partia di oggi
è un copione che nemmeno i migliori Samuale Beckett o Eugène Ionesco ed il loro
Tatero dell’Assurdo sarebbero stati in grado di scrivere, con tutta la loro
fantasia e creatività. La Juventus oggi ha giocato due partite nel primo tempo
una Juventus attenta cinica e concentrata quasi senza sbavature, nella ripresa
e qui inizia la tragicommendia dell’assurdo, fino al 66’ la partita era ormai chiusa,
la Juventus che controllava e cercava l’occasione per il terzo goal, un partia
che non aveva più nulla da dire e dove basta attenzione e concentrazione per
portarla a casa, poi 14 minuti di assoluto black out dei Bianconeri e la Fiorentina
ci punsce giustamente rifilandoci quattro golas quattro goals, 4 goals presi in
14 minuti però non sono teatro dell’assurdo e allora c’è da rifetterci e dal
momento che il Calcio è tutt’altro che teatro allora iniziamo a rifettere sulle
cause di un harakiri (forse) annunciato.
I quattro
goals prese in 14 minuti sono la sintesi pratica di quello che va predicando
Antonio Conte fin da Maggio. Se Conte già da Luglio va dicendo chequesta
Juventus è più debole di quella delle
due stagioni precendi non lo dice certo per crearsi degli alibi. Conte semplicemente
ribadisce quello che va dicendo da Maggio, lui che sta tutti i giorni a
contatto con la squadra e vede, parla vive con i suoi giocatori è la persona
che più di chiunque altro ha la percezione esatta di quello che è l’umore dei
singoli e dello spogliatoio al completo.
Credo che tutti ricordiamo
quando appena vinto il secondo scudetto consecutivo, Antonio disse che per la
prossima stagione voleva a disposizioni una squadra di combattenti dal momento
che aveva colto dei segnali di rilassamento in alcuni elementi. Poi quando si è
chiusa la campagna acquisti sempre Conte ha avuto il coraggio di dire che la
Juventus era più debole che l’anno precedente, non è stata una butade ma una
verità scomoda, molto scomoda. Se c’è da fare un’appunto a Conte è quello di
aver fatto trapelare un pizzico di quelli che sono i discorsi che si fanno
nelle “sgrete stanze” per il resto l’analisi si è rivelata assolutamete
corretta.
Conte che è
tecnico preparato ed attento, già alla fine della scorsa stagione si è reso
conto di due fattori
importanti, la Juventus stava diventando prevedibile e
tutti gli avversari ormai si attrezzavano ad adottare le debite contromisure
quindi la necessità di cambire modulo e questo cambiamento richiede giocatori
diversi di quelli che ha a disposizione oggi. Altro aspetto importante rilevato
da Conte devvessere stato il rendersi conto che la squadra ed alcuni elementi
in particolare iniziavano a dare segni di stanchezza psicologica e soprattutto
l’aver vinto due Campionati di seguito ha generato un senso di superiorotà, di
sufficienza, atteggiamenti tra i più pericolosi nel calcio.
Se Conte ha
fortemente voluto Ogbonna non credo che sia stato per un capriccio, credo anzi
che Antonio fosse ed è assolutamente convinto della necessità di cambire modulo
e Ogbonna oltre essere la riserva, che mancava, nel reparto difensivo gli
avrebbe permesso di ritiornare alla diffesa a quattro se solo avesse avuto al
centrocampo gli elementi giusti per passare ad un altro schema di gioco. In
realtà la campagna acquisti della Juventus si è limitata all’acquisto di due
elemti Calitos Tevez, elemento essenziale per dare maggior peso al reparto
offensivo e appunto Angelo Ogbonna, Llorente era già stato acquistato a
Gennaio.
Conte si è reso
subito conto che con l’arrivo di Llorente si
doveva cambiare se, si vole sfruttare a pieno le doti dello sapgnolo, il
ragazzo deve essere servito e messo in condizione di fare quello che sa fare
ossia segnare goals, da qui la richiesta di Conte di avre almeno un laterale
che possa innescare Llorente che è una prima
punta, Llorente è il terminale d’attacco
e per essere efficace deve essere “innescato”
e non abbiamo giocatori con le preorogative necessarie. La diffesa è la stessa
della squadra di Delneri, Bonucci, Barzaglie e Chiellini sono sempre loro con i loro limiti e le loro capacità.
In fine questa
squadra, gli undici titolari sono quelli che hanno iniziato l’avventura con
Conte nel 2011 e sono gli undici che stanno giocando ininterrotamente da quasi
due anni e mezzo, ieri Conte l’ha fatto rilevare in conferenza stampa, l’unico
innesto è Tevez. Aggiungiamoci un Buffon, capitolo a parte, che sempre di più
assomiglia a Gloria Swanson nel film “Il viale del tramonto” e con un po’ di
attenzione vedete che quello che va dicendo Conte ormai da mesi è la fotografia
della realtà attuale della Juventus di oggi, che in quattordici minuti si fa
infilare ben quattro volte.
Siamo solo all’ottva
di Campionato e nulla è ancora compromesso a patto che tutti facciano un esame
di coscienza e soprattutto si faccia un bagno d’umiltà e si ritorni con i piedi
a terra.
Io credo che
siano urgenti due azioni, la prima che Conte si faccia sentire con la squadra e
adotti tutte le misure necessarie per rimettere in carregiata le Juventus,
Conte deve decidere senza guardare in faccia a nessuno e soprattutto deve
esigere dai ragazzi la massima attenzione ed il massimo impegno se c’è qualcuno
che non lo segue allora che vada in panchina a meditare.
La seconda azione
è responsabilità di Andrea Agenlli, così come già al termine della partita del
Franchi Conte si è fatto sentire con la squadra e il faccia a faccia continuerà
domani a Vinovo, io penso che Andrea questa sera stessa la ritorno della truppa
da Firenza avrebbe dovuto chiamare in Corso Galileo Ferraris Conte, Nedved e
Marotta, sedersi tutti e quattro attorno ad un tavolo a Angennli deve essere
chiaro con tutti, perchè lo responsabilità di questo inizio di stagione
stentato e le difficoltà oggettive che ci accompagneranno per tutta la stagione
non sono solo da ricercarsi a Vinovo, la causa principale crdo che sia stata
individuata ed è negli uffici Corso Galfer.
E’ ormai chiaro
che nello staff dei collaboratori più vicini ad Andrea ci sia un corpo
estraneo, c’è una persona che non vibbre all’unisono con gli altri tre e per la
sua funzione e per i suoi compiti non essere in sintonia con il Presidente e
con l’allenatore è cosa grave e causa di danni enormi. Mi auguro per il bene
della Juventus che Andrea Agnelli prenda in pugno la situazione e prenda le
decisioni che sono ormai urgenti e necessarie, lo faccia in puro stile Juventus
senza far trapelare nulla, nel silenzio delle “segrete stanze” ma è necessario
che lo faccia ora prima che sia troppo tardi.
JUVENTUS PER SEMPRE
SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo
Sottosanti
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