Dopo il bagno di goduria per la netta vittoria sulla
Magggica, con conseguente allungo a più otto, l’errore più grave che la
Juventus possa fare è quello di considerare il Campionato una pratica chiusa, invece il Campionato è ancora lungo e le insidie sono tante.
La superiorità della Juventus in campo nazionale è lì
davanti a tutti, la partita di domenica ha dimostrato che la differenza tra noi
e i giallorossi va ben oltre gli otto punti in classifica. La differenza emersa
dal campo è la dimostrazione che la Juventus è una realtà che si basa su
organizzazione, programmazione, lavoro e abnegazione. La Roma, che è la prima
antagonista dei Bianconeri, domenica sera ha dimostrato ancora un volta tutti i
suoi limiti, con Garcia ha trovato un ottimo allenatore, non certo eccelso, che
però in questi sei mesi di vita romana ha assimilato la filosofia di Trigoria. L’esempio
più lampante, di cui lo ringraziamo, è quello di essersi adattato ai”capricci” der
Pupone, padrone incontrastato dello spogliatoio e non solo della Magggica,
Totti domenica è stato perlomeno imbarazzante, non è mai entrato in partita,
annullato e completamente perso tra i difensori Bianconeri. Un Totti in queste
condizioni con Conte, che è un Tecnico almeno un paio di spanne più bravo di
Garcia e con più carattere, avrebbe visto la gara dalle panchina. Poi a sfavore
della Roma gioca anche l’ambiente, anche questo aspetto è emerso
prepotentemente domenica sera, il fallo di De Rossi su Chiellini è la sintesi
della frustrazione dei giallorossi, incapaci di una reazione logica allo
svantaggio.
I rischi che corriamo noi sono legati appunto a questa
differenza enorme, direi quasi abissale, che c’è tra la Juventus e le altre
diciannove squadre della Serie A, il rischio di un calo di attenzione, Firenze
insegna. Conte oggi nella conferenza stampa pre Cagliari ha evidenziato che il
Campionato è ancora lungo e che non si deve mollare, non devono esserci cali
psicologici e soprattutto bisogna mantenere la determinazione e la fame necessarie a
continuare su questa strada. Vincere il Campionato a quota 100 non è
impossibile per questa Juventus a patto che non si sieda e soprattutto che non
snobbi nessun avversario a cominciare da domani a Cagliari.
Il livello del Calcio italiano è molto basso e questo si
riflette anche sulle figuracce che si rimediano in Europa, l’eliminazione della
Champions è l’esempio più eclatante, la Juventus ha iniziato la stagione sotto
tono mentalmente, la facilità di riacciuffare e vincere le partite nel nostro
Campionato ha determinato la bassa carica psicologica ed agonistica delle prime
due gare di UCL.
Un calo di concentrazione associato ai continui rumors di
mercato fatti girare ad arte per disturbare l’ambiente sono un rischio ancor
più presente ora con otto punti di vantaggio. Spetterà a Conte, e qui non ci
sono dubbi, motivare ogni singolo elemento della rosa. Altro rischio è l’Europa
League che potrebbe distogliere energie psicologiche alle gare di Campionato in
quanto un vantaggio così ampio può dar adito, inconsciamente, che anche al 80%
in Italia si possa aver ragione di qualsiasi avversario.
Questi sono i rischi maggiori a non avere a che fare con una
contendente al nostro livello, non dimenticando che qualsiasi squadra quando
gioca contro la Juventus è motivata al 110%.
Domani andiamo a Cagliari, campo ostico da sempre, quella di
domani per me è una partita molto delicata, una partita da vincere e vincere
convincendo per mandare dei segnali
forti a tutte le avversarie. Siamo solo
a metà strada guai pensare che i giochi siano già fatti, Antonio sono sicuro
che ci penserai tu.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
Twitter: @JuveGrandeAmor
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