Chi ha portato l'arbitro?
Juve-Roma è in calendario per il 5 gennaio, in realtà è iniziata un mese prima,
con quel Paolo De Paola che alla guida di quel carrarmato di carta maleolente
che è il Corriere dello Sport sparava in prima pagina "Processo agli arbitri.
Errori a ripetizione e troppe anomalie", e chiudeva con un accorato appello
all'incompetente Abete definito "presidente non sempre energico, ma persona
leale e onesta. Può essere lui íl garante non solo della Roma, ma di tutte le
squadre. Il garante di una trasparenza e di una pulizia di cui abbiamo un gran
bisogno. In un Paese divorato dalla corruzione e dai disonesti, sarebbe bello se
almeno dal calcio partisse un messaggio forte, chiaro, incoraggiante. Chiediamo
solo un campionato normale, pulito. Tutto qui".
E il tam tam dei 'coatti'
era continuato di fatto incessante, tutto questo proprio quando la Juve, dopo
aver messo la freccia e aver superato in souplesse i rivali, allungava spedita
senza più perdere un colpo, mentre gli uomini di Garcia, privi del loro idolo
Pupone, starnutivano: a -5 fa freddo.
La sosta di Natale era stata poi
interamente dedicata a preparare l'incontro sul piano mediatico e a mettere in
forma designatore e arbitri.
Ed era cominciato il toto-arbitro.
Rocchi non
andava bene: sul suo capo pesava la grave macchia di non aver concesso un rigore
ai giallorossi in Milan-Roma per una trattenuta di Bonera su De Rossi (ma ha
ugualmente perdonato il fallo di Dodò franato addosso a Kakà); Tagliavento non è
in forma, ci sarebbe Orsato, quello tramortito da un pezzo di carta allo
Juventus Stadium in Juve-Inter dello scorso campionato.
Ma il must, il
favorito, è Nicola Rizzoli, di professione architetto, quindi bravo a costruire
nuove cupole.
Qual è il suo fiore all'occhiello, ciò che lo rende degno di
cotanta fiducia, visto che, giorno dopo giorno, ha avuto il plauso di tutti i
vari rappresentanti del pennivendolismo cartaceo e dello starnazzare
radiofonico, ben supportati da pedatori che usano i piedi anche quando
ragionano, come De Sanctis e il vate Totti (intoccabile per i suoi tifosi,
guiderà l'attacco giallorosso anche quando sarà una mummia imbalsamata)?
Ma
naturalmente la direzione di Fiorentina-Juventus! L'unica gara sinora persa dai
bianconeri, un 4-2 maturato quando ormai gli uomini di Conte erano sopra di due
reti e tranquillamente in controllo della gara, allorché l'arbitro,
evidentemente 'in forma', si inventava un fallo da rigore di Asamoah che mandava
in confusione i bianconeri, rimasti vittima di un vero e proprio blackout
psicologico; e in fondo non era stato nemmeno il suo peccato peggiore, perché in
realtà i viola avrebbero dovuto già essere in dieci dal 15' del primo tempo,
quando Aquilani si era prodotto in un'orripilante entrata a forbice su Bonucci
ed era stato graziato con un giallo, che avrebbe dovuto essere in realtà un
rosso pieno.
E Rizzoli era stato messo in rampa di lancio da 'Il Tempo',che
gli aveva altresì ricordato tutti i molto presunti torti subì dai giallorossi e
gli aiutini, altrettanto presunti, ai bianconeri.
In alternativa si
auspicava addirittura un arbitro straniero, come Webb, non hanno osato avanzare
Grafe (quello di Real-Juve), ma sono certa che ci hanno pensato.
La canea
è continuata, incessante: a Roma hanno risuscitato il falso-moviolato Turone e
il rosicante Boniek; giornalini e giornalucoli, portati dal vento dell'esperto
De Paola, hanno montato la caciara, ben supportati da giocatori sempre bravi a
costruirsi alibi: da De Sanctis, col suo "La Juventus riesce ad essere quasi
imbattibile perché il sistema italiano è indirizzato in modo tale che sia sempre
più forte: non mi riferisco solo a cose negative..." all'icona Totti: col suo
"Chiunque arriva alla Juve sa che deve vincere. E sa che lì, in un modo o
nell’altro, vince"; cioè? "Una volta (2005, ndr) ho detto che contro la Juve si
gioca sempre 11 contro 14 e mi hanno deferito..." (incompreso, doveva andare da
Auricchio, ndr); le cose sono cambiate? "Qualche aiutino ce l’hanno sempre:
l’evidenza è quella c’è poco da fare"; volontario o involontario? "Involontario,
spero. Ma dopo una, due, dieci volte devi stare sempre
attento...".
Complimentoni al Pupone.
Piuttosto sarebbe il caso che eviti
entrate assassine come quella su Pirlo dello scorso febbraio; siamo
certi che Rizzoli con lui sarà comunque dolce, per evitare che l'idolo di Roma
gli rifili un tris di vaffanculo, come nell'aprile del
2008.
Adesso sono riusciti a portare l'arbitro,
Uno dei due
assistenti, Stefani, è una garanzia, sicuramente in forma: fornisce per lui
referenze Meani, era un ragazzo della sua scuderia, come testimonia la
Meani-Bergamo, del 28 aprile 2005, contenuta nelle informative.
Meani: Due
cose; Bergamo: Dimmi. M: Io lo so che tu sei molto arrabbiato di qua e di là,
però tu sappi che noi, io voglio bene a
Cristiano Copelli. Non ammazzarlo,
per cortesia. B: No, no, no,no. M: Perché è un bravo ragazzo e poi… B: Lo sto
recuperando… M: Un’altra cosa, se puoi dare un’occhiata ad Andrea Stefani quel
ragazzo di Milano… B: Sì, ma quello esce normalmente lui. M: Si, però magari se
puoi dargli un’occhiatina cosi… B: Sì, sì
PS. Non oso pensare cosa sarebbe
successo se questa telefonata fosse stata di Moggi. Sicuramente Stefani sarebbe
già stato rottamato, per non dire altro...
Noi portiamo il campo e il
pallone. E la voglia di vincere.
Fino alla Fine
Carmen Vanetti (aka Angelo Ribelle)
Twitter: @JuveGrandeAmor
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