giovedì 28 novembre 2013

RESPECT!!!



Mi ero ripromesso di non parlare più di Ultras, però è un argomento che ritorna a galla quasi quotidianamente, in particolare negli ultimi giorni hanno attirato la mia attenzione questi fatti.

·         Il Mattino di Napoli si scandalizza per la denuncia contro ignoti presentata dalla Juventus per gli atti vandalici, distruzione di bagni, lanci di gavettoni “organici” e altre violenze, perpetrati da alcuni teppisti che erano presenti, nel settore ospiti, allo JS in occasione di Juventus Napoli
·         I delegati UEFA presenti allo JS, in occasione di Juventus Copenaghen,  avrebbero rilevato cori di tipo razzista e come da regolamento lo hanno  evidenziato nel loro rapporto alla UEFA.
·          A Varsavia oggi sono stati fermati dalla polizia circa centottanta tifosi della Lazio per comportamenti violenti

Iniziamo dall’articolo del Mattino di Napoli ieri titolava:

La Juve dei cori razzisti denuncia i tifosi azzurri. Esposto in procura per 74 seggiolini divelti
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Quello che scrive l’autore dell’articolo, certo Fulvio Scarlata, è un esempio di come il fenomeno del vandalismo e della inciviltà da stadio siano parte della, assoluta, mancanza di cultura sportiva italiana. Scarlata prende le difese dei violenti con motivazioni inaccettabili, vorrei vedere se io andassi a casa sua a distruggergli quattro o cinque sedie se non farebbe un esposto alla Procura, anche se mi avesse apostrofato come Piemontese b…, ma soprattutto distorce la realtà dei fatti. Il Mattino, pubblicando questo articolo, oltre a giustificare, si rende complice di chi reagisce in modo violento alle provocazioni, sarei curioso di conoscere cosa scriverebbe nel caso in cui  tifosi della Juventus, trasferta, a seguito dei continui insulti alla memoria dei 39 Juventini morti al Heysel  si mettessero a divellere seggiolini, distruggere bagni o che altro. Il Mattino dovrebbe spiegarci quel’è il comportamento più consono per rispondere alle provocazioni, assaltare, come successe l’anno scorso a Napoli, il pulman della Juventus? Se Scarlata e il suo direttore pensano, con questo articolo, di rendere un servizio alla Città di Napoli e ai napoletani si sbagliano di grosso, io sono convinto che la maggioranza dei Napoletani si vergogni profondamente per il comportamento di alcuni loro concittadini violenti, sono convinto che, a differenza di Scarlata, condannano quello che è successo alla JS.  Ma lasciano Scarlata alle sue farneticazioni e veniamo a chi, tra di noi Juventini, ha difeso e difende quei cori vergognosi, ecco il risultato di quelle provocazioni senza senso, il risultato è che uno Scarlata qualsiasi si può arrogare il diritto di giustificare quello che non è giustificabile.

È inconcepibile come gli Ultras continuino a non comprendere i danni che stanno facendo alla Juve e al suo popolo seguitando ad intonare questi cori beceri. Mercoledì sera, in occasione di Juventus Copenhagen, mezzo JS ha intonato i famosi cori “Vesuviani”, tant’è che, a quanto riporta La Stampa, c’è la possibilità che scattino sanzioni da parte del UEFA. È ormai chiaro che gli Ultras stanno ricattando la Società, perché non c’è altra spiegazione, stanno danneggiando la Juventus a livello d’immagine oltre che economicamente, ma si rendono conto, questi imbecilli, del danno che provocherebbero delle sanzioni UEFA? Io credo di si, e lo  stiano facendo apposta. Questa strada non porta a nulla di buono, se non a far si che, se dovesse scappare la pazienza in Corso Galfer, in mancanza un cambio di tendenza si possano prendere decisioni drastiche.

Tanto per non farci mancare nulla, perché l’Italia ci sta stretta, esportiamo la violenza per l’Europa, oggi centottanta “tifosi” della Lazio sono stati fermati a Varsavia per atti di violenza.

I tre casi che ho portato ad esempio, servono per dimostrare quanto sia lungo e difficile il cammino da percorrere affinché l’educazione e il rispetto entrino negli stadi italiani, quando un quotidiano si sente in diritto, non solo di giustificare, di assolvere dei teppisti e criticare chi giustamente li denuncia, se un gruppo di imbecilli riesce a tenere in scacco una Società come la Juventus, se c’è chi va in trasferta con l’idea di perpetrare atti violenti, il futuro non è certo roseo. A questi violenti e a chi li giustifica e li difende vorrei ricordare, che come accadde ai tempi degli Hooligans, se le autorità non porranno freno in maniera seria a questo fenomeno, non certo con la tessera del tifoso, a pagarne le spese sarà tutto il calcio italiano.

Gli stadi non sono, e non saranno mai, dei teatri, però anche allo stadio si dovrebbe sottostare ad un 
Codice di Comportamento che sia improntato sul rispetto reciproco, la  speranza è che alle prossime generazioni, non serva nessun codice, ma siano educate allo spirito sportivo. Per ora,misure drastiche? Si perché non c’è peggior sordo di che non voglia sentire.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

RIPRENDIAMOCI LO STADIO

Massimo Sottosanti


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