Parlare del caso Destro mi pare un cosa ormai senza senso,
il comportamento violento del giocatore è sotto gli occhi di tutti, una puntualizzazione
però credo che sia doverosa, Mattia Destro è il secondo giocatore della Roma
che viene sanzionato per comportamento violento, De Rossi subì la stessa sorte
per un pugno rifilato all’avversario in Roma-Inter: nel primo episodio De Rossi
in una partita particolarmente equilibrata si lascia prendere dalla
frustrazione e molla un pugno all’avversario, ma il secondo episodio, quello
appunto di Destro è difficile da spiegare e giustificare se non in un solo
modo, i giocatori della Roma o sono psicologicamente fragili o non hanno idea
di cosa sia il comportamento violento. Dopo due casi a distanza di poco tempo,
si badi bene, viene il sospetto (o certezza?) che l’ambiente Romanista non sia
tanto sensibile a pretendere che suoi giocatori tengano un comportamento
irreprensibile in campo, questa tesi è suffragata dai comportamenti isterici a
cui ci ha abituato Totti.
Chiusa la parentesi su Mattia Destro, veniamo all’argomento
che rende il tutto molto più grave il gesto del giocatore romanista, parliamo
di pseudo giornalisti o commentatori televisivi o opinionisti oppure ciarlatani
mediatici, chiamateli come preferite. È da domenica che su questo episodio ho
ascoltato delle nefandezze terribili. In ordine cronologico Domenica appena
terminata la partita Cagliari Roma, su RAI International, Amedeo Goria e Italo
Cucci fanno a gara a minimizzare l’episodio, si badi bene che gli altri due
Cucci’s Boys, il romanista Mario Somma e il laziale Pino Wilson, hanno duramente
censurato il comportamento di Destro definendolo gravissimo. Bene i due eroi del
giornalismo trash, Cucci e Goria, hanno
inscenato il primo sproloquio mediatico, Cucci dice che si parla di Destro perché
non c’è nulla di calcio su cui disquisire, Goria lo supera, difficile superare
Cucci ma Goria ci riesce, infatti arriva a dire che se a Destro non si dovesse
applicare la prova televisiva non sarebbe un gran problema anzi la Juventus se
ne gioverebbe perché potrebbe dire che si pareggiano gli “aiutini”. Se non è
sproloquio questo è delirio etilico ma, dato che sono assolutamente convinto
che né Cucci né Goria vadano in trasmissione dopo essersi scolata mezza
bottiglia di grappa a testa, allora c’è solo una giustificazione, lo sproloquio, come tutti gli sproloqui, è figlio della malafede. Ma anche Sky, che non vuole
essere da meno della RAI, oggi lancia l’editoriale via etere di Fabio Caressa,
qui il tifoso di fede romanista super di gran lunga i due colleghi della RAI,
infatti er Fabio der Testaccio ha avuto a disposizione ben tre giorni per
prepararsi dato che, non essendo stupido, l’uomo sapeva che sarebbe scattata la
prova televisiva ha pensato bene di mascherare il suo sproloquio come una forma
di garantismo sproloquiando e intorbidendo le opinioni, mescolando moviola in
campo e prova TV.
A sentire tali sproloqui, ripeto, si conferma che sono figli
della malafede, una malafede ancor più grave perché tende a giustificare l’ingiustificabile
ma soprattutto, come sempre in questi casi, ha lo scopo di alimentare una visione
di parte e comunque distorta della realtà. Questi parolai che hanno a
disposizione il mezzo televisivo lo stanno usando, sempre più, per creare delle
correnti d’opinione a favore delle squadre per le quali fanno il tifo, questi
parolai sfruttano la loro popolarità televisiva per indirizzare il giudizio di
chi li ascolta e lo fanno a senso unico, senza contraddittorio e questa è la
cosa più grave.
Lo so che rischio di essere pedante e ripetitivo, però in
questo caso credo che sia bene esserlo per non dimenticare i danni che fanno
questi parolai mediatici: tutto ha inizio nel 2006, con il peccato originale della
campagna mediatica contro la Juventus e la Triade. Nel 2006 questi pennivendoli
hanno scoperto che parlare contro la Juventus, insinuare sospetti e trasformare
granelli di sabbia in montagne quando si tratta della Juventus paga in termini
di popolarità.
Si badi bene una cosa: nei tre esempi che ho riportato c’è un
subdolo messaggio subliminale, a nessuno dei tre parolai che ho appena citato
importa un fico secco di Destro e del suo gesto, tutti e tre in maniera
diversa, in maniera più subdola o più diretta hanno lanciato un messaggio che è
questo, la Juventus è aiutata dal “sistema”, andiamo a scovare retroattivamente
le “malefatte” Bianconere e sanzioniamole in qualche modo. Caressa, se lo si
ascolta con attenzione, lancia chiaramente la sfida agli organi di giustizia
sportiva quando dice che se si applica la prova TV a Destro per un’azione
sanzionata dall’arbitro, è lecito allora andare a riesumare tutti gli episodi
dubbi, non certo quelli che avrebbero favorito il Sassuolo piuttosto che il Genoa o il Verona, ma quelli che riguardano la diretta concorrente della Roma. Ma a che scopo? Perché questo
accomunare, in maniera scorretta, la prova TV con la moviola in campo se non
per far montare ancora un volta quell’odioso “sentimento popolare” anti
Juventino?
Ormai dobbiamo abituarci a questo pseudo giornalismo curvaiolo,
perché la categoria dei “giornalisti” italiani è scesa a tanto basso livello
professionale, etico e intellettuale che è difficile vedere uno spiraglio di
crescita professionale.
“Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il
falso” Mark Twain
JUVENTUS PER SEMPRE SARA’
FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti
Facebook: Gruppo FINO ALLA FINE…… JUVENTUS
Twitter: @JuveGrandeAmor
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