E se ieri sera al posto di Howard Webb, considerato il Top
Referee UEFA e FIFA, ci fosse stato un arbitro italiano, non so, poniamo per
esempio Rizzoli o Bergonzi piuttosto che Mazzoleni o Tagliavento, che titoli
avremmo letto oggi sugli organi ufficiali della Trash Press itagliota?
Ma se ci fosse stato un arbitro italiano oggi forse saremmo
qui a commentare con lo spirito giustamente rancoroso, che è figlio di quell’immonda
porcata chiamata Farsopoli, saremmo qui a commentare di un giallo probabile
rifilato Llorente per simulazione e di una punizione importante, strameritatamente
guadagnata dallo stesso Llorente, e non concessa da uno qualsiasi degli arbitri
marcati FIGC.
Ma andiamo con ordine. Mr. Webb ha tenuto in mano la partita
fin dal primo momento: lascia giocare, come si conviene nel calcio che conta,
infatti estrae il primo giallo al 31’ del primo tempo per l'ammonizione a Gonzalo
Rodriguez per una vistosa trattenuta su Tevez. Webb continua ad arbitrare con
assoluta coerenza e omogeneità di giudizio, lasciando correre quando è il caso
di lasciar correre e punendo quando è il caso di punire, però il tutto con
equità e buon senso; infatti il secondo giallo arriva all’inizio del secondo
tempo ed il destinatario è Vidal, che si vede così preclusa la sfida di andata con
il Lyon. Altro giallo Webb lo sventola in faccia a Cuadrado per un fallo su
Pogba.
Ma veniamo adesso al minuto 23 del secondo tempo: Gonzalo
Rodriguez stende bellamente Llorente al limite dell’area viola, Webb non ha
esitazioni, secondo giallo e conseguente rosso per il difensore argentino della
violacea; ma, se non bastasse, Webb, prima ancora che Pirlo possa calciare, vede
il movimento della barriera violacea e impone il rispetto della distanza
regolamentare. Io vorrei focalizzare l’attenzione su questi due episodi, se l’arbitro
non si fosse chiamato Webb, se l’arbitro fosse stato un qualsiasi arbitro
italiano non sono sicuro che avrebbe fischiato quel fallo su Llorente, ma sono
sicurissimo che non avrebbe ammonito per la seconda volta Gonzalo Rodriguez, perché
se lo avesse fatto come minimo, oggi, sarebbe stato accusato dai giornali e dai
media di “sudditanza psicologica”, per
non parlare di come sarebbe stato vivisezionato da tutte le moviole il fallo su
Llorente e sicuramente il Taormina o il Liguori di turno avrebbero denunciato aiuti
inammissibili degli arbitri nei confronti della Juventus. In un clima del
genere figuriamoci poi se un arbitro italiano avrebbe imposto la distanza della
barriera.
Howard Webb non è un eroe e neppure un marziano: è
semplicemente un arbitro che applica il regolamento con buon senso, perché a
dirla tutta la Fiorentina avrebbe dovuto finire la partita in nove perché dopo
l’espulsione di Gonzalo Rodriguez ci sarebbe stato un secondo giallo per
Cuadrado per un intervento sulle gambe di Asamoah, ma da referee di esperienza e
buon senso lascia correre ed è giusto che sia stato così. Sempre Webb nel
finale ammonisce Tevez per gioco violento quando l’argentino non evita di
sfiorare la testa del portiere violaceo, però non è finita qui, perché anche Neto
si prende il suo giallo per reazione e proteste, già perché in Italia ci si
dimentica che con gli arbitri si deve tenere un comportamento educato e
corretto.
La categoria arbitrale italiana è oggettivamente scarsa, inutile girarci attorno, ma perché è scarsa? È solo colpa degli arbitri o ci
sono altri motivi? Io penso che la responsabilità di questo livello tanto basso
dei nostri arbitri abbia dei responsabili. In primo luogo c’è la FIGC che con
la sua proverbiale incompetenza non permette la crescita adeguata della classe
arbitrale: se un arbitro sbaglia va punito, se un arbitro non applica il
regolamento deve essere fermato già dalla prima volta. Gli errori sono una cosa
e sono umani e comprensibili, quello che non è comprensibile per esempio è
quello che è successo a Roma nella partita di Coppa Italia dove Tagliavento non
ha dato il rosso a Benatia per il fallo
su Giovinco perché, parliamoci chiaro, l’errore è non vedere il fallo ma
vederlo e punirlo senza applicare il regolamento è malafede.
Ma non solo la FIGC è responsabile di tanto scempio arbitrale,
anche i giornali come il Corsport, la Gazzetta o commentatori come Pistocchi,
Cesari, Bergomi, Liguori, mi fermo perchè l’elenco sarebbe lunghissimo, contribuiscono
a frenare la crescita del settore arbitrale, perché ancora oggi vige la famosa
regola “nel dubbio fischiare contro la Juventus”.
Howard Webb ieri ha dimostrato che non esistono favoritismi
nel calcio esiste una squadra più forte e la squadra più forte inevitabilmente
è quella che subisce più falli, per frustrazione, perché ci sono giocatori che
sono superiori tecnicamente ad altri o perché la squadra che attacca di più e
meglio riceve più falli dell’avversario.
Concludo con la speranza che abbiano tradotto a Howard Webb, e ai suoi collaboratori, i soliti cori incivili che si sono levati dalla Fiesole e da parte della tribuna
“Amo Liverpool Amo Liverpool” e “Pessotto salta con noi” affinché questa volta
ci pensi la UEFA a punire quello che se la sempre ineffabilmente incompetente
FIGC non punisce.
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
Facebook: Gruppo FINO ALLA FINE…..JUVENTUS
Twitter: @JuveGrandeAmor
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