Questo è un piccolo blog che si perde nell’universo di altri
blog molto più importanti, più conosciuti e più frequentati, ma soprattutto è
una voce totalmente libera ed autonoma,
dove chi scrive lo fa solo ed esclusivamente per passione e per amore verso la
Juventus e i sui colori.
L’essere piccoli però non esime da avere delle idee e
soprattutto non esime a chi ci scrive di portare avanti con assoluta libertà
intellettuale le idee e le convinzioni personali, cercando di dare dei
contributi, minimi e forse ininfluenti, a temi che si dibattono a livelli
superiori al nostro. Chi scrive in questo blog lo fa perché ha qualche cosa da
dire che a volte potrà essere banale altre invece potrà essere interessante,
chi pubblica in questo blog è libero da ogni sorta di condizionamenti ed è
responsabile delle sue idee, soprattutto non qui, non ci sono linee editoriali e
nessuno deve rendere conto a nessuno.
Fatta questa premessa, quelle poche persone che ci seguono
con assiduità ricorderanno che Juventus Storia di un Grande Amore incominciò a
prendere posizione sulla questione della Discriminazione Territoriale subito dopo Juventus-Milan, criticando duramente le dichiarazioni di Adriano Galliani a
proposito di queste norme.
Questo blog ha mantenuto una posizione coerente fin dall’inizio
della discussione sui comportamenti all’interno degli stadi, ha da sempre
auspicato un cambiamento nei comportamenti delle frange più estremiste del
tifo, cambiamento che deve essere improntato su basi di educazione, rispetto
reciproco e civiltà. Le posizioni che portiamo avanti sono dettate dalla
convinzione che gli stadi, meglio alcuni settori degli stadi, non sono e non
devono essere delle zone franche dove vige la legge del far west. Per chi
scrive su questo blog il comportamento civile ed il rispetto sono una questione
di principio.
Non siamo tanto
sprovveduti dal credere che le norme attuali siano giuste, sappiamo bene che devono
essere migliorate perché non è trasformando gli stadi in compound fortificati
che si risolvono i problemi della violenza o della maleducazione. Non siamo
nemmeno tanto sprovveduti da credere che gli stadi debbano essere dei teatri e
sappiamo ben discernere tra uno sfottò e un insulto. Tutto quello che è stato
pubblicato e che pubblicheremo ha uno solo scopo quello di dare un contributo,
minimo e (forse) ininfluente al dibattito più ampio si questo e su altri temi.
Qui nessuno si fa scudo delle dichiarazione di nessuno, qui
non si danno interpretazioni pro domo nostra delle parole di Tizio o Caio come stanno
facendo in molti per legittimare delle posizioni oggettivamente difficilmente
sostenibili.
L’impegno di questo blog è quello di essere un spazio libero
che continuerà in assoluta libertà a portare avanti le sue battaglie, chi avrà
la pazienza e la voglia di seguirci sappia che questo è uno spazio aperto a
tutti e tutte le idee, qui ci sarà sempre il massimo rispetto per le idee
altrui se formulate in maniera civile ed
educata.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
RIPRENDIAMOCI LO STADIO
Massimo Sottosanti
Twitter: @JuveGrandeAmor
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