Oggi si è celebrato il funerale del calcio italiano fatto di
incompetenza, presunzione, lobbies, ma soprattutto è suonato finalmente il de profundis
per la FIGC nata da quella vergogna tutta Italiota chiamata Farsopoli. Io sono
anni che vado scrivendo che il calcio italiano ha esalato il suo ultimo respiro
il 9 Luglio 200:, dopo quel bagno di orgoglio nazionalpopolare che solo il
calcio sa generare, il calcio italiano è sparito dalla scena internazionale; una vittoria del Milan il UCL viziata dall’inciucio Fasopolaro e una ancor più
sospetta dei Prescritti, favoriti dagli arbitri anche in Europa, non sono certo
segno di buona salute. Oggi finalmente hanno presentato le loro dimissioni sia
Abete che Prandelli è questa è la notizia positiva di oggi, poi c’è la voce di
Buffon che nonostante mille battaglie riesce ancora a commuoversi per un'eliminazione, lacrime da uomo vero che nulla hanno a vedere con la squadra
della FIGC.
È da prima dell’inizio dei Mondiali che andiamo dicendo che
questa NON è la Nazionale, questa è la squadra della FIGC, se è vero che il
calcio italiano non gode di buona salute è pur vero che le scelte operate da
Prandelli nella lista dei giocatori da portare in Brasile hanno lasciato
indubbiamente perplessi, le convocazioni sono state una specie di codice
Cencelli fatte per non scontentare nessuno di quei “banditi” che popolano la
FIGC e la Lega. Le capacità di Prandelli come tecnico non le scopriamo certo
adesso, la dote migliore che Prandelli ha dimostrato di avere come tecnico è la
mediocrità, una mediocrità
dimostrata anche dalla sua carriera come allenatore di club; senza togliere
nulla a Parma e Fiorentina, il “Pretino” si è avvicinato al calcio
internazionale allenando la Nazionale. Prandelli deve ringraziare il gruppo
Bianconero e la cura Conte se due anni fa riuscì a raggiungere la finale degli
Europei, per il resto la sua Nazionale non ha mai entusiasmato.
Ma veniamo alla partita di oggi, il capolavoro del “Pretino”, che aveva due risultati utili a disposizione ed ha puntato tutto sul pareggio: undici uomini dietro la palla classico gioco delle peggiori provinciali (con
tutto il rispetto per le provinciali), cambi senza senso e soprattutto un’assenza
totale di gioco che ha umiliato campioni come Pirlo, Buffon o Barzagli. Questo è
Cesare Prandelli da Orzinuovi e oggi ha dimostrato la sua totale incompetenza e
la sua totale inadeguatezza, che andiamo predicando da tempo.
Siamo fuori dai Mondiali dopo solo tre partite per la
seconda volta consecutiva, nel 2010 era
una Nazionale che ormai aveva finito il suo ciclo, dopo una vittoria Mondiale è
difficilissimo, impossibile direi, ripetersi, ne è esempio la Spagna di Del
Bosque. Ma il dopo Lippi è segnato dall’assenza totale di un progetto, è
mancato il progetto organizzativo perché Abete, da buon post democristiano DOC, ha badato agli interessi della lobby, forse sarebbe meglio dire mafia, che lo
messo su quella poltrona, non c’è stato nessun progetto sportivo perché fin dal
primo giorno da CT Prandelli ha dimostrato le stesse attitudini del suo capo
Abete. Signori, senza progetti, senza idee non si va da nessuna parte se non
alla rovina.
Di Prandelli abbiamo parlato, però forse ancora più
responsabile del “Pretino” di questa disfatta TOTALE è Giancarlo Abete, un
incompetente confesso, un equilibrista politico che è sopravvissuto concedendo
favori a destra e a manca, però solo agli amici e agli amici degli amici. Abete
che fa dell’etica sportiva e morale un optional da sbandierare secondo
convenienza, Abete circondato da altri personaggi per lo meno discutibili come
Albertini o quel Tommasi che non si capisce bene da che parte stia. Abete che
da buon pusillanime costruisce la sua candidatura a Presidente della FIGC alle
spalle di quel Guido Rossi espressione della Lobby milanese capitolina del
calcio italico; com’è possibile che un personaggio del genere possa essere stato
a capo del calcio italiano, facendo danni essendo conscio di farli, perché Abete
sarà incompetente ma non è stupido.
Siamo fuori dal Mondiale e per me non è per nulla né una
sgradita sorpresa né un momento triste, calcisticamente parlando, anzi è il
momento di festeggiare, è il momento di sperare in un cambio. È il momento di
sognare. Sì, sognare perché all’orizzonte non si vede certo il cielo sereno, in
quest’Italia fatta di clientelismo politico, anche nello sport, in quest’Italia dove il merito non viene riconosciuto c’è il rischio che in Via
Allegri entri un altro personaggio dalle caratteristiche simili a quelle di
Arbre Magique Abete.
Da oggi nel nostro piccolo seguiremo le vicende dalla FIGC,
le seguiremo e le commenteremo. la Nuova FIGC avrà molto, anzi moltissimo, da
lavorare; dovrà in primo luogo ricostruire la reputazione della FIGC , dovrà
rifondare tutto il movimento calcistico italiano dalla base, dovrà mettere mano
al sistema da medioevale che è la cosiddetta giustizia sportiva, dovrà
rifondare il settore tecnico. Un lavoro titanico che solo un vero manager può
fare, avrà bisogno di tempo e di un team di managers preparati. Chi possa
essere questa persona? Io ho in mente solo un nome, Andrea Agnelli, però penso,
ma soprattutto spero, che non sarà lui la persona che verrà scelta,
prepariamoci ad aspettare, sarà un’attesa critica e attenta.
Noi amiamo il Calcio , quello che si gioca sul campo e non nei
corridoi di Via Allegri, noi amiamo questo sport e per questo non siamo
dispiaciuti di questa eliminazione, però nel contempo come innamorati e
appassionati saremo qui a commentare tutti i prossimi passi e, per quel poco
che contiamo, faremo sempre sentire la nostra voce e la nostra opinione che, sono certo, è quella della maggioranza di chi ama questo spor,t indipendentemente
dai colori del cuore.
“Dapprima ti ignorano. Poi ti ridono dietro. Poi cominciano a
combatterti. Poi arriva la vittoria”
cit Mahatma Gandhi
cit Mahatma Gandhi
Massimo Sottosanti
Facebook. Gruppo FINO ALLA FINE….. JUVENTUS
Twitter: @JuveGrandeAmor
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