venerdì 27 giugno 2014

SIAMO ITALIANI PAISA’……



Ecco, ci risiamo con il solito vizio italiano di trovare la scorciatoia ai fallimenti, in Italia ogni fallimento è sempre colpa di qualcun altro e mai oggetto di una sana autocritica che permetta di risolvere i problemi alla radice. In questi giorni va di scena la farsa “Bimbominkia contro tutti”, una farsa che fa tutti contenti, mette tutti contro il “cattivo” di turno, l’importante è non andare al nocciolo del problema, perché in Italia è sempre meglio fermarsi alla superficie e mettere in atto il detto napoletano, “chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, simmo Italiani Paisà”.

Scusate ma non ci sto ad unirmi a questo coro, preferisco andare contro corrente.

Premetto una cosa: io NON ho mai né stimato né amato Mario Balotelli, anzi ho sempre trovato falsi gli atteggiamenti ipocriti e di razzismo alla rovescia che hanno circondato Mario Balotelli, Mario è sempre stato viziato, coccolato, supervalutato, superprotetto da tutti; chi avesse osato contestarlo, in passato, è sempre stato tacciato di razzismo, a tutti si poteva dire di tutto ma a lui e a Eto’o, guarda caso all'epoca interisti entrambi, no, erano sacri e super protetti. Detto questo oggi non ci sto a salire sul carro dei flagellatori di Mario Balotelli, non perché lo stimi ma semplicemente perché l’errore è stato uno e solo uno: portarlo al Mondiale.

Io e pochi altri stiamo dicendo e ripetendo fino alla noi che il Calcio Italiano ha esalato il suo ultimo respiro la notte del 9 Luglio 2006 in quel di Berlino; oggi ancora davanti alle evidenze di quel disastro epocale che fu Farsopoli, i professionisti della fuffa mediatica, gli addetti ai lavori e gli stessi artefici di tanto scempio voltano la testa dall’altra parte e non ammettono quello che una qualsiasi persona dotata di buon senso avrebbe capito già da tanto tempo. Non ci sto a questo gioco del massacro mediatico perché, oggi come nel 2006, i soliti palloni gonfiati, i soliti parolai e pennivendoli stanno costruendo quell’orribile e schifoso meccanismo del sentimento popolare, nel 2006 fu contro la Juventus oggi contro Balotelli, un metodo quello del sentimento popolare già collaudato che permette ai veri responsabili delle nefandezze italiote di farla sempre franca.

Mario Balotelli è un buon giocatore, difeso a spada tratta da una Federazione incompetente, e coccolato, perdonato, mantenuto nella bambagia da Cesare Prandelli: ecco i veri responsabili di tanto scempio, credo sia ora di fare nome e cognomi, Giancarlo Abete, Demetrio Albertini, Claudio Cesare Prandelli, tutto il resto è solo trash mediatico.

Ma andiamo con ordine: Abete e Albertini due post democristiani votati all’equilibrismo politico, per darsi e dare un contegno e dare un'immagine buonista e multietnica a quel baraccone cadente che ha sede in Via Allegri, hanno per anni tollerato gli atteggiamenti, irritanti, maleducati, irrispettosi, cafoni e antisportivi del Signorino Mario Balotelli; la FIGC ha creato sanzioni e regole che in molti casi sono state applicate solo per tutelare il Signorino Bimbominkia; la FIGC è rimasta sorda e cieca, come sempre, ai comportanti censurabili e assolutamente inaccettabili di Mario Balotelli; anzi, spalleggiati dai media amici ne hanno fatto un super eroe, un salvatore della patria, una super star, il giocatore imprescindibile per il rilancio del calcio italiano. Ciechi e sordi alla realtà, che Mario Balotelli non è altro che un ragazzino super viziato che merita una dose di ceffoni (chiaramente metaforici, altrimenti mi accusano di razzismo) per raddrizzarlo e fargli capire come funzionano il mondo e la vita. Però, si sa, Abete e Albertini, da perfetti democristiani avvezzi alla pratica dell’ipocrisia, hanno mascherato i loro comportamenti razzisti come antirazzismo e buonismo da sacrestia.
La conferma delle responsabilità della FIGC sta proprio nelle parole di Balotelli quando dice, “dei negri non avrebbero mai scaricato un loro fratello”, ha ragione Mario, dei negri non l’avrebbero mai scaricato perché MAI l’avrebbero nemmeno fatto salire, l’avrebbero cacciato ancora prima di iniziare. L’atteggiamento della FIGC nei confronti di Balotelli, l’ho detto e non mi stancherò mai di ripeterlo, non è altro che una subdola e ipocrita forma di razzismo al contrario.  

Veniamo a Claudio Cesare Prandelli, un altro personaggio che non è certo un cuor di leone; ma neanche un cuor di gatto, un coniglio? Bheh, non esageriamo, semplicemente un incompetente in una banda di incompetenti. Tralasciamo la gestione sportiva di Balotelli precedente a questo Mondiale, perché ci sarebbe da scrivere un romanzo su come Prandelli, asservito ai vertici della FIGC, abbia gestito in maniera inappropriata e incompetente il caso Balotelli. Nessun allenatore con un minimo di capacità e personalità avrebbe permesso a Mario Balotelli certi atteggiamenti sia in campo che in allenamento, per non parlare del tanto sbandierato “Codice Etico” anche se etica è una parola che associata a questa FIGC è aberrante:  se avesse applicato, il codice etico, Prandelli avrebbe estromesso Balotelli dal giro della Nazionale ormai da moltissimo tempo.
Ma qual è quell’allenatore che ha bisogno dell’intervento degli altri calciatori, quelli più seri e responsabili, nello specifico, Bonucci, Buffon e De Rossi, per mettere a tacere un componente della squadra? Ma Claudio Cesare Prandelli ha un minimo di dignità professionale? Non si chiede ad un “Don Abbondio” di trasformarsi in “Don Chisciotte” ma un minimo di capacità di gestione del gruppo è un requisito minimo per se si vuole fare il mestiere di allenatore.

Oggi sono tutti a presentare il conto a Mario Balotelli e nessuno lo presenta a Abete, Albertini e Prandelli, oggi Balotelli è la vittima sacrificale, i media stanno facendo montare l’aberrante “sentimento popolare” contro il Bimbominkia solo per evitare di mettere i veri responsabili della distruzione del Calcio Italiano davanti alle proprie responsabilità.

L’ItaGlia dei poltronari, l’ItaGlia dove tutto viene insabbiato e coperto, l’ItaGlia del guardiamo avanti scordandoci il passato si è messa all’opera; tranquilli, nelle segrete stanze del potere politico lobbistico già hanno la soluzione e la soluzione potete scommetterci sarà ancora una volta una soluzione all’ItaGliana, gli amici delle merende stanno già preparando tarallucci e vino a incazzarsi tanto saranno solo gli Italiani.

Massimo Sottosanti

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