lunedì 4 novembre 2013

CRAVATTA GIALLA IL GRANDE LOBBISTA




La posizione in classifica del Milan che a 11 giornate si trova a soli 12 punti, fino ad ora i rossoneri hanno fatto 1.09 punti a partita, fanno tornare alla mente del popolo milanista la stagione 1981/82 quella della retrocessione in B sul campo.

A preoccupare i tifosi rossoneri sono anche le molte analogie tra questa stagione e quella di 32 anni fa, analogie che vanno dall'inconsistenza della squadra alle problematiche societarie. Per la prima volta dal 1986, anno in cui assunse il comando del Milan, Adriano Galliani  è messo in discussione dalla famiglia Berlusconi, si sa in queste circostanze deve pur esserci un capro espiatorio, Mr. B non può condividere la responsabilità con un suo “stalliere”, anche se era facilmente prevedibile che la decadenza di Mr. B avrebbe avuto una ricaduta anche sul Milan, per questo è sempre bene aver un Galliani o un Dell’Utri a disposizione.

Appunto la decadenza di Mr. B coincide con i primi rumori di sfiducia da parte della Famiglia Berlusconi nei confronti di Galliani, infatti dopo la figuraccia casalinga di sabato contro la Fiorentina, Barbara Berlusconi paventa che sia giunta l’ora di fare dei cambiamenti in casa Milan, attenzione però che Galliani è persona scaltra e navigata, se così non fosse non avrebbe potuto stare per  tanto tempo  vicino al Cavaliere.
Io credo che Cravatta Gialla si fosse reso conto che il giocattolo Milan incominciava ad incepparsi quando nel 2012 la rinata rivale (e a volte alleata) Juventus strappò lo Scudetto dalle maglie dei rossoneri, così come si rese conto che l’ingresso di Andrea Agnelli nel mondo del Calcio Italiano era foriero di aria di rinnovamento che avrebbe investito tutto il sistema lobbistico che Galliani ha costruito dal 2006, che avrebbe rischiato di spazzare via Cravatta Gialla e per Galliani sarebbe stato peggio che uno scudetto perso dal Milan, sarebbe stato il disastro.

Da perfetto lobbista già nel 2012 Galliani organizza la sua rete di “amicizie” forte della sua posizione di Vice Presidente della Lega fa si che il Milan non venga estromesso dalla Champions a suon di rigori e sviste arbitrali, ma questo non basta, lo stesso Galliani si deve essere reso conto della pochezza della Squadra già in Maggio, l’acquisto di Balotelli che aveva lo scopo di aiutare la campagna elettorale di Berlusconi si è potuto concretizzare solo grazie all'aiuto delle banche che in sono le vere proprietarie del cartellino di Super Mario, il ritorno di Kaka è stato possibile solo grazie al fatto che Florentino Perez era stanco di pagare uno stipendio tanto alto ad un giocatore che non scendeva mai in campo. Con queste premesse c’era poco da salvare a meno che gli arbitri avessero assegnato tre rigori a partita al Milan e ancora non era detto. In questa situazione non rimane  molto da mordere, poi come è prevedibile una testa in pasto agli Ultras bisognerà pur darla, quale migliore che quella di Galliani sabato contestato pubblicamente da quegli Ultras che Galliani ha difeso e sostenuto facendo addirittura decadere la norma sulla diffamazione territoriale.

Il capolavoro di Cravatta Gialla, visto in prospettiva, è l’elezione del Consiglio di Lega di gennaio di quest’anno, un Consiglio di Lega, fino ad ora, totalmente controllato da Cravatta Gialla dove Beretta non è altro che il burattino manovrato dallo stesso Galliani, tutti abbiamo pensato che Galliani volesse gestire la Lega per poter aiutare il Milan in difficoltà e questo, secondo me, è stato lo specchietto per le allodole.

Se la posizione di Galliani è appesa ad un filo sul versante Milan così non è in Lega dove Cravatta Gialla non ha solo un cavo d’acciaio che lo sostiene agli occhi della Famiglia Berlusconi ma anche un paracadute che sono i diritti televisivi, la lotta per i diritti TV che sta portando avanti Galliani passa sopra le teste delle Società di Calcio è la battaglia del vassallo per rinforzare il suo Signore e in questo campo, nonostante Barbara Berlusconi non vede di buon occhio l’ alleanza con Lotito, che Cravatta Gialla basa la sua forza.
Quando ad inizio d’anno Agnelli disse che questo consiglio di Lega era figlio di spartizioni clientelari forse intendeva proprio questo, che il lavoro di lobby di Galliani serviva a far si che fossero preservati gli interessi del suo Signore e Padrone Mr. B. Se analizzato sotto quest’ottica la lotta per i diritti TV assume un altro aspetto, che sarà fantapolitica, però io azzarderei a vedere così lo scenario.

Il Milan ha bisogno di rinnovamento per riprendersi, ha bisogno di un nuovo management che sia in grado di fare le nozze con i fichi secchi e poi se dovesse andare male la Famiglia Berlusconi potrebbe sempre vendere un parte o tutte le azioni della Squadra così come ha fatto Moratti. Questo vale per il Milan ma non vale certamente per Mediaset, il calcio per il broadcast del biscione vale molto e gli assicura delle entrate importanti anche per far fronte ad altri settori in crisi. Galliani sta facendo di tutto per aiutare Berlusconi e i suoi eredi affinché questo business duri il più a lungo possibile senza che possa essere “attaccato” dalla concorrenza di Sky o di altri competitors.

A Galliani non importa che continuando su questa strada significherebbe un ulteriore impoverimento del Calcio Italiano, l’obbiettivo è evitare a tutti i costi un cambio di politica nella assegnazione dei diritti televisivi a costo di sacrificare la costruzione delle basi perché la Serie A possa competere con la Premiere League, la Bundesliga  e la Liga. L’obbiettivo di Cravatta Gialla è mantenere il potere che ha acquisto in questi anni e continuare a servire il suo Signore e Padrone, se dovesse essere obbligato a lasciare il Milan meglio, così non avrebbe più bisogno del burattino Beretta, perché a quel punto potrebbe assumere direttamente la Presidenza della Lega.

I prossimi mesi si preannunciano interessanti e fondamentali per il futuro del nostro calcio e sarebbe un disastro se dovesse vincere la linea Galliani, però io credo che si debba essere ottimisti perché Andrea ha la possibilità di spezzare questa lobby e far si che inizi la ricostruzione del Calcio Italiano, ha dimostrato tutte le sue capacità nel opera di ricostruzione della Juventus.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti

Twitter: @JuveGrandeAmor    

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