venerdì 3 gennaio 2014

CHI HA PORTATO L'ARBITRO?

Chi ha portato l'arbitro?



Juve-Roma  è in calendario per il 5 gennaio, in realtà è iniziata un mese prima, con quel Paolo De Paola che alla guida di quel carrarmato di carta maleolente che è il Corriere dello Sport sparava in prima pagina "Processo agli arbitri. Errori a ripetizione e troppe anomalie", e chiudeva con un accorato appello all'incompetente Abete definito "presidente non sempre energico, ma persona leale e onesta. Può essere lui íl garante non solo della Roma, ma di tutte le squadre. Il garante di una trasparenza e di una pulizia di cui abbiamo un gran bisogno. In un Paese divorato dalla corruzione e dai disonesti, sarebbe bello se almeno dal calcio partisse un messaggio forte, chiaro, incoraggiante. Chiediamo solo un campionato normale, pulito. Tutto qui".

E il tam tam dei 'coatti' era continuato di fatto incessante, tutto questo proprio quando la Juve, dopo aver messo la freccia e aver superato in souplesse i rivali, allungava spedita senza più perdere un colpo, mentre gli uomini di Garcia, privi del loro idolo Pupone, starnutivano:  a -5 fa freddo.

La sosta di Natale era stata poi interamente dedicata a preparare l'incontro sul piano mediatico e a mettere in forma designatore e arbitri.
Ed era cominciato il toto-arbitro.
Rocchi non andava bene: sul suo capo pesava la grave macchia di non aver concesso un rigore ai giallorossi in Milan-Roma per una trattenuta di Bonera su De Rossi (ma ha ugualmente perdonato il fallo di Dodò franato addosso a Kakà); Tagliavento non è in forma, ci sarebbe Orsato, quello tramortito da un pezzo di carta allo Juventus Stadium in Juve-Inter dello scorso campionato.
Ma il must, il favorito, è Nicola Rizzoli, di professione architetto, quindi bravo a costruire nuove cupole.
Qual è il suo fiore all'occhiello, ciò che lo rende degno di cotanta fiducia, visto che, giorno dopo giorno, ha avuto il plauso di tutti i vari rappresentanti del pennivendolismo cartaceo e dello starnazzare radiofonico, ben supportati da pedatori che usano i piedi anche quando ragionano, come De Sanctis e il vate Totti (intoccabile per i suoi tifosi, guiderà l'attacco giallorosso anche quando sarà una mummia imbalsamata)?
Ma naturalmente la direzione di Fiorentina-Juventus! L'unica gara sinora persa dai bianconeri, un 4-2 maturato quando ormai gli uomini di Conte erano sopra di due reti e tranquillamente in controllo della gara, allorché l'arbitro, evidentemente 'in forma', si inventava un fallo da rigore di Asamoah che mandava in confusione i bianconeri, rimasti vittima di un vero e proprio blackout psicologico; e in fondo non era stato nemmeno il suo peccato peggiore, perché in realtà i viola avrebbero dovuto già essere in dieci dal 15' del primo tempo, quando Aquilani si era prodotto in un'orripilante entrata a forbice su Bonucci ed era stato graziato con un giallo, che avrebbe dovuto essere in realtà un rosso pieno.
E Rizzoli era stato messo in rampa di lancio da 'Il Tempo',che gli aveva altresì ricordato tutti i molto presunti torti subì dai giallorossi e gli aiutini, altrettanto presunti, ai  bianconeri.
In alternativa si auspicava addirittura un arbitro straniero, come Webb, non hanno osato avanzare Grafe (quello di Real-Juve), ma sono certa che ci hanno pensato.

La canea è continuata, incessante: a Roma hanno risuscitato il falso-moviolato Turone e il rosicante Boniek; giornalini e giornalucoli, portati dal vento dell'esperto De Paola, hanno montato la caciara, ben supportati da giocatori sempre bravi a costruirsi alibi: da De Sanctis, col suo "La Juventus riesce ad essere quasi imbattibile perché il sistema italiano è indirizzato in modo tale che sia sempre più forte: non mi riferisco solo a cose negative..." all'icona Totti: col suo "Chiunque arriva alla Juve sa che deve vincere. E sa che lì, in un modo o nell’altro, vince"; cioè? "Una volta (2005, ndr) ho detto che contro la Juve si gioca sempre 11 contro 14 e mi hanno deferito..." (incompreso, doveva andare da Auricchio, ndr); le cose sono cambiate? "Qualche aiutino ce l’hanno sempre: l’evidenza è quella c’è poco da fare"; volontario o involontario? "Involontario, spero. Ma dopo una, due, dieci volte devi stare sempre attento...".
Complimentoni al Pupone.
Piuttosto sarebbe il caso che eviti entrate assassine come quella su Pirlo dello scorso febbraio; siamo certi che Rizzoli con  lui sarà comunque dolce, per evitare che l'idolo di Roma gli rifili un tris di vaffanculo, come nell'aprile del 2008.

Adesso sono riusciti a portare l'arbitro,
Uno dei due assistenti, Stefani, è una garanzia, sicuramente in forma: fornisce per lui referenze Meani, era un ragazzo della sua scuderia, come testimonia la Meani-Bergamo, del 28 aprile 2005, contenuta nelle informative.
Meani: Due cose; Bergamo: Dimmi. M: Io lo so che tu sei molto arrabbiato di qua e di là, però tu sappi che noi, io voglio bene a
Cristiano Copelli. Non ammazzarlo, per cortesia. B: No, no, no,no. M: Perché è un bravo ragazzo e poi… B: Lo sto recuperando… M: Un’altra cosa, se puoi dare un’occhiata ad Andrea Stefani quel ragazzo di Milano… B: Sì, ma quello esce normalmente lui. M: Si, però magari se puoi dargli un’occhiatina cosi… B: Sì, sì
PS. Non oso pensare cosa sarebbe successo se questa telefonata fosse stata di Moggi. Sicuramente Stefani sarebbe già stato rottamato, per non dire altro...

Noi portiamo il campo e il pallone. E la voglia di vincere.
Fino alla Fine



Carmen Vanetti (aka Angelo Ribelle)

Twitter: @JuveGrandeAmor

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