martedì 24 giugno 2014

TANTO TUONO’ CHE FINALMENTE GRANDINO’



Oggi si è celebrato il funerale del calcio italiano fatto di incompetenza, presunzione, lobbies, ma soprattutto è suonato finalmente il de profundis per la FIGC nata da quella vergogna tutta Italiota chiamata Farsopoli. Io sono anni che vado scrivendo che il calcio italiano ha esalato il suo ultimo respiro il 9 Luglio 200:, dopo quel bagno di orgoglio nazionalpopolare che solo il calcio sa generare, il calcio italiano è sparito dalla scena internazionale;  una vittoria del Milan il UCL viziata dall’inciucio Fasopolaro e una ancor più sospetta dei Prescritti, favoriti dagli arbitri anche in Europa, non sono certo segno di buona salute. Oggi finalmente hanno presentato le loro dimissioni sia Abete che Prandelli è questa è la notizia positiva di oggi, poi c’è la voce di Buffon che nonostante mille battaglie riesce ancora a commuoversi per un'eliminazione, lacrime da uomo vero che nulla hanno a vedere con la squadra della FIGC.

È da prima dell’inizio dei Mondiali che andiamo dicendo che questa NON è la Nazionale, questa è la squadra della FIGC, se è vero che il calcio italiano non gode di buona salute è pur vero che le scelte operate da Prandelli nella lista dei giocatori da portare in Brasile hanno lasciato indubbiamente perplessi, le convocazioni sono state una specie di codice Cencelli fatte per non scontentare nessuno di quei “banditi” che popolano la FIGC e la Lega. Le capacità di Prandelli come tecnico non le scopriamo certo adesso, la dote migliore che Prandelli ha dimostrato di avere come tecnico è la mediocrità, una mediocrità dimostrata anche dalla sua carriera come allenatore di club; senza togliere nulla a Parma e Fiorentina, il “Pretino” si è avvicinato al calcio internazionale allenando la Nazionale. Prandelli deve ringraziare il gruppo Bianconero e la cura Conte se due anni fa riuscì a raggiungere la finale degli Europei, per il resto la sua Nazionale non ha mai entusiasmato.

Ma veniamo alla partita di oggi, il capolavoro del “Pretino”, che aveva due risultati utili a disposizione ed ha puntato tutto sul pareggio: undici uomini dietro la palla classico gioco delle peggiori provinciali (con tutto il rispetto per le provinciali), cambi senza senso e soprattutto un’assenza totale di gioco che ha umiliato campioni come Pirlo, Buffon o Barzagli. Questo è Cesare Prandelli da Orzinuovi e oggi ha dimostrato la sua totale incompetenza e la sua totale inadeguatezza, che andiamo predicando da tempo.
Siamo fuori dai Mondiali dopo solo tre partite per la seconda volta consecutiva,  nel 2010 era una Nazionale che ormai aveva finito il suo ciclo, dopo una vittoria Mondiale è difficilissimo, impossibile direi, ripetersi, ne è esempio la Spagna di Del Bosque. Ma il dopo Lippi è segnato dall’assenza totale di un progetto, è mancato il progetto organizzativo perché Abete, da buon post democristiano DOC, ha badato agli interessi della lobby, forse sarebbe meglio dire mafia, che lo messo su quella poltrona, non c’è stato nessun progetto sportivo perché fin dal primo giorno da CT Prandelli ha dimostrato le stesse attitudini del suo capo Abete. Signori, senza progetti, senza idee non si va da nessuna parte se non alla rovina.

Di Prandelli abbiamo parlato, però forse ancora più responsabile del “Pretino” di questa disfatta TOTALE è Giancarlo Abete, un incompetente confesso, un equilibrista politico che è sopravvissuto concedendo favori a destra e a manca, però solo agli amici e agli amici degli amici. Abete che fa dell’etica sportiva e morale un optional da sbandierare secondo convenienza, Abete circondato da altri personaggi per lo meno discutibili come Albertini o quel Tommasi che non si capisce bene da che parte stia. Abete che da buon pusillanime costruisce la sua candidatura a Presidente della FIGC alle spalle di quel Guido Rossi espressione della Lobby milanese capitolina del calcio italico; com’è possibile che un personaggio del genere possa essere stato a capo del calcio italiano, facendo danni essendo conscio di farli, perché Abete sarà incompetente ma non è stupido.

Siamo fuori dal Mondiale e per me non è per nulla né una sgradita sorpresa né un momento triste, calcisticamente parlando, anzi è il momento di festeggiare, è il momento di sperare in un cambio. È il momento di sognare. Sì, sognare perché all’orizzonte non si vede certo il cielo sereno, in quest’Italia fatta di clientelismo politico, anche nello sport,  in quest’Italia  dove il merito non  viene riconosciuto c’è il rischio che in Via Allegri entri un altro personaggio dalle caratteristiche simili a quelle di Arbre Magique Abete.
Da oggi nel nostro piccolo seguiremo le vicende dalla FIGC, le seguiremo e le commenteremo. la Nuova FIGC avrà molto, anzi moltissimo, da lavorare; dovrà in primo luogo ricostruire la reputazione della FIGC , dovrà rifondare tutto il movimento calcistico italiano dalla base, dovrà mettere mano al sistema da medioevale che è la cosiddetta giustizia sportiva, dovrà rifondare il settore tecnico. Un lavoro titanico che solo un vero manager può fare, avrà bisogno di tempo e di un team di managers preparati. Chi possa essere questa persona? Io ho in mente solo un nome, Andrea Agnelli, però penso, ma soprattutto spero, che non sarà lui la persona che verrà scelta, prepariamoci ad aspettare, sarà un’attesa critica e attenta.

Noi amiamo il Calcio , quello che si gioca sul campo e non nei corridoi di Via Allegri, noi amiamo questo sport e per questo non siamo dispiaciuti di questa eliminazione, però nel contempo come innamorati e appassionati saremo qui a commentare tutti i prossimi passi e, per quel poco che contiamo, faremo sempre sentire la nostra voce e la nostra opinione che, sono certo, è quella della maggioranza di chi ama questo spor,t indipendentemente dai colori del cuore.

“Dapprima ti ignorano. Poi ti ridono dietro. Poi cominciano a combatterti. Poi arriva la vittoria
cit Mahatma Gandhi   

Massimo Sottosanti

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