mercoledì 9 aprile 2014

SPROLOQUI MEDIATICI




Parlare del caso Destro mi pare un cosa ormai senza senso, il comportamento violento del giocatore è sotto gli occhi di tutti, una puntualizzazione però credo che sia doverosa, Mattia Destro è il secondo giocatore della Roma che viene sanzionato per comportamento violento, De Rossi subì la stessa sorte per un pugno rifilato all’avversario in Roma-Inter: nel primo episodio De Rossi in una partita particolarmente equilibrata si lascia prendere dalla frustrazione e molla un pugno all’avversario, ma il secondo episodio, quello appunto di Destro è difficile da spiegare e giustificare se non in un solo modo, i giocatori della Roma o sono psicologicamente fragili o non hanno idea di cosa sia il comportamento violento. Dopo due casi a distanza di poco tempo, si badi bene, viene il sospetto (o certezza?) che l’ambiente Romanista non sia tanto sensibile a pretendere che suoi giocatori tengano un comportamento irreprensibile in campo, questa tesi è suffragata dai comportamenti isterici a cui ci ha abituato Totti.

Chiusa la parentesi su Mattia Destro, veniamo all’argomento che rende il tutto molto più grave il gesto del giocatore romanista, parliamo di pseudo giornalisti o commentatori televisivi o opinionisti oppure ciarlatani mediatici, chiamateli come preferite. È da domenica che su questo episodio ho ascoltato delle nefandezze terribili. In ordine cronologico Domenica appena terminata la partita Cagliari Roma, su RAI International, Amedeo Goria e Italo Cucci fanno a gara a minimizzare l’episodio, si badi bene che gli altri due Cucci’s Boys, il romanista Mario Somma e il laziale Pino Wilson, hanno duramente censurato il comportamento di Destro definendolo gravissimo. Bene i due eroi del giornalismo trash,  Cucci e Goria, hanno inscenato il primo sproloquio mediatico, Cucci dice che si parla di Destro perché non c’è nulla di calcio su cui disquisire, Goria lo supera, difficile superare Cucci ma Goria ci riesce, infatti arriva a dire che se a Destro non si dovesse applicare la prova televisiva non sarebbe un gran problema anzi la Juventus se ne gioverebbe perché potrebbe dire che si pareggiano gli “aiutini”. Se non è sproloquio questo è delirio etilico ma, dato che sono assolutamente convinto che né Cucci né Goria vadano in trasmissione dopo essersi scolata mezza bottiglia di grappa a testa, allora c’è solo una giustificazione, lo sproloquio, come tutti gli sproloqui, è figlio della malafede. Ma anche Sky, che non vuole essere da meno della RAI, oggi lancia l’editoriale via etere di Fabio Caressa, qui il tifoso di fede romanista super di gran lunga i due colleghi della RAI, infatti er Fabio der Testaccio ha avuto a disposizione ben tre giorni per prepararsi dato che, non essendo stupido, l’uomo sapeva che sarebbe scattata la prova televisiva ha pensato bene di mascherare il suo sproloquio come una forma di garantismo sproloquiando e intorbidendo le opinioni, mescolando moviola in campo e prova TV.

A sentire tali sproloqui, ripeto, si conferma che sono figli della malafede, una malafede ancor più grave perché tende a giustificare l’ingiustificabile ma soprattutto, come sempre in questi casi, ha lo scopo di alimentare una visione di parte e comunque distorta della realtà. Questi parolai che hanno a disposizione il mezzo televisivo lo stanno usando, sempre più, per creare delle correnti d’opinione a favore delle squadre per le quali fanno il tifo, questi parolai sfruttano la loro popolarità televisiva per indirizzare il giudizio di chi li ascolta e lo fanno a senso unico, senza contraddittorio e questa è la cosa più grave.

Lo so che rischio di essere pedante e ripetitivo, però in questo caso credo che sia bene esserlo per non dimenticare i danni che fanno questi parolai mediatici: tutto ha inizio nel 2006, con il peccato originale della campagna mediatica contro la Juventus e la Triade. Nel 2006 questi pennivendoli hanno scoperto che parlare contro la Juventus, insinuare sospetti e trasformare granelli di sabbia in montagne quando si tratta della Juventus paga in termini di popolarità.

Si badi bene una cosa: nei tre esempi che ho riportato c’è un subdolo messaggio subliminale, a nessuno dei tre parolai che ho appena citato importa un fico secco di Destro e del suo gesto, tutti e tre in maniera diversa, in maniera più subdola o più diretta hanno lanciato un messaggio che è questo, la Juventus è aiutata dal “sistema”, andiamo a scovare retroattivamente le “malefatte” Bianconere e sanzioniamole in qualche modo. Caressa, se lo si ascolta con attenzione, lancia chiaramente la sfida agli organi di giustizia sportiva quando dice che se si applica la prova TV a Destro per un’azione sanzionata dall’arbitro, è lecito allora andare a riesumare tutti gli episodi dubbi, non certo quelli che avrebbero favorito il  Sassuolo piuttosto che il Genoa o il Verona, ma quelli che riguardano la diretta concorrente della Roma. Ma a che scopo? Perché questo accomunare, in maniera scorretta, la prova TV con la moviola in campo se non per far montare ancora un volta quell’odioso “sentimento popolare” anti Juventino?

Ormai dobbiamo abituarci a questo pseudo giornalismo curvaiolo, perché la categoria dei “giornalisti” italiani è scesa a tanto basso livello professionale, etico e intellettuale che è difficile vedere uno spiraglio di crescita professionale.

“Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il falso”  Mark Twain

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Massimo Sottosanti

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