martedì 10 dicembre 2013

ORGOGLIOSO DI ESSERE JUVENTINO NONOSTANTE LE COSE TURCHE



La UEFA Champions League è, giustamente, considerato il torneo di Clubs più importante al mondo, la copertura mediatica dell’evento è pressoché totale e gli interessi che muove a livello economico li conosciamo tutti. I Clubs che partecipano alla competizione in pianta ,quasi, stabile come Real Madrid, Barcellona, Milan, Manchester Ud, Bayern, Juventus fanno parte di quel gruppo di Clubs che per meriti, normalmente acquisiti sul campo, hanno il calendario zeppo di impegni, un puzzle complesso che per far si che tutte le tessere siano al loro posto, dietro le quinte, si muove un sistema organizzativo e logistico sofisticato e di prim’ordine. Per queste ragioni negli ultimi decenni, da quando il calcio è diventato un business tra i più importanti al mondo, è sempre più difficile vedere delle partite rinviate, le partite si devono giocare nella data prevista, da qui quindi la necessità che i campi di gara dove si gioca la UCL devono avere certi requisiti. Requisiti che devono tener conto delle condizioni ambientali, di sicurezza e climatiche del luogo dove si gioca.

Questa lunga e noiosa premessa per inquadrare il problema che si trova a fronteggiare la Juventus oggi a causa della sospensione della partita di Istanbul. In primo luogo spero che la UEFA sanzioni in maniera pesante il Galatasaray per non aver predisposto la riparazione delle serpentine che dovrebbero riscaldare il campo, azione preventiva che sarebbe stata sufficiente ad evitare tutto questo gran casino.

Oggi a Istanbul abbiamo assistito in mondovisione alle proverbiali “cose turche”, infatti oltre al mancato funzionamento delle serpentine, quando l’arbitro ha deciso di sospendere la gara per far pulire il campo, tutti ci saremmo aspettati di vedere entrare in campo un mini spazzaneve motorizzato che avesse sgombrato rapidamente sgombrato la neve e, non sono un esperto e spero di non dire la castroneria del secolo, magari spargere un prodotto che permettesse alla neve di sciogliersi, ovviando al mancato funzionamento del sistema di riscaldamento. Invece no quello che abbiamo visto in mondovisione sono stai tre pellegrini, dotati di attrezzi antidiluviani che hanno tentato do pulire la zone del campo dove ci sono marcate le righe e nulla più.

È chiaro che non c’è nulla da fare contro le condizioni meteo, così come è altrettanto chiaro che se si deve giocare d’inverno alle Canarie si può far a meno dei sistemi anti gelo, ma a Istanbul…..

In buona sostanza ancora una  volta chi ne esce danneggiata da questa situazione è la Juventus, costretta ad un odissea per far ritorno in hotel in ore antelucane, che domani mattina dovrà svegliarsi per tempo per giocare intorno a mezzogiorno, sperando che il campo si pulito, per poi far ritorno a Torino, sperando che la manutenzione anti neve dell’aeroporto di Istanbul non sia come quella dello stadio altrimenti chissà quando rientrerà la squadra. Salvo poi dover giocare sabato sera contro il Sassuolo in campionato.

Io mi domando se al posto della Juventus ci fosse stato il Real o il Bayern come si sarebbe comportata la UEFA? Avrebbe applicato il regolamento alla lettera o avrebbe ceduto alle pressioni di Kaiser Franz o di Don Florentino, per far giocare la gara per esempio la prossima settimana, considerando l’importanza della posta in palio.   

In questi frangenti, di fronte a queste situazioni mi sento orgoglioso di essere Juventino, orgoglioso di far parte di un popolo che si identifica con una squadra che non molla mai, una squadra che non si lamenta a priori e che non accampa scuse, una squadra che nel bene e nel male se la gioca sempre e comunque sul campo, una squadra che ha nel suo DNA lo spirito del confronto sportivo onesto e leale.

In questi frangenti coprendo anche perché la Juventus e il suo popolo siano tanto odiati, perché rispetto agli altri, tutti gli altri, noi affrontiamo l’avversario a viso aperto senza le furbate all’italiana, ci accusano di ogni nefandezza però siamo gli unici che rispettiamo le regole e ad esse ci adattiamo, mentre gli altri, tutti gli altri, cercano di arginare le regole per evaderle o rispettarle a loro comodo.

Anche oggi la Juventus ha dato un ulteriore esempio di lealtà sportiva e di RISPETTO anche nelle avversità, quanti altri possono dire questo in Italia?

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti

Twitter: @JuveGrandeAmor



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