La Juventus c’è eccome se c’è, al di la del risultato, è
quello che è emerso dallo scontro con il Real Madrid. Il pareggio è il
risultato più giusto, anche se si può recriminare che con un pizzico in più di
esperienza e di cinismo la si poteva portare a casa, ma il calcio è questo è il
risultato del campo che non lascia spazzi ai se e ai ma.
Un primo tempo giocato alla grande, dove siamo noi a
schiacciare il Real e in un paio d’occasioni solo un Casillas in grande
spolvero ci nega il goal, poi nel finale il rigore ineccepibile trasformato dal
solito Re Arturo Vidal. Nella ripresa entriamo in campo più contratti che nel
primo tempo, sembrava quasi che avessimo il “braccino corto” del tennista, la
paura di non potercela fare e il Real dall’alto della sua esperienza e grazie
alle sue individualità inizia a pressarci, gli uomini di Carletto Acelotti non
ci stanno a perdere, fatale è l’errore
di Martin Caseres che serve un assist a Cristiano Ronaldo ed è il pareggio.
Nell’errore di Caseres, secondo me, è raffigurata la Juventus scesa in campo
dopo l’intervallo, una Juventus che sembra aver smarrito il coraggio, la
lucidità mostrata per tutto il primo tempo. Dopo il goal subito sembriamo
frastornati, ci facciamo schiacciare dai Merengues, per quasi 10 minuti il Real
è padrone del campo e del gioco, ci schiaccia nella nostra metà campo, non
abbiamo la forza e la lucidità per uscire dal pressing asfissiante dei Madrilisti
e questo atteggiamento contro il Real è letale, infatti al 60’ arriva il
vantaggio del Real siglato da Bale servito splendidamente da Ronaldo. Lo
svantaggio ci scuote e risveglia la Juventus che riprende a comandare il gioco
e in solo 5 minuti pareggiamo, cross di Caseres e Lliorente prende il tempo a a
Varane e mette il rete, questo è quello che sa far meglio di tutti Fernando
peccato che abbia poche occasioni per dimostrarlo. Nel finale la Juventus non
ne ha più per continuare il pressing, non serve l’ingresso di Quaglairella a
dare freschezza, anche il Real, dopo un
occasione sprecata da Benzema tira i
remi in barca e si chiude sul 2 a 2 senza ulteriori emozioni.
Il risultato di Copenhagen ci lascia ancora un speranza di
qualificazione, le prossime due gare saranno due finali e se vogliamo passare
il turno dobbiamo affrontarle come abbiamo affrontato il primo tempo oggi
contro il Real.
La Juventus c’è e lo dimostra la reazione che ci ha portati
al pareggio in soli cinque minuti, c’è come carattere quando è necessario
reagire e c’è come gioco, dove ancora ci sono dei problemi è a livello
psicologico. Giocare in Champions non è come giocare nel nostro Campionato, non
ti puoi permettere cali di tensione o timori di sorta. La differenza tra noi e
il Real non è stata tanto nel gioco o nella tattica, la differenza l’ha fatta
la mentalità. Alla Juventus manca ancora la giusta mentalità internazionale,
non si può criticare l’impegno ai ragazzi perché hanno dato il massimo, sono
stati encomiabili. Quello che manca è l’esperienza che consente di avere la
percezione, come squadra non solo a livello dei singoli, di accelerare quel
tanto che basta per mettere in difficoltà l’avversario e per nascondere il
momento di crisi che prima o poi arriva nell’arco dei 90 minuti.
Oggi poi si è visto quanto sia importante Tevez per questa
Juventus, Carlitos ha avuto un calo, che mi pare umano visto che fino a qui non
ne ha saltata una, questo calo in un certo senso l’ha risentito un po’ tutta la
Squadra. Infine un appunto a Conte, vista la serata al disotto degli standard
normali di Carlitos avrebbe forse dovuto anticipare l’ingresso in campo di
Quagliarella e poi rischiare le tre punte, togliendo Marchisio per Giovinco, ma
questi sono dettagli e filosofia di chi guarda la partita davanti alla TV.
La Juventus ha dimostrato di essere se non allo stesso
livello del Real non molto distante dai Blancos, il gap si annulla solo con
degli investimenti mirati, manca un esterno alto e manca un vice Pirlo.
Il gap
che ha la Juventus è il gap che c’è tra il Calcio Italiano e quello
Spagnolo, Inglese o Tedesco se si vuole colmare questo gap è necessario un
maggior tasso tecnico della Serie A.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
Twitter: @JuveGrandeAmor
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