venerdì 21 marzo 2014

SE AL POSTO DI HOWARD WEBB……



E se ieri sera al posto di Howard Webb, considerato il Top Referee UEFA e FIFA, ci fosse stato un arbitro italiano, non so, poniamo per esempio Rizzoli o Bergonzi piuttosto che Mazzoleni o Tagliavento, che titoli avremmo letto oggi sugli organi ufficiali della Trash Press itagliota?

Ma se ci fosse stato un arbitro italiano oggi forse saremmo qui a commentare con lo spirito giustamente rancoroso, che è figlio di quell’immonda porcata chiamata Farsopoli, saremmo qui a commentare di un giallo probabile rifilato Llorente per simulazione e di una punizione importante, strameritatamente guadagnata dallo stesso Llorente, e non concessa da uno qualsiasi degli arbitri marcati FIGC.

Ma andiamo con ordine.  Mr. Webb ha tenuto in mano la partita fin dal primo momento: lascia giocare, come si conviene nel calcio che conta, infatti estrae il primo giallo al 31’ del primo tempo per l'ammonizione a Gonzalo Rodriguez per una vistosa trattenuta su Tevez. Webb continua ad arbitrare con assoluta coerenza e omogeneità di giudizio, lasciando correre quando è il caso di lasciar correre e punendo quando è il caso di punire, però il tutto con equità e buon senso; infatti il secondo giallo arriva all’inizio del secondo tempo ed il destinatario è Vidal, che si vede così preclusa la sfida di andata con il Lyon. Altro giallo Webb lo sventola in faccia a Cuadrado per un fallo su Pogba.

Ma veniamo adesso al minuto 23 del secondo tempo: Gonzalo Rodriguez stende bellamente Llorente al limite dell’area viola, Webb non ha esitazioni, secondo giallo e conseguente rosso per il difensore argentino della violacea; ma, se non bastasse, Webb, prima ancora che Pirlo possa calciare, vede il movimento della barriera violacea e impone il rispetto della distanza regolamentare. Io vorrei focalizzare l’attenzione su questi due episodi, se l’arbitro non si fosse chiamato Webb, se l’arbitro fosse stato un qualsiasi arbitro italiano non sono sicuro che avrebbe fischiato quel fallo su Llorente, ma sono sicurissimo che non avrebbe ammonito per la seconda volta Gonzalo Rodriguez, perché se lo avesse fatto come minimo, oggi, sarebbe stato accusato dai giornali e dai media di  “sudditanza psicologica”, per non parlare di come sarebbe stato vivisezionato da tutte le moviole il fallo su Llorente e sicuramente il Taormina o il Liguori di turno avrebbero denunciato aiuti inammissibili degli arbitri nei confronti della Juventus. In un clima del genere figuriamoci poi se un arbitro italiano avrebbe imposto la distanza della barriera.

Howard Webb non è un eroe e neppure un marziano: è semplicemente un arbitro che applica il regolamento con buon senso, perché a dirla tutta la Fiorentina avrebbe dovuto finire la partita in nove perché dopo l’espulsione di Gonzalo Rodriguez ci sarebbe stato un secondo giallo per Cuadrado per un intervento sulle gambe di Asamoah, ma da referee di esperienza e buon senso lascia correre ed è giusto che sia stato così. Sempre Webb nel finale ammonisce Tevez per gioco violento quando l’argentino non evita di sfiorare la testa del portiere violaceo, però non è finita qui, perché anche Neto si prende il suo giallo per reazione e proteste, già perché in Italia ci si dimentica che con gli arbitri si deve tenere un comportamento educato e corretto.

La categoria arbitrale italiana è oggettivamente scarsa, inutile girarci attorno, ma perché è scarsa? È solo colpa degli arbitri o ci sono altri motivi? Io penso che la responsabilità di questo livello tanto basso dei nostri arbitri abbia dei responsabili. In primo luogo c’è la FIGC che con la sua proverbiale incompetenza non permette la crescita adeguata della classe arbitrale: se un arbitro sbaglia va punito, se un arbitro non applica il regolamento deve essere fermato già dalla prima volta. Gli errori sono una cosa e sono umani e comprensibili, quello che non è comprensibile per esempio è quello che è successo a Roma nella partita di Coppa Italia dove Tagliavento non ha dato il rosso a  Benatia per il fallo su Giovinco perché, parliamoci chiaro, l’errore è non vedere il fallo ma vederlo e punirlo senza applicare il regolamento è malafede.

Ma non solo la FIGC è responsabile di tanto scempio arbitrale, anche i giornali come il Corsport, la Gazzetta o commentatori come Pistocchi, Cesari, Bergomi, Liguori, mi fermo perchè l’elenco sarebbe lunghissimo, contribuiscono a frenare la crescita del settore arbitrale, perché ancora oggi vige la famosa regola “nel dubbio fischiare contro la Juventus”.

Howard Webb ieri ha dimostrato che non esistono favoritismi nel calcio esiste una squadra più forte e la squadra più forte inevitabilmente è quella che subisce più falli, per frustrazione, perché ci sono giocatori che sono superiori tecnicamente ad altri o perché la squadra che attacca di più e meglio riceve più falli dell’avversario.

Concludo con la speranza che abbiano tradotto a Howard Webb, e ai suoi collaboratori, i soliti cori incivili che si sono levati dalla Fiesole e da parte della tribuna “Amo Liverpool Amo Liverpool” e “Pessotto salta con noi” affinché questa volta ci pensi la UEFA a punire quello che se la sempre ineffabilmente incompetente FIGC non punisce.

JUVENTUS PER SEMPRE SARA’

FINO ALLA FINE

Massimo Sottosanti

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Twitter: @JuveGrandeAmor

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