JUVE AVANTI TUTTA! I CONTI SI FANNO SOLO ALLA FINE

Juve avanti tutta! I conti si fanno solo alla fine.

La sconfitta di Istanbul è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel firmamento bianconero, e come un lampo nel buio nel rosicante universo anti-Juve.

In casa Juve c'era la consapevolezza di essere oggettivamente più forti dei turchi, di trovarsi in un buon periodo a livello di condizione fisica e di atteggiamento mentale e di poter quindi affrontare anche un ambiente caldo come quello della Türk  Telekom Arena ('non ho mai visto un tifoso segnare un goal', aveva detto capitan Buffon). Non il pubblico dunque, ma la nefasta alleanza tra forze della natura, slealtà ottomana, infingardaggine interessata della Uefa e un po' di ingenuità propria questo sì, questo è stato l'ostacolo, il nemico non previsto. E il sogno Champions League è finito qui, escludendo la Juve dal novero delle migliori 16 europee: non certo una scala di valori comunque, se ad andare avanti tra le italiane è stato il Milan, di certo quella con l'organico e il gioco peggiore; ma tant'è, "faremo tesoro di questa esperienza per il futuro", ha detto Conte (non esattamente le parole dell'uomo con la valigia, come vieppiù viene dipinto dopo l'eliminazione).

In casa Juve, dopo le primissime ore di grande amarezza, quasi di incredulità, perché la botta è stata forte e la delusione cocente, si è pensato a guardare nei fatti propri, a riflettere su dove si era sbagliato, perché la crescita, di cui il mister ha spesso parlato nei suoi due anni e mezzo bianconeri, possa continuare, e lo stop di Istanbul possa essere invece una porta spalancata verso nuove opportunità tutte da cogliere.

Adesso a nuttata è passata, ma in questo momento, Conte non sta certo già pensando alla finale dell'Europa League, anche se certo alzare al cielo quel trofeo davanti al suo popolo sarebbe per lui, e per i suoi ragazzi, una grande gioia. Adesso pensa al Sassuolo, per l'ottava vittoria consecutiva in campionato, poi ci sarà l'Avellino per avanzare in Coppa Italia, e così via.

Chi invece sta già almanaccando su chi incontrerà la Juve in Europa League, su dove arriverà, su chi dovrà vendere, su chi non potrà comprare o trattenere, su chi saccheggerà il supermarket bianconero, su dove andrà Conte, è l'esercito dei pennivendoli, per la gioia dell'Italia anti-juventina,  che non sta nella pelle dalla tentazione di cercar di infiltrare il seme del dubbio, del timore e dell'insicurezza nell'animo dei tifosi avversari, contando sul momento poco felice.

Ma non ce la faranno, non ce la devono fare.

La stagione è ancora giovanissima, moltissimo è ancora in gioco, persino la possibilità di qualificarsi come sfidante della vincente di Champions League.

L'obiettivo primario, il terzo scudetto consecutivo (l'impresa più difficile, quella di ri-ri-vincere, come hanno ricordato più di una volta sia Agnelli che Conte) è lì tutto da inseguire e questa batosta, c'è da crederlo, renderà ancora più famelici i ragazzi, che cercheranno di non lasciare più nemmeno le briciole agli avversari.

Cogliendo, ogniqualvolta servirà, tutte le occasioni che la normativa sul calendario offrirà, con buona pace dei rosiconi giallorossi che già farneticano sui molto ipotetici vantaggi di una Juve che potrebbe giocare spesso di lunedì; e su altre scemenzuole assortite.

Ai conti in tasca penserà la dirigenza, che non ha certo mai posto il 2014 come traguardo finale della sua progettualità. E i  conti, sinora solo semplici abbozzi, si faranno solo alla fine, quando tutte le tessere del puzzle saranno andate al loro posto.

Per intanto la cosa importante e che i tifosi tutti, ultras compresi, capiscano che non è tempo di bilanci o di giocare al 'dalli all'untore'; è invece il momento di stringersi intorno alla squadra, come hanno fatto in questi due giorni Agnelli, Marotta, Paratici e Nedved, per allontanare da Vinovo qualsiasi ombra di sconforto.

Tutti stretti dunque attorno alla Juve, con il Presidente, con il mister, con i ragazzi! Fino alla fine!

Carmen Vanetti (aka Angelo Ribelle)

Twitter: @JuveGrandeAmor