martedì 5 novembre 2013

LA JUVENTUS C’E’ E QUESTO E’ L’IMPORTANTE



La Juventus c’è eccome se c’è, al di la del risultato, è quello che è emerso dallo scontro con il Real Madrid. Il pareggio è il risultato più giusto, anche se si può recriminare che con un pizzico in più di esperienza e di cinismo la si poteva portare a casa, ma il calcio è questo è il risultato del campo che non lascia spazzi ai se e ai ma.

Un primo tempo giocato alla grande, dove siamo noi a schiacciare il Real e in un paio d’occasioni solo un Casillas in grande spolvero ci nega il goal, poi nel finale il rigore ineccepibile trasformato dal solito Re Arturo Vidal. Nella ripresa entriamo in campo più contratti che nel primo tempo, sembrava quasi che avessimo il “braccino corto” del tennista, la paura di non potercela fare e il Real dall’alto della sua esperienza e grazie alle sue individualità inizia a pressarci, gli uomini di Carletto Acelotti non ci stanno a perdere, fatale è  l’errore di Martin Caseres che serve un assist a Cristiano Ronaldo ed è il pareggio. Nell’errore di Caseres, secondo me, è raffigurata la Juventus scesa in campo dopo l’intervallo, una Juventus che sembra aver smarrito il coraggio, la lucidità mostrata per tutto il primo tempo. Dopo il goal subito sembriamo frastornati, ci facciamo schiacciare dai Merengues, per quasi 10 minuti il Real è padrone del campo e del gioco, ci schiaccia nella nostra metà campo, non abbiamo la forza e la lucidità per uscire dal pressing asfissiante dei Madrilisti e questo atteggiamento contro il Real è letale, infatti al 60’ arriva il vantaggio del Real siglato da Bale servito splendidamente da Ronaldo. Lo svantaggio ci scuote e risveglia la Juventus che riprende a comandare il gioco e in solo 5 minuti pareggiamo, cross di Caseres e Lliorente prende il tempo a a Varane e mette il rete, questo è quello che sa far meglio di tutti Fernando peccato che abbia poche occasioni per dimostrarlo. Nel finale la Juventus non ne ha più per continuare il pressing, non serve l’ingresso di Quaglairella a dare freschezza,  anche il Real, dopo un occasione sprecata da Benzema  tira i remi in barca e si chiude sul 2 a 2 senza ulteriori emozioni.

Il risultato di Copenhagen ci lascia ancora un speranza di qualificazione, le prossime due gare saranno due finali e se vogliamo passare il turno dobbiamo affrontarle come abbiamo affrontato il primo tempo oggi contro il Real.

La Juventus c’è e lo dimostra la reazione che ci ha portati al pareggio in soli cinque minuti, c’è come carattere quando è necessario reagire e c’è come gioco, dove ancora ci sono dei problemi è a livello psicologico. Giocare in Champions non è come giocare nel nostro Campionato, non ti puoi permettere cali di tensione o timori di sorta. La differenza tra noi e il Real non è stata tanto nel gioco o nella tattica, la differenza l’ha fatta la mentalità. Alla Juventus manca ancora la giusta mentalità internazionale, non si può criticare l’impegno ai ragazzi perché hanno dato il massimo, sono stati encomiabili. Quello che manca è l’esperienza che consente di avere la percezione, come squadra non solo a livello dei singoli, di accelerare quel tanto che basta per mettere in difficoltà l’avversario e per nascondere il momento di crisi che prima o poi arriva nell’arco dei 90 minuti.

Oggi poi si è visto quanto sia importante Tevez per questa Juventus, Carlitos ha avuto un calo, che mi pare umano visto che fino a qui non ne ha saltata una, questo calo in un certo senso l’ha risentito un po’ tutta la Squadra. Infine un appunto a Conte, vista la serata al disotto degli standard normali di Carlitos avrebbe forse dovuto anticipare l’ingresso in campo di Quagliarella e poi rischiare le tre punte, togliendo Marchisio per Giovinco, ma questi sono dettagli e filosofia di chi guarda la partita davanti alla TV.

La Juventus ha dimostrato di essere se non allo stesso livello del Real non molto distante dai Blancos, il gap si annulla solo con degli investimenti mirati, manca un esterno alto e manca un vice Pirlo. 

Il gap che ha la Juventus è  il gap che c’è tra il Calcio Italiano e quello Spagnolo, Inglese o Tedesco se si vuole colmare questo gap è necessario un maggior tasso tecnico della Serie A.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti


Twitter: @JuveGrandeAmor 

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