Antonio Conte, ancora lui, sempre lui al centro dello spot
mediatico, Antonio Conte l’allenatore più “amato”
dalla Stampa italiana perché senza
Antonio Conte probabilmente le vendite dei quotidiani sportivi crollerebbero in
maniera impressionante.
Della presa di posizione del Mister su Giovinco abbiamo già
scritto ieri, ribadisco che non c’era bisogno di
quell’abbraccio a Seba per
dimostrare quanto sia grande l’Uomo Antonio Conte. Sul “caso” Giovinco, la
chiarezza delle parole del Mister non ha concesso spazio di replica, a
nessuno dei nostri eroi dei media.
In tutto questo però è passato quasi
inosservato un passaggio importante fatto da Conte, ma che passa quasi inosservato perché
non fa comodo a nessuno, perché ancora una volta il Mister scarica una bordata
pesantissima verso quei signorini presenti in Sala Stampa, infatti oggi non
sono apparsi titoli cubitali rideriti a queste dichiarazioni:
“Però non è simpatico, è piccolino, non parla con qualche giornalista,
non dà la formazione forse fa questo Giovinco, allora sta sulle palle, allora
lo si massacra, purtroppo chi legge si fa condizionare….. Perché così mi fate
dei danni, perché poi mi tocca a me arrivare a fine stagione con i giocatori
distrutti psicologicamente…. perché ci sono i simpatici gli antipatici i
simpatici sono quelli che sentite per telefono”
Io mi domando perché nessuno ha replicato a Conte su questo
passaggio, lo stesso GB Olivero, giornalista “amico”, che ha introdotto il tema
Giovinco ha tentato di ribattere però poi si è zittito. Nessuno ha ribadito
semplicemente perché Conte ha detto una verità sacrosanta. I giornalisti sono
per antonomasia una genia di filibustieri pronti a tutto pur di avere un’anticipazione,
pronti a tutto pur di dissacrare la privacy dello spogliatoio, sia della
Juventus o di altre squadre, specie quando chi gestisce lo spogliatoio è un
allenatore come Antonio Conte che lo ritiene un luogo sacro e privato, il luogo
deputato per lavare i panni in privato. Ecco perché nessuno ha ribadito questo
punto. Perché i media hanno glissato su questa accusa pesante e sacrosanta
lanciata dal Mister?
Però la vendetta non si è fatta attendere, il trappolone,
per Conte che ha osato portare alla luce uno dei tanti altarini da tener ben
nascosto da parte dei media, era in agguato ed è scattato puntualmente, l’esca
le dichiarazioni di Fabio Capello. Antonio Conte è una persona trasparente e
sincera, una persona genuina e per questo è caduto nel trappolone, chi lo
conosce, come lo conoscono i giornalisti che sono a contatto con lui e con l’ambiente
sette giorni alla settimana, lo hanno visto ben carico e motivato, per i fischi
a Giovinco e per altro, non hanno perso l’occasione per montare arditamente la
polemica.
Io stimo, Conte è un tecnico di primissima fascia, forse il
miglior giovane tecnico italiano e per la stima che gli porto, credo che a
mente fredda c’è un passaggio nelle dichiarazioni di Capello che possa e debba
essere condiviso, Capello ha ragione quando dice che il livello tecnico del
calcio italiano è inferiore a quello che viene espresso nei campionati Inglese,
Spagnolo e Tedesco, ne è la dimostrazione il livello medio dei giocatori
stranieri che sono disposti a giocare nel nostro campionato, buoni giocatori ma
nessun fuoriclasse.
Che questa povertà tecnica penalizzi la Juventus in campo
Europeo è una realtà oggettiva e inconfutabile. Io sono convinto che Conte a
mente fredda condivida questa analisi di Don Fabio e lo dimostra il continuo
richiamo alla concentrazione e all’impegno massimo da parte di ogni singolo
giocatore della Juventus.
Da un altro lato ha ragione Conte a sottolineare che la Juventus
guidata da Capello, pur essendo una squadra di assoluto livello mondiale, non è
riuscita mai a superare i Quarti di Finale in Champions League.Per il resto lo
sfogo di Conte è uno sfogo dei tanti e vale per quel che vale.
Ma appunto questo sfogo, questo trappolone in cui è caduto
il Mister vale la pena analizzarlo attraverso le parole di Luciano Moggi, il
Direttore commentando oggi le prole di Conte esprime tra gli altri un concetto
che a mio avviso è importante, infatti questa frase di Moggi dice molto più di
mille parole o seghe mentali:
"Diciamo che con me quelle dichiarazioni non le avrebbe neppure
fatte. Mi avrebbe chiesto il permesso..."
Come al solito il Direttore dice e non dice, come al solito però
dimostra di essere sempre il miglior manager del calcio italiano, infatti le
parole di Moggi dicono molto su come sia abbandonato Conte di fronte ai media,
è lui che ci mette sempre la faccia, è lui che deve difendere il fortino in
qualsiasi situazione e questa è certamente una pecca di Marotta. Quando Moggi
dice “mi avrebbe chiesto il permesso…” è chiara l’allusione che ai
suoi tempi le dichiarazioni erano concordate e che la presenza del Direttore
nello spogliatoio non era un'intromissione ma un aiuto, oggi è ancora così? A
me non pare proprio.
Conte è una risorsa fondamentale per la Juventus e in questo
momento, io credo che sia insostituibile, quindi come tale deve essere
tutelata e deve essere supportata adeguatamente. Conte fa audience e la
Juventus pure, bene se i media vogliono proseguire ad approfittare di questa
situazione si dovranno adeguare a delle regole che devono essere imposte dalla
Società.
Lasciamo che Antonio Conte lavori in santa pace, perché questo
si realizzi sarebbe bene che Andrea Agnelli chieda a Beppe Marotta di fare da
parafulmine, così come faceva Luciano Moggi ai suoi tempi.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
Twitter: @JuveGrandeAmor
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