giovedì 30 ottobre 2014

VECCHI MALI CHE RITORNANO A GALLA



La mia posizione è ben chiara, noi siamo la Juventus e non la Roma, l’Inter o il Napoli, quindi i processi, gli errori arbitrali, il complotto per favore lasciamoli agli altri, questa è la prima sconfitta in campionato e la terza della stagione; la stagione è ancora all'inizio e c'è tempo per correre ai ripari (spero). Lo dico subito così chiariamo la cosa una volta per tutte: NON mi interessa il passato. Nell'incipit credo di essere stato chiaro.

Secondo me a Vinovo ci sono  problemi che vanno dai contratti in scadenza al cambio del "manico": sia i calciatori che Allegri hanno le loro responsabilità  ma riversare tutte le colpe sulla Squadra e su Allegri obbiettivamente mi sembra ingiusto; la Dirigenza ha delle responsabilità e non può non farsene carico: la gestione di alcuni giocatori con contratti in scadenza, il richiamo all’ordine verso la  presunta “indisciplina” di altri, la necessità dare supporto al nuovo tecnico che oggettivamente deve gestire persone che possono nutrire sensazioni di confusione generate dal cambio di allenatore, soprattutto se il precedente aveva la stima incondizionata dal gruppo, sono compiti che competono anche ai Dirigenti e non possono essere demandati solo all’area tecnica. Che  Allegri non sia un "sergente di ferro" questo lo sappiamo tutti, ma dovrebbe saperlo in primo luogo la Dirigenza ed essere più presente al suo fianco per esigere maggior disciplina, Marotta che  scende negli spogliatoi di Atene non è la strada giusta, anzi è ancora più dannoso; queste azioni si fanno nel sancta sanctorum di Vinovo, stando in fianco all’allenatore e richiamando la Squadra a fare il loro dovere.

I giocatori sono oggettivamente confusi, lo sono perché il modulo è un ibrido, Allegri non è abituato a giocare con il 3-5-2 e si vede, Tevez trequartista perde incisività, Llorente che fa la boa serve enormemente ma gli diventa sempre più difficile segnare segnare, con Morata in campo si guadagna in velocità ma ci sono meno spazi per gli inserimenti in area rispetto a quando c’è in campo la “boa” Llorente; la difesa è quella del 2010 e Chiellini è dal Mondiale che inanella prestazioni insufficienti, in attacco abbiamo solo 4 attaccanti di ruolo e al centrocampo Pogba fatica a rendere come dovrebbe giocando in una posizione che non è la sua, Vidal è fuori forma  così come Pirlo; e si aggiunga poi che, quando gioca, Pirlo finisce per rallentare il gioco perché le modifiche apportate da Allegri allo schema degli anni precedenti non gli consentono di lanciare di prima sapendo che il compagno è in quella posizione, come avveniva prima; il bresciano in queste condizioni diventa un giocatore normale.

Ma questi problemi c'erano già lo scorso anno, che la Juventus non giochi bene non è una novità, per di più il gioco è ormai prevedibile come lo era la scorsa stagione, non ci sono alternative perché non ci sono gli uomini per metterle in pratica. Questa situazione è figlia, secondo me, di errori che ha fatto la Società perché in estate non fatto si è fatto nulla di concreto per rinforzare la squadra o per inserire elementi che potessero dare maggior freschezza ad una rosa stanca mentalmente.

I pali o le parate dei portieri c'entrano poco o nulla, se si analizza la parata di Perin su Morata si vede molto bene che non è che Perin sia un superman, il genoano ha semplicemente fatto quello che deve fare un portiere della sua bravura: ha guardato i piedi di Morata al momento di calciare e quindi ha potuto intuire la traiettoria del pallone;  quando poi si tira addosso al portiere, questi sembra un fenomeno, in realtà è l'attaccante che sbaglia e questo ormai  succede regolarmente nelle ultime partite, per mancanza di lucidità, stanchezza o frustrazione di trovare un goal che non arriva.

Ci sono poche scuse da accampare, secondo me, c'è solo da lavorare molto a Vinovo per mettere in atto quelle azioni necessarie a ritornare a prestazioni come quelle viste fino alla partita con la Roma. Una considerazione che faccio: da dopo Juventus-Roma del 5 ottobre  pare che la Squadra, dopo quella vittoria, si senta appagata, quasi che nelle loro menti pensino che “se abbiamo battuto la Roma possiamo vincerle tutte” e questo atteggiamento, che non è e non può essere da Juventus, esaspera ed amplifica i difetti e i limiti oggettivi dei singoli e di conseguenza dell’intera Squadra.
Come dicevo sopra, anche la  Dirigenza faccia la sua parte: i limiti e quelle che erano le priorità per rafforzare la Squadra si conoscevano fin dalla scorsa stagione; la Juventus, tramite Marotta e il suo staff, hanno fatto un campagna acquisti encomiabile dal punto di vista finanziario, ma deficitaria dal punto di vista sportivo, la Squadra non è stata rinforzata, è rimasta l’ottima squadra che da tre anni lotta per lo Scudetto, con più anni, più tossine e più stress. È normale, è umano che dopo tre stagioni consecutive in cui si centra l’obiettivo fissato dalla Società subentri una sorta di appagamento, che ci si senta sazi, “con la pancia piena”, per questo l’assioma che “squadra che vince non si cambia” è una falsità assoluta.

Siamo ancora ad inizio stagione, nulla è compromesso e nulla è perduto, però non c’è neppure molto tempo per rimediare alla magagne che stanno affiorando; tutto questo, secondo me, era più che prevedibile già da Agosto, sarebbe sbagliato vedere la situazione attuale come un “fulmine a ciel sereno”, una casualità o un concausa di fattori negativi legati alla sfortuna; no, non è così, dalle pagine di questo Blog lo abbiamo ripetuto mille volte, non è prima che inizi la stagione che si possono dare dei giudizi, solo il campo è giudice imparziale, poco c'entra il cambio di allenatore perché certi limiti e certe ombre si vedevano chiaramente anche durante la gestione Conte.

La Juventus è altra cosa, non è nel nostro DNA accampare scuse, è parte della nostra Storia e della nostra Tradizione quella di analizzare i problemi e risolverli con il lavoro, il lavoro, il lavoro e la disciplina.

Massimo Sottosanti

FINO ALLA FINE

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