La mia posizione è ben chiara, noi siamo la Juventus e non
la Roma, l’Inter o il Napoli, quindi i processi,
gli errori arbitrali, il complotto per favore lasciamoli agli altri, questa è
la prima sconfitta in campionato e la terza della stagione; la stagione è
ancora all'inizio e c'è tempo per correre ai ripari (spero). Lo dico
subito così chiariamo la cosa una volta per tutte: NON mi interessa il passato.
Nell'incipit credo di essere stato chiaro.
Secondo me a Vinovo ci sono problemi che vanno dai
contratti in scadenza al cambio del "manico": sia i calciatori che Allegri hanno le loro responsabilità
ma riversare tutte le colpe sulla
Squadra e su Allegri obbiettivamente mi sembra ingiusto; la Dirigenza ha delle responsabilità e non può
non farsene carico: la gestione di alcuni giocatori con contratti in scadenza,
il richiamo all’ordine verso la presunta
“indisciplina” di altri, la necessità dare supporto al nuovo tecnico che oggettivamente deve
gestire persone che possono nutrire sensazioni di confusione generate dal
cambio di allenatore, soprattutto se il precedente aveva la stima
incondizionata dal gruppo, sono compiti che competono anche ai Dirigenti e non
possono essere demandati solo all’area tecnica. Che Allegri non sia un "sergente di
ferro" questo lo sappiamo tutti, ma dovrebbe saperlo in primo luogo la
Dirigenza ed essere più presente al suo fianco per esigere maggior disciplina, Marotta
che scende negli spogliatoi di Atene non
è la strada giusta, anzi è ancora più dannoso; queste azioni si fanno nel
sancta sanctorum di Vinovo, stando in fianco all’allenatore e richiamando la
Squadra a fare il loro dovere.
I giocatori sono oggettivamente confusi, lo sono perché il
modulo è un ibrido, Allegri non è abituato a giocare con il 3-5-2 e si vede,
Tevez trequartista perde incisività, Llorente che fa la boa serve enormemente
ma gli diventa sempre più difficile segnare segnare, con Morata in campo si
guadagna in velocità ma ci sono meno spazi per gli inserimenti in area rispetto
a quando c’è in campo la “boa” Llorente; la difesa è quella del 2010 e
Chiellini è dal Mondiale che inanella prestazioni insufficienti, in attacco
abbiamo solo 4 attaccanti di ruolo e al centrocampo Pogba fatica a rendere come
dovrebbe giocando in una posizione che non è la sua, Vidal è fuori forma così come Pirlo; e si aggiunga poi che, quando gioca, Pirlo finisce per rallentare il gioco perché le modifiche apportate da Allegri
allo schema degli anni precedenti non gli consentono di lanciare di prima sapendo
che il compagno è in quella posizione, come avveniva prima; il bresciano in queste condizioni diventa un
giocatore normale.
Ma questi problemi c'erano già lo scorso anno, che la Juventus non giochi bene non è una novità, per di più il gioco è ormai prevedibile come lo era la scorsa stagione, non ci sono alternative perché non ci sono gli uomini per metterle in pratica. Questa situazione è figlia, secondo me, di errori che ha fatto la Società perché in estate non fatto si è fatto nulla di concreto per rinforzare la squadra o per inserire elementi che potessero dare maggior freschezza ad una rosa stanca mentalmente.
I pali o le parate dei portieri c'entrano poco o nulla, se si analizza la parata di Perin su Morata si vede molto bene che non è che Perin sia un superman, il genoano ha semplicemente fatto quello che deve fare un portiere della sua bravura: ha guardato i piedi di Morata al momento di calciare e quindi ha potuto intuire la traiettoria del pallone; quando poi si tira addosso al portiere, questi sembra un fenomeno, in realtà è l'attaccante che sbaglia e questo ormai succede regolarmente nelle ultime partite, per mancanza di lucidità, stanchezza o frustrazione di trovare un goal che non arriva.
Ci sono poche scuse da accampare, secondo me, c'è solo da
lavorare molto a Vinovo per mettere in atto quelle azioni necessarie a
ritornare a prestazioni come quelle viste fino alla partita con la Roma. Una considerazione
che faccio: da dopo Juventus-Roma del 5 ottobre pare che la Squadra, dopo quella vittoria, si senta appagata, quasi che nelle loro menti pensino che “se
abbiamo battuto la Roma possiamo vincerle tutte” e questo atteggiamento, che
non è e non può essere da Juventus, esaspera ed amplifica i difetti e i limiti oggettivi
dei singoli e di conseguenza dell’intera Squadra.
Come dicevo sopra, anche la Dirigenza faccia la sua parte: i limiti e
quelle che erano le priorità per rafforzare la Squadra si conoscevano fin dalla
scorsa stagione; la Juventus, tramite Marotta e il suo staff, hanno fatto un campagna
acquisti encomiabile dal punto di vista finanziario, ma deficitaria dal punto
di vista sportivo, la Squadra non è stata rinforzata, è rimasta l’ottima squadra
che da tre anni lotta per lo Scudetto, con più anni, più tossine e più stress. È
normale, è umano che dopo tre stagioni consecutive in cui si centra l’obiettivo
fissato dalla Società subentri una sorta di appagamento, che ci si senta sazi, “con
la pancia piena”, per questo l’assioma che “squadra che vince non si cambia” è
una falsità assoluta.
Siamo ancora ad inizio stagione, nulla è compromesso e nulla
è perduto, però non c’è neppure molto tempo per rimediare alla magagne che
stanno affiorando; tutto questo, secondo me, era più che prevedibile già da
Agosto, sarebbe sbagliato vedere la situazione attuale come un “fulmine a ciel
sereno”, una casualità o un concausa di fattori negativi legati alla sfortuna; no, non è così, dalle pagine di questo Blog lo abbiamo ripetuto mille volte, non
è prima che inizi la stagione che si possono dare dei giudizi, solo il campo è
giudice imparziale, poco c'entra il cambio di allenatore perché certi limiti e
certe ombre si vedevano chiaramente anche durante la gestione Conte.
La Juventus è altra cosa, non è nel nostro DNA accampare
scuse, è parte della nostra Storia e della nostra Tradizione quella di
analizzare i problemi e risolverli con il lavoro, il lavoro, il lavoro e la
disciplina.
Massimo Sottosanti
FINO ALLA FINE
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