venerdì 29 novembre 2013

I MENEGHINI - ANCHE CRAVATTA GIALLA SALUTA E SI DEFILA



In questo fine anno 2013 il calcio meneghino sembra avviato verso un “rinnovamento” dei suoi vertici, infatti dopo l’uscita, quanto sia reale è ancora da vedersi, del’onesto sgarrupato e prescritto Massimo Moratti, adesso sembra giunta l’ora di lasciare anche per Cravatta Gialla Galliani il lobbista per eccellenza, l’uomo delle cene a mezzanotte nei ristoranti chiusi per turno; due personaggi che indubbiamente hanno contribuito, e non poco, seppur con modalità diverse alla crisi del calcio italiano.

Le agenzie oggi lanciano la notizia che Adriano Galliani, alias Zio Fester, alias Cravatta Gialla, sarebbe intenzionato a dare le dimissioni dalla carica di AD del Milan dopo ventisette anni al servizio di Mr. B. Le ragioni di queste dimissioni sono contenute nella dichiarazione rilasciata all’ANSA:

 "Con o senza accordo sulla buonuscita, mi dimetterò per giusta causa fra pochi giorni, forse aspetto la partita di Champions contro l'Ajax” aggiungendo poi che le dichiarazioni di Barbara 
Berlusconi avrebbero inferto "un grave danno alla mia reputazione".

Indipendentemente dalla faida interna al Milan, che ha un sapore vagamente mafioso, e dall’uscita di scena di Moratti, adesso si aprono nuovi scenari che avranno indubbiamente delle ripercussioni non solo sul calcio meneghino, che sta attraversando una crisi profonda, ma su tutto il movimento calcistico italiano. Galliani lascia sbattendo la porta, Moratti lascia per colmare i debiti con le banche, e dietro di loro chi c’è? Questa è la domanda da porsi, in base a chi prenderà il loro posto si potrà capire se e quanto scompariranno.

La vicenda Milan sembrerebbe un affaire di famiglia, la “Padroncina” che da il benservito allo “Stalliere” di Casa, ma le ragioni di questo benservito quali sono realmente, la stagione deludente della Squadra o c’è altro dietro? Barbara Berlusconi fin da quando ha messo piedi nel Milan, nel 2011, ha mal sopportato lo “Stalliere” di Casa, però tutto precipita con i disastrosi risultati di questo inizio stagione, ormai non si può parlare solo di attriti ma di guerra aperta tra la “Padroncina” e lo “Stalliere”. Mr. B ha tentato di smorzare i toni, tre settimane fa durante la famosa cena ad Arcore ha ottenuto una tregua che sarebbe dovuta durare fino alla fine del campionato, tregua tanto labile quanto armata, oggi infatti Galliani annuncia che lascerà dopo l’Ajax.

È Galliani che rompe un accordo, che sembrava solido, sapendo molto bene che la sua uscita lascerà la Società nelle così dette braghe di tela, andandosene prima del previsto Galliani lascia di fatto il Milan senza guida, infatti tutti gli uomini di fiducia della “Padroncina”, tranne Maldini, hanno dei contratti da rispettare. Galliani sa benissimo che la sua uscita creerà non pochi problemi al Milan, senza dubbio è una mossa astuta da parte dello Zio Fester  che ancora una volta dimostra quali sono le doti reali del personaggio. Galliani è il lobbista per eccellenza e lo sta dimostrando ora più che mai, già nel 2006 Berlusconi voleva portare al Milan Luciano Moggi, pare che ci fosse già anche l’accordo, poi scoppiò Farsopoli, una bomba ad orologeria che quasi miracolosamente salvò Galliani, Galliani anche lui coinvolto nello scandalo, ma a differenza del suo antagonista Moggi, riesce ad uscirne senza nemmeno una piccola ammaccatura nonostante le cene a mezzanotte nei ristoranti chiusi per turno, le promesse di intercedere con il suo Capo per aiutare un arbitro piuttosto che un altro o la rete di guardialinee gestita dal fido Meani. Che Galliani esca dal mondo del calcio nessuno lo crede, la sua rete di “amicizie” che ha tessuto in questi anni lo mettono in pole position per prendere il posto di Maurizio Beretta in Lega, Beretta altro uomo di Cravatta Gialla messo lì per tenere in caldo la poltrona.

Galliani e Moratti due facce di una stessa medaglia, due personaggi che hanno segnato in negativo la storia del calcio degli ultimi decenni, uno scaltro e tessitore di trame occulte, l’altro sprovveduto anche quando si trattava di barare. Con l’ingresso in scena di  Barbara Berlusconi e Erik Thohir i due si defilano, non sono più al centro dello spot, ma ancora non lasciano, non tolgono il disturbo.

La “Padroncina” è intenzionata a fare grandi cose, a chiamare al Milan Dirigenti di primo piano però presto anche lei dovrà fare i conti con i pochi soldi in cassa, a quel punto ci sarà la rivincita dello “Stalliere” a meno di un coup de teatre inaspettato e imprevedibile in questo momento.

L’indonesiano nuovo padrone dell’Inter non sembra, ancora, rendersi conto di dove sia atterrato, il calcio italiano è un microcosmo unico e ci vogliono tempo e buoni consiglieri per capirlo a fondo, Moratti intanto è lì nell’ombra, sarà il mentore ma siamo proprio sicuri che non attenda un passo falso di Thohir?
Galliani e Moratti due personaggi diversi e agli antipodi però per certi aspetti molto simili, alla base della loro similitudine c’è la predisposizione naturale ad essere dei banditi.

Non ci resta che aspettare per vedere cosa succederà, se il nuovo che avanza sarà in grado di imporsi o se viceversa i due “grandi mestatori” saranno ancora lì a manovrare nell’ombra, è troppo presto per dirlo, sia Barbara Berlusconi che Erik Thohir sono due incognite, che possono rivelarsi delle sorprese positive difficile dirlo in questo momento, di certo fino ad ora non hanno avuto ancora modo di dimostrare le loro competenze, da quello che si è visto non sembrano averne molte.

La “Padroncina” a me sembra tanto una specie di Alice in Wonderland, il mondo del calcio non è quello dei filarini “amorosi” con il calciatore di turno, credo che farebbe bene a farsi consigliare da Rosella Sensi. 
L’indonesiano invece a me sembra più scaltro, ha la faccia ed il sorriso sufficientemente viscido di che è abituato al “mordi e fuggi”, con il malloppo ovviamente.

Galliani è sicuramente uno squalo, è imprevedibile e per questo pericoloso, in questo momento è obbligato a mettersi in disparte, credo però che ne approfitterà per preparare la sua rentrè con tanto di onori e fanfare.

 Il calcio italiano ha bisogno di persone competenti e professionali, spero tanto di sbagliarmi, ma ne Barbara Berlusconi ne Erik Thohir mi pare che soddisfino a questi requisiti, c’è solo da sperare che abbiano abbastanza risorse per circondarsi di persone valide altrimenti assisteremo alla solita frittata rivoltata stile paese dei Kaki.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

RIPRENDIAMOCI LO STADIO

Massimo Sottosanti


Twitter: @JuveGrandeAmor

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