venerdì 13 dicembre 2013

IL ROSICONE OSSIA IL ROMANISTA



Il  bollettino der Testaccio, o se preferite la Voce di Trigoria, ossia Il Romanista, oggi pubblica un articolo demenziale scritto, dal Premio Pulitzer del giornalismo giallorosso, il famosissimo giornalista Luca Pelosi una firma stimatissima a Trastevere, Testaccio e Centocelle .
Il Pelosi, ne sono certo ha scritto dopo aver assunto una dose massiccia di alcool, delira in maniera schizofrenica su sul cambio di data della prossima partita di Campionato, concesso alla Juventus, dopo la disastrosa (climaticamente parlando) trasferta Turca.

Il Pelosi, nel suo delirio etilico, scrive l’incipit dell’articolo accusando Antonio Conte di essersi lamentato delle condizioni del campo di Istanbul, già a questo punto credo che tutti concorderete con me della scarsissima competenza di Calcio di questo signore. La malafede del Pelosi sta nel fatto che si guarda bene dal riportare le dichiarazioni di Conte, che già dopo la gara casalinga con il Real Madrid dichiarò che “il futuro in Champions dipende solo da noi. Se saremo bravi passeremo il turno, se non lo passeremo riconosceremo il valore di chi accederà agli ottavi”. Sempre nell’intento di fare disinformazione, Luca Pelosi, omette deliberatamente di riportare il dibattito che è in corso nell’ambiente Juventino da mercoledì in avanti, dibattito nel quale tutti dalla Squadra all’ultimo dei tifosi è concorde nel ritenere che, al di la delle condizioni del campo, l’eliminazione ce la siamo giocata con i pareggi delle due prime gare di Champions.
Non contento Luca Pelosi farnetica sul cambio di data della partita di Campionato contro il Sassuolo, qui vale la pena riportare testualmente il delirio del Pelosi:

“La notizia è che la Juventus ha chiesto e ottenuto di giocare la partita col Sassuolo partita col Sassuolo non più sabato sera ma domenica alle 18.30. Evidentemente due giorni di riposo non bastano. Per gli altri, però, sì. Due esempi: la Roma ha giocato giovedì contro il Chievo (giocando 90 minuti, non 60, come la Juve ieri) e domenica contro il Torino (mentre il Chievo giocò di lunedì). Il Bologna ha giocato martedì in Coppa Italia contro il Siena e venerdì in campionato con la Juventus. 
Non sicapisce quindi perché la Juve non possa giocare mercoledì (solo 60 minuti) e poi sabato.”

Luca Pelosi oltre ad avere delle scarse conoscenze di Calcio dimostra di non conoscere una beata fava di geografia e di viaggi, stando agli esempi che porta. Ma se pure prendiamo per buono che viaggiare da Roma a Torino e viaggiare da Torino a Istanbul andata e ritorno siano la stessa cosa, la demenzialità di quello che scrive Pelosi è figlia, spero, di crassa ignoranza (voce del verbo ignorare). Infatti il Pelosi non conosce che è assodato che un calciatore professionista smaltisce la stanchezza fisica di una partita in 24 ore, il problema è ricaricare le energie psicologiche e necessarie per avere il giusto livello di concentrazione per affrontare la gara successiva. È chiaro che i tifosi della Maggggica non sono abituati ad analizzare questo tipo di problematiche, per questo per loro è difficile comprendere che i giocatori della Juventus, tra martedì e mercoledì, hanno consumato energie nervose e psicologiche doppie del normale, inoltre il livello di concentrazione e stress da prestazione che comporta giocare una partita come quella contro il Galatasaray, dove ti giochi un pezzo di stagione, è molto superiore che giocare una partita di Campionato contro il Chievo o una di Coppa Italia contro il Siena. Che ci possono poi essere dei problemi di concentrazione della squadra in un partita di Campionato lo sappiamo bene noi Juventini in base a quello che è successo a Firenze, ma anche qui noi abbiamo fatto il nostro bravo mea culpa e ci siamo tirati su le maniche.

Questo articolo è ancor più demenziale se lo si inquadra nella realtà attuale della Roma e da la misura di quanto la tifoseria giallorossa non è abituata alle vittorie ma solo alle sconfitte. L’atteggiamento dei tifosi romanisti nel contesto generale della stagione della Roma trasuda preoccupazione e timore per un crollo della loro squadra. Le tifoserie abituate a celebrare le vittorie sanno accettare le sconfitte senza accampare scuse, senza inventarsi complotti.

La Roma è una Società che sta lavorando bene, sta cercando di costruire sui ruderi del passato Sensiano una realtà che sia in linea con gli standard del Calcio moderno, la squadra che Sabatini ha costruito l’estate scorsa è oggettivamente un’ottima squadra, ha saputo scegliere un allenatore degno di questo nome come Garcia, non certo un genio e neppure un grande allenatore, ancora distante da un Klopp ma ottimo per dare un gioco logico alla squadra, seppure nella Roma ci sia sempre da fare i conti con le bizze e le isterie del Pupone, si deve dar atto a Garcia di star facendo un buon lavoro.

L’abisso profondo sta nella sua tifoseria, una tifoseria abituata a vedere complotti perché non sono in grado di vedere le pecche della loro squadra, una tifoseria che si esalta per le sconfitte degli avversari quasi di più di quanto gioisca per le vittorie della Roma, una tifoseria che ha il coraggio di criticare Sabatini invece che ringraziarlo per l’eccellente lavoro svolto.

In poche parole una tifoseria che, dispiace dirlo, è abituata a rosicare e sempre roischerà.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti


Twitter: JuveGrandeAmor 

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