lunedì 17 febbraio 2014

"Perché ci sono i simpatici e gli antipatici, i simpatici sono quelli che sentite per telefono”



Antonio Conte, ancora lui, sempre lui al centro dello spot mediatico, Antonio Conte l’allenatore più “amato” 
dalla Stampa italiana perché senza Antonio Conte probabilmente le vendite dei quotidiani sportivi crollerebbero in maniera impressionante.

Della presa di posizione del Mister su Giovinco abbiamo già scritto ieri, ribadisco che non c’era bisogno di 
quell’abbraccio a Seba per dimostrare quanto sia grande l’Uomo Antonio Conte. Sul “caso” Giovinco, la chiarezza delle parole del Mister non ha concesso spazio di replica, a nessuno dei nostri eroi dei media. 
In tutto questo però è passato quasi inosservato un passaggio importante fatto da Conte, ma che passa quasi inosservato perché non fa comodo a nessuno, perché ancora una volta il Mister scarica una bordata pesantissima verso quei signorini presenti in Sala Stampa, infatti oggi non sono apparsi titoli cubitali rideriti a queste dichiarazioni:

Però non è simpatico, è piccolino, non parla con qualche giornalista, non dà la formazione forse fa questo Giovinco, allora sta sulle palle, allora lo si massacra, purtroppo chi legge si fa condizionare….. Perché così mi fate dei danni, perché poi mi tocca a me arrivare a fine stagione con i giocatori distrutti psicologicamente…. perché ci sono i simpatici gli antipatici i simpatici sono quelli che sentite per telefono

Io mi domando perché nessuno ha replicato a Conte su questo passaggio, lo stesso GB Olivero, giornalista “amico”, che ha introdotto il tema Giovinco ha tentato di ribattere però poi si è zittito. Nessuno ha ribadito semplicemente perché Conte ha detto una verità sacrosanta. I giornalisti sono per antonomasia una genia di filibustieri pronti a tutto pur di avere un’anticipazione, pronti a tutto pur di dissacrare la privacy dello spogliatoio, sia della Juventus o di altre squadre, specie quando chi gestisce lo spogliatoio è un allenatore come Antonio Conte che lo ritiene un luogo sacro e privato, il luogo deputato per lavare i panni in privato. Ecco perché nessuno ha ribadito questo punto. Perché i media hanno glissato su questa accusa pesante e sacrosanta lanciata dal Mister?

Però la vendetta non si è fatta attendere, il trappolone, per Conte che ha osato portare alla luce uno dei tanti altarini da tener ben nascosto da parte dei media, era in agguato ed è scattato puntualmente, l’esca le dichiarazioni di Fabio Capello. Antonio Conte è una persona trasparente e sincera, una persona genuina e per questo è caduto nel trappolone, chi lo conosce, come lo conoscono i giornalisti che sono a contatto con lui e con l’ambiente sette giorni alla settimana, lo hanno visto ben carico e motivato, per i fischi a Giovinco e per altro, non hanno perso l’occasione per montare arditamente la polemica.

Io stimo, Conte è un tecnico di primissima fascia, forse il miglior giovane tecnico italiano e per la stima che gli porto, credo che a mente fredda c’è un passaggio nelle dichiarazioni di Capello che possa e debba essere condiviso, Capello ha ragione quando dice che il livello tecnico del calcio italiano è inferiore a quello che viene espresso nei campionati Inglese, Spagnolo e Tedesco, ne è la dimostrazione il livello medio dei giocatori stranieri che sono disposti a giocare nel nostro campionato, buoni giocatori ma nessun fuoriclasse. 
Che questa povertà tecnica penalizzi la Juventus in campo Europeo è una realtà oggettiva e inconfutabile. Io sono convinto che Conte a mente fredda condivida questa analisi di Don Fabio e lo dimostra il continuo richiamo alla concentrazione e all’impegno massimo da parte di ogni singolo giocatore della Juventus.

Da un altro lato ha ragione Conte a sottolineare che la Juventus guidata da Capello, pur essendo una squadra di assoluto livello mondiale, non è riuscita mai a superare i Quarti di Finale in Champions League.Per il resto lo sfogo di Conte è uno sfogo dei tanti e vale per quel che vale.

Ma appunto questo sfogo, questo trappolone in cui è caduto il Mister vale la pena analizzarlo attraverso le parole di Luciano Moggi, il Direttore commentando oggi le prole di Conte esprime tra gli altri un concetto che a mio avviso è importante, infatti questa frase di Moggi dice molto più di mille parole o seghe mentali:

"Diciamo che con me quelle dichiarazioni non le avrebbe neppure fatte. Mi avrebbe chiesto il permesso..."

Come al solito il Direttore dice e non dice, come al solito però dimostra di essere sempre il miglior manager del calcio italiano, infatti le parole di Moggi dicono molto su come sia abbandonato Conte di fronte ai media, è lui che ci mette sempre la faccia, è lui che deve difendere il fortino in qualsiasi situazione e questa è certamente una pecca di Marotta. Quando Moggi dice “mi avrebbe chiesto il permesso…” è chiara l’allusione che ai suoi tempi le dichiarazioni erano concordate e che la presenza del Direttore nello spogliatoio non era un'intromissione ma un aiuto, oggi è ancora così? A me non pare proprio.

Conte è una risorsa fondamentale per la Juventus e in questo momento, io credo che sia insostituibile, quindi come tale deve essere tutelata e deve essere supportata adeguatamente. Conte fa audience e la Juventus pure, bene se i media vogliono proseguire ad approfittare di questa situazione si dovranno adeguare a delle regole che devono essere imposte dalla Società.

Lasciamo che Antonio Conte lavori in santa pace, perché questo si realizzi sarebbe bene che Andrea Agnelli chieda a Beppe Marotta di fare da parafulmine, così come faceva Luciano Moggi ai suoi tempi.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti

Twitter: @JuveGrandeAmor

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