In questo fine anno 2013 il calcio meneghino sembra avviato verso
un “rinnovamento” dei suoi vertici, infatti dopo l’uscita, quanto sia reale è
ancora da vedersi, del’onesto sgarrupato e prescritto Massimo Moratti, adesso
sembra giunta l’ora di lasciare anche per Cravatta Gialla Galliani il lobbista
per eccellenza, l’uomo delle cene a mezzanotte nei ristoranti chiusi per turno;
due personaggi che indubbiamente hanno contribuito, e non poco, seppur con
modalità diverse alla crisi del calcio italiano.
Le agenzie oggi lanciano la notizia che Adriano Galliani, alias Zio Fester, alias Cravatta Gialla, sarebbe intenzionato a dare le dimissioni dalla carica di AD del Milan dopo ventisette anni al servizio di Mr. B. Le ragioni di queste dimissioni sono contenute nella dichiarazione rilasciata all’ANSA:
"Con o senza accordo sulla buonuscita, mi dimetterò per giusta causa
fra pochi giorni, forse aspetto la partita di Champions contro l'Ajax” aggiungendo poi che le dichiarazioni di
Barbara
Berlusconi avrebbero inferto "un grave danno alla mia reputazione".
Indipendentemente dalla faida interna al Milan, che ha un
sapore vagamente mafioso, e dall’uscita di scena di Moratti, adesso si aprono
nuovi scenari che avranno indubbiamente delle ripercussioni non solo sul calcio
meneghino, che sta attraversando una crisi profonda, ma su tutto il movimento calcistico
italiano. Galliani lascia sbattendo la porta, Moratti lascia per colmare i
debiti con le banche, e dietro di loro chi c’è? Questa è la domanda da porsi,
in base a chi prenderà il loro posto si potrà capire se e quanto scompariranno.
La vicenda Milan sembrerebbe un affaire di famiglia, la “Padroncina”
che da il benservito allo “Stalliere” di Casa, ma le ragioni di questo benservito quali
sono realmente, la stagione deludente della Squadra o c’è altro dietro? Barbara
Berlusconi fin da quando ha messo piedi nel Milan, nel 2011, ha mal sopportato lo
“Stalliere” di Casa, però tutto precipita con i disastrosi risultati di questo
inizio stagione, ormai non si può parlare solo di attriti ma di guerra aperta
tra la “Padroncina” e lo “Stalliere”. Mr. B ha tentato di smorzare i toni, tre
settimane fa durante la famosa cena ad Arcore ha ottenuto una tregua che
sarebbe dovuta durare fino alla fine del campionato, tregua tanto labile quanto
armata, oggi infatti Galliani annuncia che lascerà dopo l’Ajax.
È Galliani che rompe un accordo, che sembrava solido,
sapendo molto bene che la sua uscita lascerà la Società nelle così dette braghe
di tela, andandosene prima del previsto Galliani lascia di fatto il Milan senza
guida, infatti tutti gli uomini di fiducia della “Padroncina”, tranne Maldini,
hanno dei contratti da rispettare. Galliani sa benissimo che la sua uscita creerà
non pochi problemi al Milan, senza dubbio è una mossa astuta da parte dello Zio
Fester che ancora una volta dimostra
quali sono le doti reali del personaggio. Galliani è il lobbista per eccellenza
e lo sta dimostrando ora più che mai, già nel 2006 Berlusconi voleva portare al
Milan Luciano Moggi, pare che ci fosse già anche l’accordo, poi scoppiò
Farsopoli, una bomba ad orologeria che quasi miracolosamente salvò Galliani,
Galliani anche lui coinvolto nello scandalo, ma a differenza del suo
antagonista Moggi, riesce ad uscirne senza nemmeno una piccola ammaccatura nonostante
le cene a mezzanotte nei ristoranti chiusi per turno, le promesse di
intercedere con il suo Capo per aiutare un arbitro piuttosto che un altro o la
rete di guardialinee gestita dal fido Meani. Che Galliani esca dal mondo del
calcio nessuno lo crede, la sua rete di “amicizie” che ha tessuto in questi
anni lo mettono in pole position per prendere il posto di Maurizio Beretta in
Lega, Beretta altro uomo di Cravatta Gialla messo lì per tenere in caldo la
poltrona.
Galliani e Moratti due facce di una stessa medaglia, due
personaggi che hanno segnato in negativo la storia del calcio degli ultimi
decenni, uno scaltro e tessitore di trame occulte, l’altro sprovveduto anche
quando si trattava di barare. Con l’ingresso in scena di Barbara Berlusconi e Erik Thohir i due si
defilano, non sono più al centro dello spot, ma ancora non lasciano, non
tolgono il disturbo.
La “Padroncina” è intenzionata a fare grandi cose, a
chiamare al Milan Dirigenti di primo piano però presto anche lei dovrà fare i
conti con i pochi soldi in cassa, a quel punto ci sarà la rivincita dello “Stalliere”
a meno di un coup de teatre inaspettato e imprevedibile in questo momento.
L’indonesiano nuovo
padrone dell’Inter non sembra, ancora, rendersi conto di dove sia atterrato, il
calcio italiano è un microcosmo unico e ci vogliono tempo e buoni consiglieri
per capirlo a fondo, Moratti intanto è lì nell’ombra, sarà il mentore ma siamo
proprio sicuri che non attenda un passo falso di Thohir?
Galliani e Moratti due personaggi diversi e agli antipodi
però per certi aspetti molto simili, alla base della loro similitudine c’è la
predisposizione naturale ad essere dei banditi.
Non ci resta che aspettare per vedere cosa succederà, se il
nuovo che avanza sarà in grado di imporsi o se viceversa i due “grandi
mestatori” saranno ancora lì a manovrare nell’ombra, è troppo presto per dirlo,
sia Barbara Berlusconi che Erik Thohir sono due incognite, che possono
rivelarsi delle sorprese positive difficile dirlo in questo momento, di certo
fino ad ora non hanno avuto ancora modo di dimostrare le loro competenze, da
quello che si è visto non sembrano averne molte.
La “Padroncina” a me sembra tanto una specie di Alice in
Wonderland, il mondo del calcio non è quello dei filarini “amorosi” con il
calciatore di turno, credo che farebbe bene a farsi consigliare da Rosella Sensi.
L’indonesiano invece a me sembra più
scaltro, ha la faccia ed il sorriso sufficientemente viscido di che è abituato
al “mordi e fuggi”, con il malloppo ovviamente.
Galliani è sicuramente uno squalo, è imprevedibile e per
questo pericoloso, in questo momento è obbligato a mettersi in disparte, credo
però che ne approfitterà per preparare la sua rentrè con tanto di onori e fanfare.
Il calcio italiano ha
bisogno di persone competenti e professionali, spero tanto di sbagliarmi, ma ne
Barbara Berlusconi ne Erik Thohir mi pare che soddisfino a questi requisiti, c’è
solo da sperare che abbiano abbastanza risorse per circondarsi di persone
valide altrimenti assisteremo alla solita frittata rivoltata stile paese dei
Kaki.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
RIPRENDIAMOCI LO STADIO
Massimo Sottosanti
Twitter: @JuveGrandeAmor
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