E’ di oggi l’ultima bravata di Super Mario Balotelli, all’arrivo
delle Nazionale a Napoli il Super Eroe nazionalpopolare ha pensato bene di
sfogare la sua giovanile irruenza contro un cameraman di Mediaset, qualcuno a
spiegato a Super Mario che il proprietario di Mediaset è lo stesso del Milan?
Dovreste farlo per evitargli in futuro di far arrabbiare Mr. B.
Ma bisogna capirlo, la giornata è iniziata male per il Giovin
Eroe, quando ha letto che il Fogliaccio Rosa ha osato definirlo “simbolo
anti-camorra”, lui che a Scampia in passato c’è stato ma non ospite dei Ragazzi
di Scampia ma ospite di un boss locale, ne andrebbe della sua reputazione con l’amico
boss se non puntualizzasse che lui, Mario Balotelli, non è simbolo anti nulla!
La Nazionale di Cesare Prandelli vive quasi in simbiosi con
Balotelli, a questo ragazzo viziato è concesso tutto e tutto è perdonato, la
squalifica per minacce ad un arbitro, una gastroenterite più o meno reale, la
noia ad allenarsi, il cattivo gusto dei suoi atteggiamenti, tutto viene sapientemente
fatto passare in secondo piano, l’importante è che Mario ci sia. Mario deve
essere per forza il simbolo di questa Nazionale e chi se ne frega se otre a lui
ci sono altri 21 giocatori, chi se ne frega se quando Balotelli non ha voglia
di giocare a segnare ci pensa Osvaldo.Chiellini ha ben espresso un certo “malumore” o “fastidio” per
questo legare la Nazionale a Balotelli, però queste dichiarazioni sono passate
un po’ in secondo piano, come osa Chiellini criticare le scelte mediatiche di Prandelli e della FIGC . Perché Balotelli è una scelta mediatica è
indispensabile per lavarsi la coscienza e soprattutto per dare un immagine
falsata dell’Italia e del clima che si respira in Italia.
Che piaccia o no questa deve e sarà la Nazionale di
Balotelli non tanto per le sue doti di calciatore ma per quello che si vuole
che rappresenti. Le immagini della sciagura di Lampedusa hanno fatto il giro
del Mondo, ha fatto il giro del mondo il comportamento tenuto in tutt’Italia
durante il minuto di silenzio decretato per commemorare la sciagura di
Lampedusa, tutti i media mondiali hanno ripreso la querelle tra Società, Ultras
e FIGC sul tema della discriminazione, tutto questo vi assicuro che non ha dato
una bella immagine del Bel Paese in giro per il Mondo, anzi ha dato un’immagine
di un Paese che ha problemi razziali, un paese dove gli Ultras possono ricattare
un sistema ma soprattutto ha confermato che l’Italia è alla deriva molto di più
dei barconi dei profughi che cercano di raggiungere le nostre coste.
Dare in mano a Balotelli le chiavi della Nazionale serve per
dimostrare al mondo intero che l’Italia non è un paese razzista, che lo sport
italiano è un esempio fulgido di integrazione razziale. Poco importa se Super
Mario aggredisce un cameraman, se rifiuta con arroganza e supponenza di essere
eletto simbolo anti-camorra o che in quel di Manchester non si è ancora spento
il ricordo delle sue bravate. La Nazionale dei Mondiali 2014 deve essere
ricordata come la Nazionale del ragazzo di colore che è amato da tutt’Italia.
Io vedo tutto questo come uno squallido esempio del pressapochismo
italico, un esempio di diseducazione civile nei confronti dei giovani e dei
meno giovani, in un tempo di crisi si dovrebbero premiare gli esempi positivi e
censurare quelli negativi, al contrario Prandelli e Abete ancora una volta
lasciano l’etica in cantina a dimostrazione di quanto in Italia sia più
importante l’aspetto che la sostanza.
Se si continua a volere a tutti i costi che Mario Balotelli
sia il simbolo di questa Nazionale, si deve essere coscienti del rischio che il prossimo anno in Brasile, Super
Mario sbrocchi e ne combini una delle sue, però se aggredirà un cameraman della
CNN o della BBC o di RTF di fronte alla stampa mondiale, Prandelli ed Abete
devono essere altrettanto coscienti che non ci sarà il Fogliaccio Rosa a difenderlo ed
a minimizzare l’accaduto e con conseguente ricaduta sulla Nazionale.
Ma forse sono io che sto esagerando.............
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
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