giovedì 16 ottobre 2014

ABBASSIAMO I TONI



James Pallotta, dopo Juventus-Roma, invitava ad abbassare i toni e che tutti si dessero una calmata, un appello caduto nel silenzio, il fatto più grave è che questo semplice appello di buon senso i primi a non raccoglierlo siano stati proprio i dipendenti di James Pallotta. Ma perché si continuano a tenere alti i toni? Perché i “dipendenti” del AS Roma seguitano a gettare benzina sul fuoco? Quali saranno le conseguenze di questa campagna mediatica?

Non credo sia difficile rispondere alle domande che ho scritto qui sopra, come ho già scritto, nei giorni scorsi, è difficile credere che le dichiarazioni dei “dipendenti del AS Roma non siano state preparate anticipatamente; difficile crederlo perché sia Capitan (nessuno) Totti nell’immediato dopo partita ha espresso concetti gravi che è difficile credere siano dovuti all’adrenalina agonistica, è più credibile, se li analizziamo bene, che Totti avesse già pronto il colpo in canna da sparare alla prima occasione. Ancora più grave poi sono le affermazioni di ieri di Morgan De Sanctis, che arrivano a quasi due settimane dalla gara e fatte da un membro che siede nel Consiglio Federale; parole, quelle di De Sanctis  difficili anche commentare per l’assoluta insulsaggine dei concetti espressi, ancora più difficili da commentare quando lo stesso De Sanctis dice, a proposito della prossima sfida Napoli-Roma:

"So che forse non servirà, ma io un appello voglio farlo lo stesso. Napoli e Roma sono città che si assomigliano sotto tanti punti di vista e devono tornare ad essere amiche come una volta. Mi dispiace che mamma Antonella abbia criticato Totti. E' stata strumentalizzazione perchè Francesco parlava della sua esperienza di vent'anni. Comunque nel nome di Ciro dobbiamo fermare la spirale dell'odio".

Ecco vorrei partire da qui per raccontarvi le mie conclusioni.

L’attacco diretto e mediatico orchestrato dai “dipendenti” del AS Roma e dagli anti-Juventini è indubbio sia stato “preparato” al fine di trarne un grosso vantaggio nel prosieguo della stagione; va da sé che da sabato prossimo gli arbitri scenderanno in campo fortemente condizionati dalle polemiche del dopo Juventus-Roma; è indubbio che ad essere favorita da questa pressione che incomberà sugli arbitri sarà la Roma. Questo, a mio avviso, lo scopo principale per mettere in scena tutto questo casino; si badi bene che una Juventus padrona del Campionato disturba moltissimo tutto l’ambiente del calcio italiano, lo disturba perché lo strapotere Bianconero impoverirebbe il Campionato dei contenuti e dell’interesse, quindi ben venga che si cerchi di affossare la Juventus con tutti i mezzi.
Ma le conseguenze di questo gran casino mediatico che ci accompagna da due settimane non saranno, ahimè, solo calcistiche; le affermazioni che stiamo leggendo tutti i giorni, la strategia mediatica di amplificarle e di decontestualizzarle servono anche ad aumentare i rischi di quella violenza che mai è stata debellata dagli Stadi Italiani.

È un fatto provato che la Juventus detiene, tra gli altri, un record tristissimo che è quello di “assalti” al pullman della squadra quando va a giocare in trasferta, inutile ricordare Napoli, Bologna o Firenze per fare qualche esempio. I giocatori della Juventus sono tristemente abituati ad essere accolti dal lancio di uova, sassi e ad essere insultati, così come insultati sono i Dirigenti Bianconeri in molti Stadi; ormai le aggressioni agli Juventini sono talmente la normalità che non fanno quasi più notizia. Bene prepariamoci a leggere anche quest’anno di queste aggressioni, poi però il “Consigliere Federale” Morgan De Sanctis NON venga a pontificare sulla violenza, perché il primo ad aver perso la credibilità parlando di violenza è proprio Lui dopo l’intervista rilasciata alla Rosea.

De Sanctis dice che nel nome di Ciro Esposito “dobbiamo fermare la spirale dell'odio”; ma De Sanctis si rende conto che si sta contraddicendo? De Sanctis, a distanza di due settimane da Juventus Roma, non fa nulla per spegnere la polemica, ma anzi getta benzina sul fuoco, De Sanctis addirittura riferendosi alla alle dichiarazioni della mamma di Ciro Esposito dice:” E' stata strumentalizzazione perché Francesco parlava della sua esperienza di vent'anni.” Questo non mi pare un comportamento molto coerente con il desiderio di “fermare la spirale dell'odio” .
Forse De Sanctis non è ben addentro a quello che è l’ambiente del tifo romanista e non ha letto un commento apparso nei giorni scorsi su una pagina di tifosi della Magggiaca su Facebook, un delirante commento che diceva testualmente “Roma spera Superga Bianconera”; ma quello che è più delirante è che questo commento ha ricevuto ben 52 likes!

Il Calcio Italiano è pieno di cattivi, anzi pessimi, maestri che usano la contrapposizione sportiva,  con l’Italia divisa tra Juventini e anti-Juventini per scaricare in questo ambito le tensioni sociali di un Paese in crisi politica, sociale e culturale; lo Stadio in questo contesto diventa una Zona Franca dove tutto è “ammesso”, i protagonisti dello spettacolo fanno a gara a chi grida più forte non per farsi delle ragioni, che non esistono, ma semplicemente per aumentare il loro indice di gradimento.

Scusate, ma io a questo gioco non ci sto, io amo argomentare e discutere con chi non è d’accordo con me, amo lo sfottò sano da Bar dello Sport, amo soprattutto discutere civilmente di Calcio, di errori dei calciatori e di errori degli arbitri. Non mi permetterei mai di insultare una persona perché è della Roma o dell’Inter, per questa ragione trovo vergognoso che certi personaggi come Pistocchi o Carlo Zampa, Totti o De Sanctis continuino a gettare benzina sul fuoco, ma soprattutto se, e Dio non voglia, ci scapperà il ferito o peggio il morto, bene. NON accetterò nessun commento da parte di questi personaggi che scientemente riscaldano gli animi e volutamente tengono i toni sempre troppo alti.

FINO ALLA FINE……. PER UN CALCIO DEGNO E DIGNITOSO

Massimo Sottosanti

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