giovedì 1 maggio 2014

COSTRUIRE IL FUTURO



Ci abbiamo sperato, l’abbiamo sognata la finale di UEL allo JS, ci siamo andati vicini ma ancora una volta ci è sfuggita, il Benfica merita i complimenti perché è venuto a Torino per fare la sua gara e l’ha fatta in maniera disciplinata e con merito quindi ha guadagnato la finale. Come dice Conte la storia la fa chi vince, conta il nome che verrà scritto sulle due coppe, per gli altri ci sarà solo da analizzare gli errori, trovare la strada per migliorarsi e ripartire con lo stesso entusiasmo e determinazione la prossima stagione. Questo è lo soprt, queste sono le sue leggi e bisogna accettarle senza creare climi di sospetto, senza recriminare su arbitri o sul sistema, ma soprattutto riconoscendo il merito degli avversari.

Che la gara di oggi fosse difficile lo si sapeva, il Benfica è un'ottima squadra, sebbene tecnicamente forse di poco inferiore alla Juventus, gioca un calcio veloce e ha giocatori attenti e una disciplina tattica eccellente. Ora per tutti i gufi e gli anti Juventini la UEL è diventato un trofeo prestigioso, se lo avesse vinto la Juventus sarebbe stata una coppetta, la realtà oggettiva è che le otto squadre che arrivano alle semifinali dei tornei UEFA sono il meglio del calcio continentale, la Juventus oggi si è confrontata con un avversario di valore che sui 180 minuti ci ha battuti.

Ma lasciamo da parte la semifinale di UEL, ormai è passato e dal passato si devono trarre degli insegnamenti per il futuro. Appunto il futuro, a tutti quelli che hanno la memoria corta vorrei ricordare che l’obbiettivo primario della Juventus per questa stagione era il terzo scudetto consecutivo e siamo ad un passo dalla sua conquista, quindi obbiettivo quasi centrato. Sempre per quelli che hanno la memoria corta vorrei ricordare che l’estate scorsa sia Marotta che Conte hanno detto che il gap con l’eccellenza europea non è stato ancora colmato e quindi per qualche anno si dovrà pazientare e cercare di vincere il più possibile in campo Nazionale.

Credo che si debba partire dalle previsioni di Conte e Marotta per capire la situazione, se poi aggiungiamo le parole scritte in settimana da Luciano Moggi il quadro è ancora più chiaro. La Juventus stenta e stenterà ancora in Europa per svariati motivi, quello finanziario in primo luogo, inutile fare sogni a occhi aperti o mestare nel torbido dicendo che Conte pretende ed esige una campagna acquisti pari a quella PSG o Real o che so io. No amici, scordiamoci che la Juventus possa sostenere finanziariamente una campagna acquisti stratosferica, non ci sono i presupposti finanziari e Conte lo sa benissimo, Conte ha sposato un progetto a medio termine e lo sta portando avanti; non mi pare che ci siano i presupposti perché Conte lasci la Juventus, questi presupposti esistono solo nelle fantasie di certi scribacchini o predicatori mediatici che gufano 365 giorni all’anno nei nostri confronti.

La Juventus non avrà a disposizione dei grandi capitali ma non per questo rimarrà ferma sul mercato, è dalle lezioni come quella di oggi che si deve trarre il piglio giusto per rimboccarsi le maniche ed iniziare a costruire il futuro. Sarò noioso, però vorrei ripetere ancora una volata quello che vado dicendo da settembre, la Juventus è una magnifica incompiuta. Conte e i ragazzi hanno fatto cose eccezionali in questi tre anni, quest’anno poi arrivare a quota 92 è un impresa che non riuscì neppure alla Juventus della Triade e di Capello, ma quelli erano altri tempi. Io sono convinto che Conte abbia le idee chiare su come dovrà essere la sua nuova Juventus, una squadra, che penso, sarà molto diversa dall’attuale, una squadra nella quale, probabilmente, ci saranno delle partenze eccellenti e degli arrivi di giovani che ci stupiranno nel corso della prossima stagione. Io non ho mai creduto ai Top Players, quelli si costruiscono in casa, è l’ambiente che fa di un giocatore un Top Player, quindi aspettiamoci delle novità.

Condizione importante, e anche qui credo che ormai i ruoli e le responsabilità siano già state chiarite da tempo all’interno della Società, condizione importante dicevo è che Conte venga ascoltato, venga ascoltato nei nomi che, credo, abbia già indicato, venga ascoltato sulle cessioni e venga ascoltato sugli obbiettivi, ad ascoltarlo sugli obbiettivi dobbiamo essere però prima di tutto noi tifosi.

Per ultimo vorrei ritornare sulle parole di Luciano Moggi, quando dice che se la Juventus non primeggia in Europa è anche colpa del campionato italiano, io credo che sia vero, la Juventus ha perso quelle squadre che erano sue rivali, l’Inter è ormai entrata in una crisi economica tanto profonda che ci vorrà molto tempo, e probabilmente molti aiutoni del sistema, per evitare di essere travolta; non è certo facile vedere l’uscita dal tunnel da parte dei nerazzurri. Il Milan è ormai nel caos societario più totale, venuti a mancare i milioni di Mr. B Galliani non è riuscito a gettare le basi per la ricostruzione, non ha giovani talenti in grado di assicurargli di ritornare presto ai vertici. C’è la Roma che quest’anno ha fatto cose eccezionali, bisogna riconoscere che  la Juventus è sempre stata incalzata dalla squadra di Garcia, ma personalmente vedo la Roma come un’avversaria sporadica non come una rivale, la Roma ha ancora tanta strada da fare per poter mantenere una continuità nei risultati sul lungo termine: si veda l’esempio del Napoli che dopo l’exploit di due anni fa si è ridimensionato fino ad arrivare a questa stagione dove nonostante una campagna acquisti faraonica di 60 e più milioni non ha raccolto molto, anzi in realtà non ha raccolto quasi nulla.

Conte ad Agosto aveva detto non ci siamo rinforzati, aveva ragione ma non si riferiva ai nuovi arrivi, perché Tevez l’ha voluto lui e ha dato ragione al Mister: è un giocatore importantissimo per questa Juventus e Llorente, una volta entrato in condizione,si è rivelato un ottimo acquisto. Conte si riferiva ad alcuni che sono rimasti, giocare nelle squadre di Conte è duro a livello fisico e mentale, Conte sa cosa vuol dire entrare in campo ogni tre giorni e dover dare sempre il 110%, per questo ha bisogno di ricambi, ha bisogno di giocatori freschi che siano votati alla sua causa e ha bisogno di una rosa di almeno 17/18 titolari.

La Juventus dovrà lavorare su questo e noi tifosi dobbiamo avere pazienza, la Juventus non è una squadra da mordi e fuggi,la Juventus è una squadra che è sempre stata al vertice e sempre lo sarà, questo lo si ottiene con il lavoro, la programmazione ed il tempo.

GRAZIE ANDREA, GRAZIE ANTONIO GRAZIE RAGAZZI!!!

Massimo Sottosanti

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