giovedì 16 gennaio 2014

UN UOMO CHE CREDE NELLA GIUSTIZIA




Ho ancora ben presente nella mia mente l’immagine di Luciano Moggi, con il groppo alla gola, che davanti alle telecamere diceva “Non ho più l’anima, me l’hanno uccisa”. Era il 14 Maggio del 2006, forse il giorno peggiore nella vita di Luciano Moggi, il giorno in cui gli crollò addosso tutta una vita dedicata al Calcio. Ieri dopo sette anni e mezzo la sentenza della Cassazione sul Processo GEA, si è fatto finalmente un promo passo verso la giustizia, ieri hanno ridato un pezzo d’anima a Luciano Moggi  e a suo figlio Alessandro.

Moggi dal 2006 ad oggi ha dato una lezione a tutti quelli che l’hanno accusato, insultato e condannato senza aspettare le sentenze dei Tribunali, la lezione di Luciano Moggi a tutti i suoi accusatori è semplice ed è la risposta  di tutte le persone oneste, se sei innocente non puoi far altro che credere nella Giustizia.

In tutti questi anni Luciano Moggi avrebbe avuto tutte le ragioni a non credere più di tanto al sistema giudiziario italiano, l’accanimento che ha dovuto subire è assurdo, le accuse che gli sono state mosse si sono dimostrate infondate o peggio costruite ad arte da chi si è prefisso un solo obbiettivo, distruggere il miglior professionista e conoscitore del Calcio italiano. Moggi è stato sottoposto ad un’odiosa gogna mediatica; contro di lui si è espresso il peggio del giornalismo italiano, Moggi è stato presentato come il responsabile di tutti i mali del calcio italiano. Per sopportare tanto accanimento, tanto ostracismo mediatico e persecuzione giudiziaria, di fronte a sentenze palesemente vergognose e non supportate da prove concrete, sarebbe stato facile farsi prendere dallo scoramento, sarebbe stato umano stancarsi di lottare e mandare tutti a quel paese, Luciano non lo ha fatto, Luciano ha lottato per la sua dignità e per ribadire la sua innocenza e quella del figlio Alessandro.

La vicenda GEA, più di quella di Farsopoli, ha evidenziato la persecuzione organizzata dal sistema nei confronti di Moggi. L’indiscussa capacità di Moggi che lo ha di fatto portato ad essere il miglior “Uomo Mercato”  del calcio italiano, questa sua bravura ha fatto si che venissero evidenziati i limiti di quasi tutti gli altri. Quando Moggi trattava un giocatore difficilmente sbagliava il colpo importante, certo di errori ne ha commessi anche Luciano, quando si arrivava alla firma di un contratto questo era l’ultimo atto di un processo meticoloso e professionale, nulla era improvvisato e nulla lasciato al caso. Questa professionalità ha portato Luciano Moggi ad essere inviso agli avversari, i vari Moratti, Branca, Oriali, Galliani, Baldini e compagnia cantante, non l’hanno mai spuntata con Luciano Moggi perché non avevano la sua preparazione e la sua professionalità, il fatto che Moggi fosse sempre un passo avanti gli ha creato molti nemici. I nemici di Moggi hanno sempre messo in mostra i loro limiti intellettuali, la dimostrazione sta proprio in come hanno reagito alla bravura di Luciano, invece di cercare di imparare da lui, invece di applicarsi per migliorarsi hanno scelto la via più facile e più vile, pugnalarlo alle spalle; però non si sono accontentati di gettare fango addosso a lui comportandosi in modo vile, hanno messo in mezzo anche il figlio.

Se c’è responsabilità che si possa ascrivere a Luciano Moggi è il suo carattere un po’ guascone, l’errore che ha commesso è stato quello tipico delle persone oneste e corrette, si è fidato di falsi amici.

L’assoluzione di Luciano e Alessandro Moggi squarcia un velo su tutta la vicenda Farsopoli, la sentenza della Cassazione infatti demolisce uno dei pilastri (d’argilla) su cui si basava tutta la vicenda. La Giustizia a volte è lenta, a volte è ingiusta, a volte si fa fatica ad aver fiducia nei Giudici, a volte i Giudici si comportano non da Giudici, Luciano Moggi ha dimostrato una fede incrollabile nella Giustizia e la sua fede è stata premiata.
Siamo tutti con te Direttore oggi è un giorno di festa per tutti noi, grazie per averci insegnato che chi è ONESTO non teme nulla!  

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE…CON IL DIRETTORE E LA JUVENTUS

Massimo Sottosanti

Twitter: @JuveGrandeAmor

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